mercoledì 23 marzo 2016

VINO E ARTE CHE PASSIONE!

Lunedì 21 marzo, presso la Pinacoteca del Tesoriere, a Palazzo Patrizi ,nel cuore di Roma,  si è svolto l’evento VINO & ARTE CHE PASSIONE! Un’intera giornata dedicata alla degustazione dei vini di oltre 30 aziende vitivinicole italiane rigorosamente selezionate, i cui banchi d’assaggio erano dislocati per tutto il perimetro del primo piano, storico appartamento della famiglia nobiliare Patrizi.

Generalmente chiusa al pubblico, la Pinacoteca ospita una significativa collezione di arte tra tele e opere uniche di antiquariato che è stata eccezionalmente visibile al pubblico nell’ambito della manifestazione. Un’occasione unica per conoscere da vicino i produttori, degustare ed apprezzare vini di qualità all’interno di una magnifica cornice artistica e culturale.

Presente anche il giovane e originale marchio Assonance design, brand nato un anno fa, dall’idea di Elisabetta de Ritis Patrizi, che ha esposto gli esemplari più significativi.

L’iniziativa è stata  realizzata in collaborazione con Chopard, Acqua Rocchetta, Etro, Paolo e Noemia d’Amico, Nonino e La Scolca.

Elenco espositori:
Baglio di Pianetto; Bertani; Borgo Conventi; Cantine Biondelli; Castellare; Castello del Terriccio; Classica; Col D’Orcia; Conte Leopardi; Dok dall’Ava; Erste+Neue; Erzinio Food; Fattoria San Fabiano; La Bollina; La Scolca; Le Marchesine; Leonardi; Marchesi di Barolo; Marchesi di San Giuliano, Masi Agricola; Nonino; Paolo e Noemia d’Amico; Perusini; Petrolo; Principe Pallavicini; Rivera; Ruffino; Serego Alighieri; Tasca D’Almerita; Tenuta San Leonardo; Tenuta Di Fiorano; Venchi; Villa Sandi; Zaccagnini

giovedì 10 marzo 2016

UNA GIORNATA A IDENTITA' GOLOSE 2016


Da poco è andata in scena Milano la XII edizione di Identità Golose, il Congresso ideato da Paolo Marchi. Quest'anno il tema è stato la forza della Libertà e Paolo Marchi ha spiegato”portiamo al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica la voglia di conoscenza e curiosità aprendo una riflessione a 360° sul valore della libera creatività e della libera convivialità. La novità è stata la scuola di cucina ma al di là di tutte le novità anche quest'anno i grandi chef italiani sono stati i protagonisti: da Massimo Bottura a Carlo Cracco, da Davide Scabin a Davide Oldani, da Moreno Cedroni a Niko Romito, elenco ancora lunghissimo, immaginate come sia stato difficile scegliere un giorno e selezionare i vari incontri. Ho scelto martedì e appena arrivata sono subito andata verso l’Auditorium per ascoltare Carlo Cracco, ma, ahimé, ho potuto assistere solo alla parte finale del suo intervento, alla presentazione del terzo piatto, un  dolce. Il Rocher che nasce da una specie di bignè, ha spiegato lo chef, ottenuto da seitan crudo bagnato con acqua di nocciole e poi lavato per diventare il guscio del bignè il cui cuore è una ganache di gianduia con cuore di nocciola soffiata.  

A seguire  Massimo Bottura  che ha iniziato parlando da dietro le quinte del cuoco contemporaneo, “…la creatività è l'inciampo felice, quando stai percorrendo una strada, non sai dove stai andando ,tutto ad un tratto inciampi e vedi il mondo da un'altra prospettiva, se non ti sei perso nella quotidianità e sei in una posizione critica tu riesci a vedere il mondo come un bambino  curioso che da sotto il tavolo ruba un tortellino crudo….”  mentre sul palco cucinavano i suoi sous chef Takahiko Kondo e Davide Di Fabio.

Una sosta golosa nello spazio di Molino Quaglia e Petra® che partecipano quest'anno come main sponsor, con un forte messaggio a favore di un'alimentazione che rispetta la centralità dei carboidrati nella dieta mediterranea. In linea con quella libertà che il congresso di quest'anno reclama e che deve spingerci a un rapporto più sereno con il cibo, inteso come fonte di energia utile piuttosto che ostacolo etico o pericolo per la salute. Intorno al tavolo, con al centro Corrado Assenza, abbiamo potuto degustare un pane alle barbabietole rosse candite che accompagnava la robiola di Roccaverano. Al centro il cuoco, attorno gli ospiti immersi in prima linea nell’esperienza del piatto. Un po’ cucina un po’ racconto  che si snoda imprevedibilmente secondo le direzioni tracciate dal dibattito intorno al tavolo. 

