venerdì 29 novembre 2019

BITTER GAGLIARDO RADICALE

Il Bitter GagliardoRadicale fa il suo ingresso nell’alta ristorazione attraverso un format “Radicale” e all’incontro con giovani e talentuosi interpreti della cucina gourmet contemporanea.

Quattro appuntamenti con Bitter Gagliardo Radicale in tutta Italia,  partendo da Roma e Firenze, ospiti di talentuosi e giovani chef.

Il primo appuntamento si è svolto a Roma il 28 Novembre a Acquaroof, la splendida terrazza del prestigioso hotel The First Roma Arte. Non una classica cena in abbinamento, ma una serata dinamica che racconta di un nuovo modo di vivere una esperienza gastronomica  in cui i piatti dello chef stellato Daniele Lippi si sono alternati ai drink della Bar Manager Valeria Bassetti


I cocktail: Radical Chic (Gagliardo Bitter, Bollicine, Miele al limone); La Freschezza (Gagliardo Bitter, Molinari, Scortese Bitter Citrusy); ExtraNegroni (Gagliardo Bitter, Gin VII Hills, Carpano Classico, sedano); Italiano Do It Bitter (Gagliardo Fernet, Caffè, Molinari); 

hanno accompagnato i piatti dello chef Daniele Lippi: Macaron con lamponi e foie gras; Pizzetta Roma-Treviso con porchetta e radicchio; #Amala, polenta e guacamole di broccolo romano; Radical Meatball, polpette di maiale nero, patate e tartufo nero; Crudo Gagliardo,crudo di manzo, maionese al plancton e parmigiano al Gagliardo; Extra-Amatriciana; Radical XSMAS, Panettone, fichi secchi e cioccolato, ricotta di bufala e tartufo bianco.
Macaron con lamponi e foie gras

Pizzetta Roma-Treviso con porchetta e radicchio 

Radical Meatball, polpette di maiale nero, patate e tartufo nero  

Radical XSMAS, Panettone, fichi secchi e cioccolato, ricotta di bufala e tartufo bianco
Il secondo appuntamento ci sarà a Firenze il 6 dicembre, ospiti del ristorante Essenziale con i piatti dello chef Simone Cipriani e i cocktail di un guest barman d’eccezione: Julian Biondi, bartender  e Consulente. 

Il terzo appuntamento il 14 gennaio ospiti di OLTRE, ristorante di Lorenzo Costa e dello Chef Daniele Bendanti, punto di riferimento della cucina bolognese contemporanea.  Dietro al bancone, oltre a Marco Schiavo, ci sarà il barman padrone di casa: Nico Salvatori. 

Il  quarto appuntamento sarà a Milano a febbraio.  Ancora un pizzico di suspense sulla Location, lo Chef e il Barman coinvolti, che saranno svelati a inizio 2020.

Il Bitter Gagliardo Radicale, premiato agli ultimi World Liqueur Awards, è tutto italiano e nasce dalla genialità di Marchio Schiavo, della storica Distilleria Schiavo in provincia di Vicenza.

I World Liqueur Awards sono premi internazionali che ogni anno selezionano i migliori per ogni categoria di liquore universalmente riconosciuta, conferiti da TheDrinksReport.com di The Paragraph, il più importante sito al mondo per i professionisti del settore.
 Bitter Gagliardo
Gagliardo Bitter Radicale è un bitter dal gusto amaro, speziato e balsamico, ottenuto dall’infusione per 18 giorni di erbe, radici e spezie ed elaborato con la tecnica del bâtonnage. Un prodotto ricavato da componenti naturali, in totale assenza di coloranti industriali.

“I nostri liquori — dice Marco Schiavo, colui che ha dato vita al brand Gagliardo — nascono come un piatto di alta cucina, lavoriamo come gli chef usando la nostra maestria e supportandola con il meglio che la materia prima possa offrire.  Alla base di Gagliardo Bitter Radicale c’è l’alcool prodotto dalla distillazione della frutta, molto più profumato e delicato al palato. Le botaniche utilizzate comprendono china, rabarbaro, pepe di Sichuan, liquirizia e cascarilla messicana, mentre la nota predominante è quella della radice di genziana che conferisce quella cifra amaricante che contraddistingue questo bitter”.