Dopo ci si può concedere un assaggio delle nuove birre Moretti: La Bianca, birra non filtrata con malti chiari di frumento italiano, la nuova weiss all’italiana; Birra Moretti alla Pugliese, con fico d’India e grano arso pugliesi, e Birra Moretti alla Lucana, con alloro emalto d’orzo lucani,  le due nuove esclusive ricette presentate all’interno Le Regionali.



E’ la volta poi della Sala Blu 2, per Identità di Pane e Panettone con Lucca Cantarin. Il  pasticcere di Padova presenta il suo panett’ONE, un panettone soffice e delizioso, che ha innovato e personalizzato aggiungendo pasta frolla tradizionale o al cioccolato all'impasto classico. Nella sua lezione ha spiegato tutto il procedimento per la realizzazione del panettone, e ha concluso infilzando il panettone con i ferri per metterlo ad asciugare capovolto, sottoloneando l'importanza del lavoro artigianale. 
Nella Sala  Blu 1, per Identità di Caffè, è il momento della fatina bionda Loretta Fanella che ha maturato la sua esperienza nelle cucine di Ferran Adrià a Barcellona, da Carlo Cracco e da Giorgio Pinchiorri e che ora è  insegnante del Convivium Lab. La pastry chef  presenta due dessert in cui ha abbinato il caffè alla frutta. Nel primo dessert  panna cotta, mousse e cremoso sono presentati  sotto forma di “sassi” glassati con arancia, ciliegia e cioccolato, e accostati da germogli di liquirizia, fiori eduli, menta e streusel con caffé macinato e decorato con delicate farfalle realizzate con un croccante ai frutti rossi. Il secondo, Tropical-me, è una composta di mango, frutto della passione e ananas, crema di mandorla e una “schiuma” di gelatina di frutto della passione frullata e montata, un financier di mandorle e nocciole bagnato con il caffè e presentato in un bicchiere come se fosse un cappuccino.


Ancora un giro nell’area espositiva, per conoscere lo zafferano rosso biologico greco Krokos Kozanis, coltivato fin dal XVII secolo, frutto di una cooperativa che riunisce più di 1500 produttori per una produzione di ben 6000 kg di zafferano di cui il 40% biologico. Accanto c’è Open Blue che produce il Cobia, pesce da allevato in mare aperto, poi  troviamo  Tutte le Spezie del Mondo con  la selezione proveniente dai posti più remoti del globo; subito dopo l’ingresso c’è Alce Nero, medium sponsor di Identità, con  i Muffin di agrumi di Simone Salvini

Il tempo per assistere, nella Scuola di Identità Golose,  al secondo appuntamento del pomeriggio con Lola Torres, insegnante de L’Arte del Convivio e Fabiano Omodeo, bar tender e docente AIBES che è l’ora di andare, il treno non aspetta, pensando già alla prossima edizione!




Un ringraziamento a Elisa Pella e a MAGENTAbureau per l'opportunità concessa e per il materiale 

mercoledì 2 marzo 2016

ZUPPA DI FARRO



Zuppa di farro e verza! E' questa la mia proposta nella Giornata Nazionale della Zuppa di Farro di cui è Ambasciatore Fabio Campetti, per il Calendario  del Cibo Italiano.

Il farro è il cereale più antico ed è stato alla base dell'alimentazione della civiltà del Mediterraneo per diversi millenni insieme al  grano Khorasan. A Roma, capitale del commercio durante l'Impero Romano, confluivano le merci che provenivano da tutto il mondo, tra queste il farro "spelta" dalla Germania barbarica. I romani ne erano grandi consumatori sia per scopi alimentari, era infatti la base dell’alimentazione delle legioni romane, che religiosi, la “confaerratio era la cerimonia con la quale i promessi sposi si giuravano fedeltà davanti ad una focaccia di farro. 
Nell'area mediterranea e medio-orientale il farro fu pian piano soppiantato dal frumento per la maggiore resa .
Tre sono le specie: Farro piccolo o  monococco, la più antica ma la meno coltivata per la scarsa resa e gli alti costi di lavorazione; il farro medio o dicocco, in Italia è coltivato, in piccoli appezzamenti, soprattutto in Garfagnana; probabilmente furono i Siluri, popolo britannico sottomesso dai Romani, i primi a trasformare il farro monococcum in dicoccum;  il farro grande o spelta, più recente di due millenni rispetto alle altre due varietà.
Il farro ha maggior contenuto proteico rispetto a molte altre tipologie di frumento, è povero di grassi e ricco di fibre, proteine, vitamine e sali minerali. E’ un cereale antico che per crescere non ha bisogno né di concimi chimici né di pesticidi, infatti l'ottima resistenza naturale a malattie  e stress, la necessità di bassi livelli di concimazione, una spiccata adattabilità ad ambienti culturali diversi, la capacità di sopportare condizioni climatiche rigide e crescere anche ad altitudini elevate, lo rendono  un cereale particolarmente adatto ad una agricoltura biologica.
Il farro conosciuto in Italia, coltivato soprattutto sugli altipiani appenninici, è il Triticum Dicoccum (farro medio). Le principali zone produttive sono la Garfagnana in Toscana (dove il farro ha ottenuto il marchio IGP); nelle Marche, l’Urbinate e la zona dei Monti Sibillini; Monteleone di Spoleto (marchio Dop), la Valnerina e Colfiorito in Umbria; la zona di Leonessa e Amatrice nel Lazio; tutta l’area pedemontana abruzzese e molisana; fino al Subappennino Dauno in Puglia. In commercio il farro si può trovare in diverse forme: perlato, in cui al chicco è stata completamente asportata sia la crusca che il germe; decorticato, a cui è stato rimosso solo il pericarpo, ossia la pellicola che protegge il seme (è sinonimo di farro integrale); il farro soffiatospezzato e infine la farina di farro.
Ottimo, anche dal punto di vista proteico, in abbinamento con ad altri legumi e cereali, è perfetto per delle straordinarie zuppe rustiche. Per questa zuppa di farro e verza, ho utilizzato il Farro Filosini  di Ville di Fano Montereale decorticato,  prodotto nel Parco Nazionale del Gran Sasso da un’azienda che lo segue dalla semina al confezionamento e che ha al suo interno un vecchio mulino a macine in pietra e il laboratorio per la decorticatura e la perlatura del farro. E' un prodotto genuino, molto saporito, che non viene sottoposto ad alcun trattamento. Non è necessario metterlo in ammollo, basterà solo sciacquarlo.
Zuppa di farro e verza
Ingredienti per 4 persone
250 g di farro
1/2 verza
1 cipolla
1 costa di sedano
2 cucchiai di passata di pomodoro
50 g di guanciale 
100 g di pecorino romano
brodo vegetale
olio  extra vergine di oliva
sale e pepe


 
Procedimento
In una casseruola soffriggere, con due cucchiai di olio evo, la cipolla e il sedano ridotti in piccola dadolata e il guanciale tagliato a pezzetti; unire il farro e far insaporire per qualche minuto. Aggiungere la verza tagliata a listarelle e la passata di pomodoro, salare e far stufare per qualche minuto,  quindi coprire con il brodo vegetale e  proseguire la cottura, mescolando di tanto in tanto, per 30-35 minuti, controllando la cottura del farro. Spegnere e lasciare intiepidire la zuppa.
Servire completando con un filo di olio extra vergine di oliva, una macinata di pepe nero e una bella spolverata di pecorino.





martedì 1 marzo 2016

IDENTITA' GOLOSE MILANO 2016



“La forza della libertà”
Milano, 6-8 marzo 2016

Oltre 100 chef dall'Italia e dal mondo ancora una volta insieme, protagonisti sul palcoscenico di IDENTITÀ GOLOSE, invitati a confrontarsi sul tema “La Forza della Libertà”. Una grande occasione per fare network e per riflettere a 360° sul valore della creatività e della convivialità.
Sono attesi chef di fama internazionale (tra i tanti, Matthew Kenney, fondatore della più importante scuola di cucina vegana crudista al mondo e Margarita Forés migliore chef donna per gli Asia’s 50 Best Restaurants) e molti fra i più rappresentativi chef italiani (Massimiliano Alajmo, Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Enrico Crippa, Niko Romito…). In programma quattro nuovi filoni di approfondimento (Identità di Caffè, Identità di Formaggio, Identità di Panettone e Identità di Champagne) e poi spazio all’eccellenza del vino con il Merano WineAward. Infine una eccezionale opportunità dedicata agli appassionati: la Scuola di Identità Golose, l’ABC della cucina d’autore, in collaborazione con Arte del Convivio.
È nel segno di un evidente arricchimento che si aprirà la XII edizione di Identità Golose, congresso internazionale di cucina e pasticceria d'autore, in programma a Milano da domenica 6 a martedì 8 marzo, al Mi-Co Milano Congressi, in via Gattamelata 5.Tutti i dettagli su www.Identitagolose.it, di seguito alcune anticipazioni.