DISTILLERIA SCHIAVO snc
Via G. Mazzini, 39
36030 Costabissara – Vicenza – Italy
Tel e Fax +39 0444 971025
info@schiavograppa.com
Ufficio Stampa:
fabio.rinaldi@aromi.group
alexandra.bruzzese@aromicreativi.com
nicola.dimaso@aromi.group

lunedì 25 novembre 2019

TIBERINO DAL 1936, RISTORANTE, BISTROT, CAFFETTERIA, GELATERIA


TIBERINO DAL 1936, RISTORANTE, BISTROT, CAFFETTERIA, GELATERIA
Sono stata a cena da Tiberino dal 1936, sull’Isola Tiberina. Trastevere a due passi da  una parte, il Parco archeologico del Colosseo dall’altra, cullato dal fluire del Tevere, Tiberino, - Ristorante, bistrot, caffetteria e gelateria - sorge all'ombra della torre medievale "della Pulzella" dove è incastonata uno splendida volto femminile in marmo di epoca romana. 

Una bella vetrata, come un diaframma trasparente, mette in comunicazione visiva il locale con l’esterno: un grande bancone in legno, alle pareti lampade in ottone a forma di oblò, marmo e legno a terra, ricreano l’atmosfera di una nave. Articolato su due piani e con uno splendido dehor, Tiberino ha un  suggestivo affaccio su una delle piazze più antiche di Roma, Piazza San Bartolomeo.  


Tiberino nasce nel 1936 ed è il bar storico dell’Isola Tiberina, da sempre gestito dalla famiglia Bungaro. Fu Giuseppe, il nonno, ad aprire la bottega di caffetteria in via Ponte Quattro Capi; negli anni ’80. Alfonso, il papà, ampliò il locale, per trasformarlo in bar, gastronomia e tabaccheria. Nel 2002 viene aggiunta la gelateria da Giuseppe Bungaro, il nipote, insieme alla mamma Mirella. Nel 2015 Lo storico bar si rinnova e diventa bistrot, ristorante e gelateria artigianale. Aperto per colazione, pranzo e cena - dalla colazione fino al dopo cena – Tiberino  propone piatti di cucina romana in chiave innovativa con una grande attenzione alla qualità del servizio e della materia prima. 

Il nostro obiettivo è sempre stato la qualità fin da quando mio nonno aprì l’Antico Caffè dell’Isola nel 1936 – spiega Giuseppe– Nel 2015, dopo che negli anni la mia famiglia aggiunse al caffè la gastronomia e la gelateria artigianali, decisi di dare al locale un nuovo stile che ne esaltasse da un lato la sua storicità e dall’altro ampliasse la sua proposta culinaria. Così nasce Tiberino, punto di riferimento per gli amanti della buona tavola, della cucina italiana e romana in particolare.”  

La cucina di Tiberino è il luogo dove si sperimenta e, al tempo stesso, si mantiene salda la tradizione: la selezione delle materie prime, la ricerca dell’equilibrio, l’attenzione ai dettagli sono gli elementi che lo contraddistinguono. Il menu rispetta la stagionalità degli ingredienti e si arricchisce di proposte del giorno sempre sfiziose. I piatti ricercano sempre l’equilibrio tra creatività e genuinità dei sapori di una volta.
 