Tema dell’edizione 2016 è “La forza della libertà”: una riflessione a 360° sul valore della creatività e della convivialità messe a dura prova dalle tensioni che attraversano il pianeta. Reagire significa anche intensificare gli scambi culturali e tecnologici che avvengono nelle cucine e nelle sale dei ristoranti di tutto il mondo. Questo da sempre lo scopo di Identità Golose.
La cucina, del resto, è sempre stata cultura, libertà di scambiarsi prodotti, cercare nuovi sapori, contaminarsi attraverso il meglio di civiltà e alimentazioni diverse. Va difesa la curiosità, la gioia davanti a una novità, il sogno di chi intende innovare, di chi si apre al nuovo e si sottopone al giudizio del pubblico nella speranza che risulti gradito. A questo proposito, il piatto simbolo del congresso, non poteva che essere To Bee or not to Bee (una geniale e giocosa trippa decorata che ricorda un nido d'ape) creato da Cristina Bowerman, patronne di Glass Hostaria a Roma.

L’apertura dei lavori del congresso sarà affidata, domenica 6 marzo, a Davide Scabin, chef provocatorio e perfezionista che riesce sempre a proporre contenuti che vanno al di là del piatto. Tra gli appuntamenti con la cucina straniera, nella giornata di esordio del congresso, ricordiamo la nuova avanguardia spagnola rappresentata da Ricard Camarena, considerato la nuova punta di diamante della cucina iberica post-­El Bulli; dai Paesi Baschi ritornerà a Milano Josean Alija, il “cocinero vegetal”, alla guida del ristorante Nerua al Guggenheim Museum di Bilbao; dal Venezuela è atteso Carlos Garcia, demiurgo di un rinnovato orgoglio nazionale che passa anche attraverso la riscoperta dell’identità culinaria venezuelana.
La prima giornata in auditorium si concluderà con un interessante dibattito dal titolo “La stella: sogno impossibile per la pizza?”. Discuteranno sul tema gli alfieri della pizza italiana di qualità: Renato Bosco, Enzo Coccia, Massimo Giovannini, Simone Padoan, Franco Pepe e Gino Sorbillo.
Ad arricchire i momenti di riflessione di domenica sarà un appuntamento proposto da S.Pellegrino che prende spunto dal progetto S.Pellegrino Young chef durante il quale si rifletterà su una delle caratteristiche distintive del settore: la disponibilità dei maestri a coltivare e premiare il talento di cuochi giovani e promettenti. Tra gli chef che prenderanno parte al dibattito ci sono Davide Oldani, Andrea Berton, Annie Feolde, Alessandro Negrini, Cristina Bowerman, Matteo Baronetto e Paolo Griffa.
Il primo giorno del congresso coinciderà quest’anno anche con l’avvio della sesta edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, rivolto a chef e sous-chef italiani under 35.

Mentre sul palco dell’auditorium si alterneranno fino a martedì i più grandi protagonisti della cucina italiana e internazionale, altre due sale ospiteranno un ricco programma di approfondimento su tematiche specifiche:

Domenica 6 marzo
Identità di Gelato, Identità di Formaggio, Identità Naturali e Identità di Champagne 

Lunedì 7 marzo
Identità di Caffè, Identità di Pane e Panettone, Identità di Pizza e Identità di Champagne 

Martedì 8 marzo
Identità di Pasta, Identità di Mare e Identità di Champagne

A Identità di Gelato salirà in cattedra l’artigiano che fra i primi ha puntato sull’utilizzo della materia prima di qualità nel mondo del gelato, Antonio Cappadonia; grande attesa anche per la lezione dei marchigiani Moreno Cedroni e Paolo Brunelli. Simone Bonini, ice creamchef e patron della celebre Carapina, racconterà la sua continua ricerca nella personalizzazione di ogni prodotto.