I piatti che ho degustato  fanno parte della tradizione romana, ma Tiberino ha un menù articolato con piatti di carne pesce e tanti contorni che rendono l’offerta ricca e allettante.
Eccoli:
Polpette al pomodoro, con  San Marzano, Parmigiano Reggiano e basilico, un gustoso salto nella mia infanzia, morbide e saporite, da mangiare una dietro l’altra senza dimenticare la scarpetta finale; 

Trippa alla romana con pomodoro San Marzano, Pecorino romano dop del Lazio, consistenza perfetta, delicata e gustosa;

Uovo barzotto, crema di Pecorino, guanciale croccante, ottimo piatto reso eccellente dalle uova di Biofarm di Arianna Vulpiani;

Cacio e Pepe, Spaghettone acqua e farina, pecorino romano DOP del Lazio, pepe selvaggio del Madagascar,
 
Amatriciana, Pacchero acqua e farina con pomodoro San Marzano, guanciale stagionato pecorino romano DOP del Lazio; pasta fresca fatta in casa e ingredienti selezionati con cura per un grande risultato; 



Carciofo alla giudia croccante e gustoso;

Puntarelle con le acciughe, tenere e croccanti,  biologiche e di stagione come tutte le verdure in menu.

In accompagnamento abbiamo bevuto un Silene Cesanese di Olevano Romano di Damiano Ciolli, piacevoli sentori fruttati, al naso, in bocca gusto fresco e equilibrato.

Non mi resta che tornare da Tiberino per provare gli altri piatti in carta!

Tiberino è in via Ponte Quattro Capi 18, Roma.   
Aperto tutti i giorni: 
Dal lunedì al giovedì: 06:30 – 23:30.   
Venerdì: 06:30 – 00:00.  
Sabato: 09:00 – 00:00.   
Domenica: 09:00 – 20:00. 

 Ufficio Stampa

lunedì 11 novembre 2019

PIZZA AWARDS 2019: TRIONFA LA CAMPANIA


Ai “Pizza Awards Italia 2019”, assegnati oggi al centro congressi La Nuvola di Roma da una giuria di 200 giornalisti gastronomici, Franco Pepe e il suo “Pepe in Grani” si confermano al vertice del movimento pizzaiolo italiano e conquistano ben 4 premi: miglior pizzaiolo e miglior pizza d’Italia, miglior pizza tradizionale e, ovviamente, miglior pizza della Campania.

Sul podio tutto campano anche 50 Kalò di Ciro Salvo e i I Masanielli di Francesco Martucci, premiata come miglior pizza contemporanea e miglior pizza fritta. Due riconoscimenti anche per Le Parùle, Berberè, Patrick Ricci e Salvatore Lioniello. Miglior pizzaiola Teresa Iorio,miglior giovane pizzaiolo Luca Mastracci di Pupillo. E ancora Pignalosa miglior pizza napoletana, 180 g. miglior pizza romana. 
Nelle graduatorie regionalisuccessi per Seu Illuminati (Lazio), Da Zero (Lombardia), I Tigli (Veneto), Patrick Ricci (Piemonte), L’Apogeo (Toscana).



Grande successo per la terza edizione dei Pizza Awards Italia, veri e propri Oscar della Pizza Italiana, svoltasi oggi negli spazi del Roma Convention Center La Nuvola in occasione di Excellence 2019, riuscitissima manifestazione sulla “foodinnovation” di Pietro e Claudio Ciccotti.

I Pizza Awards, nati dall’evoluzione del “Premio MangiaeBevi" ideato nel 2017 dall’editore Fabio Carnevali e organizzati quest’anno in collaborazione con l’amico Vincenzo Pagano, patron di Scatti di Gusto, vogliono contribuire ad accendere i riflettori sulle eccellenze della pizza italiana e sui suoi più valenti rappresentanti, offrendo un giusto riconoscimento a quelle attività e quegli operatori del settore che si sono distinti durante gli ultimi 12 mesi.

Un Oscar della Pizza Italiana ma soprattutto un premio della stampa nazionale, dal momento che a stilare le graduatorie, nazionale e regionali, e a decretare i vincitori è stata infatti una giuria composta da circa 200 tra i più autorevoli giornalisti enogastronomici del settore, rappresentati e curatori delle principali guide, direttori e redattori delle testate di settore e responsabili delle pagine dei quotidiani che trattano di enogastronomia) con particolari competenze per il mondo della pizza, e dai più importanti esperti di pizza in Italia.