A Identità di Formaggio, sezione di approfondimento organizzata in collaborazione con il Consorzio Tutela Grana Padano, si discuterà del sapiente utilizzo dei prodotti caseari in cucina. La sezione si aprirà con lo chef Andrea Aprea del ristorante Vun del Park Hyatt, che sarà affiancato sul paco dal medico nutrizionista clinico, specialista in medicina interna, professore associato in scienze tecniche dietetiche Maria Letizia Petroni. Insieme i due esploreranno da una parte le caratteristiche nutrizionali del formaggio del Consorzio, dall’altra l’irrinunciabile aspetto legato alla gola.

A Identità Naturali, appuntamento organizzato in collaborazione con Alce Nero, proseguirà l’esplorazione iniziata negli anni scorsi sul tema della naturalità, con lo sguardo attento alle declinazioni contemporanee e ad esperienze nuove come il laboratorio di ricerca sulla raccolta, la conservazione e l’utilizzo del cibo selvatico per l’alimentazione umana di Wood*ing: è possibile una sostenibilità alimentare che va oltre al bio e oltre il km zero? Qual è l’importanza della biodiversità naturale spontanea?

Tra gli approfondimenti del lunedì troviamo la prima edizione di Identità di Caffè, appuntamento organizzato in collaborazione con Lavazza, in cui sarà possibile incontrare il pastry chef David Gil con Ruben Gonzálezsous chef del ristorante Tickets, entrambi allievi di Albert Adrià. Da Parigi atteso l’arrivo di Denny Imbroisi che, a soli 27 anni, è stato segnalato da Le Figaro “miglior chef italiano a Parigi”. Richard Toix del Passions & Gourmandises di Saint-­Benoit racconterà come è riuscito a coniugare la propria passione per l’espresso come ingrediente nelle sue creazioni in abbinamento ai prodotti simbolo della gastronomia francese.

Identità di Pizza si arricchisce di due interessanti approfondimenti da seguire con attenzione: Identità di Pane e Identità di Panettone, sempre in collaborazione con Petra® Molino Quaglia. A Identità di Pizza si scoprirà come può un pizzaiolo abbattere gli sprechi, ma anche rinnovare radicalmente l’offerta, utilizzando ad esempio la pasta lievitata non adoperata per la pizza. Lello Ravagnan, Massimo Giovannini e Giuseppe Rizzo ne daranno dimostrazione in diverse ricette. Guest star di Identità di Pizza, il pizzaiolo più celebre d’Australia, Tony Nicolini, origini abruzzesi, uomo di marketing e comunicazione con il pallino per la «pizza gourmet» che vuole sviluppare in Australia usando ingredienti di qualità e d’eccellenza, rigorosamente italiani.

Identità Golose torna a parlare di sala con tre lezioni dal palco dell’Audorium. Andrea, Piero e Ugo Alciati, moderati da Oscar Farinetti, racconteranno dell’interazione tra cucina, sala e cantina in strutture diverse, dalla tenuta di Fontanafredda al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo passando per le diverse strutture di Eataly. Josean Alijia e Matias Perdomo saliranno insieme sul palco per esplorare le dinamiche sala-­cucina nei rispettivi ristoranti di Bilbao e Milano. Lo chef Paolo Lopriore dialogherà invece con lo scultore e designer Andrea Salvetti e insieme rifletteranno sul tema della convivialità tra estetica e funzionalità.

A Identità di Pasta, un classico fra gli approfondimenti del congresso in collaborazione con Pastificio Felicetti si parlerà a tutto tondo della Pasta in una giornata 100% italiana con lezioni di grandi chef provenienti da tutta Italia: da Carlo Cracco a Cristina Bowerman, da Ciccio Sultano a Davide Scabin.

A Identità di Mare sono attesi i protagonisti della cucina a base di pesce e i migliori conoscitori della biodiversità marina, dal siciliano Pino Cuttaia al marchigiano Mauro Uliassi fino a Lionello Cera dell’Antica Osteria Cera, ristorante due stelle Michelin immerso nella laguna veneziana. L’appuntamento è un’ideale estensione della riflessione proposta lo scorso anno a Identità di Montagna: grazie a un crescente numero di chef sensibili alla qualità della materia prima, anche nelle località turistiche viene sempre più valorizzato il ricco patrimonio di risorse locali.

Fra le novità nella sezione approfondimenti, c’è grande attesa per Identità di Champagne iniziativa ideata in collaborazione con la Maison Ruinart: tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00 saranno proposte degustazioni dei migliori champagne creati dalla più antica maison di Francia. Le degustazioni saranno presentate dallo chef de cave Frédéric Panaïotis in abbinamento alle creazioni di sei grandi interpreti della cucina italiana: Antonio Guida, Andrea Berton, Claudio Sadler, Moreno Cedroni, Caterina Ceraudo e Franco Pepe.

Martedì 8 marzo, grazie alla collaborazione con l’Ufficio economico commerciale del Perù in Italia, la giornata si aprirà con il Perù come nazione ospite: sul palco della sala Auditorium una staffetta di chef provenienti da Lima, Milano e Londra si alternerà per raccontare la cucina peruviana e le sue contaminazioni in patria e nel mondo. Chiuderà la mattina il giovane Virgilio Martinez del ristorante Central di Lima, la cui passione per le materie prime peruviane abbiamo già avuto modo di scoprire in passate edizioni di Identità Golose.
Dulcis in fundo torna Dossier Dessert il tradizionale appuntamento organizzato con Valrhona, punta di eccellenza nella produzione di cioccolato di qualità. Un viaggio nel mondo della pasticceria moderna raccontato da alcuni fra i più grandi pasticceri contemporanei, tutti italiani molti dei quali con un ruolo di regia all’interno di importanti insegne internazionali tra Dubai e Tokyo, perché la pasticceria d’autore italiana, così come la grande cucina, è oggi fra le più apprezzate al mondo.

Grande esordio nel 2016 per La scuola di Identità Golose, l’ABC della cucina d’autore, realizzata in collaborazione con L’Arte del Convivio. Si tratta di uno spazio aperto da domenica a martedì, dalle 11 alle 19, che ospiterà 6 appuntamenti quotidiani per un totale di 18 incontri fra dolce e salato ad ingresso gratuito. Ai primi 100 visitatori sarà garantito il posto a sedere e la degustazione del piatto presentato nel corso dell'appuntamento prescelto.

Se la XII° edizione del congresso si presenta ricchissima sotto il profilo della programmazione, non è da meno l’offerta all’interno dell’area espositiva, tra le cui tante curiosità segnaliamo la prima edizione di un format destinato a crescere: Identità di Strada, un gustoso calendario di degustazioni d’autore offerte su un’originale Apecar, realizzato in collaborazione con Merenda Italiana.
Il Congresso è luogo e occasione scelti dalle migliori realtà italiane e internazionali del mondo del food e del beverage per presentare le più interessanti novità in termini di materie prime, prodotti, servizi e tecnologia dedicate alla ristorazione. Identità Golose è orgogliosa di continuare la collaborazione con: Consorzio Tutela Grana Padano, Acqua Panna -­ S.Pellegrino, Birra Moretti, Lavazza, Fontanafredda, Petra® Molino Quaglia. I main sponsor da sempre arricchiscono la maratona golosa del Congresso con iniziative che coinvolgono la stampa, i cuochi e i congressisti. Si riconfermano medium sponsor altre realtà di rilievo internazionale quali Alce Nero, Felicetti e Valrhona. Debutta a Identità Golose anche Autogrill che per la prima volta sarà presente con uno spazio espositivo dinamico in grado di illustrare e far sperimentare al pubblico l’intero processo produttivo legato all’industrializzazione di un prodotto alimentare.
Identità Golose Milano 2016 si pregia della collaborazione con la Camera di Commercio di Ragusa e ERSAF Regione Lombardia. Prosegue la proficua collaborazione con Host, che insieme a Identità Golose ha dato vita a un ambizioso progetto dal titolo Identità Future, che ha debuttato con successo a ottobre e si ripeterà nel 2017. Si conferma infine la partnership con EBNT -­ Ente Bilaterale Nazionale del Tursimo e Job Match.


BIGLIETTERIA
Ingressi: la formula mezza giornata prevede un costo a partire da € 50. 
Il pacchetto completo (3 giorni, tutte le sale) costa € 490. 
Sono disponibili numerose combinazioni adatte a soddisfare tempi e curiosità dei congressisti.
Iscrizioni on line sul sito www.identitagolose.it.

Per informazioni: iscrizioni@identitagolose.it.