“Come già avvenuto per i Restaurant Awards, Pizza Awards Italia è l’unico riconoscimento della stampa nazionale che premia un’eccellenza tutta italiana.– precisa Fabio Carnevali, ideatore dell’evento Dunque il premio di tutta la stampa specializzata e non di una singola testata. E proprio questa partecipazione trasversale è il segreto del suo successo”.

Protagonista assoluta è dunque la pizza, intesa come eccellenza alimentare italiana, giudicata su parametri “classici” come materie prime, impasti, condimenti e digeribilità, ma anche su fattori come tradizione, creatività, innovazione e attenzione verso diete particolari e intolleranze.



Trentotto in totale i premi - 18 nazionali e 20 regionali-conferiti durante la cerimonia, presentata da due volti noti del giornalismo enogastronomico italiano: Sara De Bellis direttrice di MangiaeBevi e Chiara Giannotti di Vino.tv.

Grande e calorosa la partecipazione da parte di tutti i presenti, oltre a giornalisti ed esperti del settore, pizzaioli e ristoratori, giunti da ogni parte dello stivale, in rappresentanza delle 100 pizzerie in nomination, le migliori d’Italia, per ritirare il proprio “attestato di eccellenza”.



Sul gradino più alto del podio è salita Pepe in Grani, la pizzeria di Caiazzo (CE) diFranco Pepe, che si è aggiudicata un poker di premi come Miglior Pizza d’Italia, Miglior Pizza Tradizionale e Miglior Pizza della Campania, oltre al suo riconoscimento personale come Miglior Pizzaiolo dell’anno. Due invece i riconoscimenti per la pizzeria I Masanielli di Francesco Martucci: Miglior Pizza Contemporanea Mulino Caputo e Miglior Pizza Fritta, assegnato da Reporter Gourmet.

Due premi anche per Le Parùledi Giuseppe Pignalosa a Ercolano (NA), Miglior Pizza Napoletana e Miglior Nuova Apertura, Berberè di Bologna, Miglior Pizza dell’Emilia-Romagna e Miglior Pizza Bio,Patrick Ricci di San Mauro Torinese (TO), Miglior Pizza del Piemonte e Miglior Comunicazione Digitale e Da Lioniello di Succivo (CE),Miglior Pizza Canotto e Miglior Design.

Premiate anche due donne della pizza: Teresa Iorio, de Dalle Figlie di Ioriodi Napoli, vincitrice femminile del titolo di Pizzaiola dell’Anno, e Sara Palmieri di 10 Diego Vitagliano premiata per la Miglior Pizza Senza Glutine (assegnato dal magazine GustoSano).Miglior Giovane Pizzaiolo dell’annoè Luca Mastracci di Pupillo a Frosinone, premiato da Laura Mantovano, curatrice delle guide di Gambero Rosso. La Miglior Pizza Romana è quella di 180 g. di Jacopo Mercuroe Mirco Rizzoa Centocelle (Roma), il Miglior Format di Pizzeria quello di Pizzium a Milano, la Miglior Carta dei Vini e delle Birre quella dei fratelli Francesco e Salvatore Salvo a San Giorgio A Cremano.

Premiati inoltre, come Ambasciatori della Pizza nel Mondo, Alessandro Condurro (L’Antica Pizzeria da Michele) e Gino Sorbillo (Sorbillo ai Tribunali).

E ancora, per le  graduatorie regionali, successi per SeuPizza Illuminati (Lazio), Da Zero(Lombardia e Basilicata), I Tigli (Veneto), L’Apogeo (Toscana), 400 Gradi (Puglia), Piano B (Sicilia).



I Pizza Awards Italia 2019, organizzati dalla RistorAgency, MangiaeBevi e Scatti di Gusto, sono stati supportati da Mulino Caputo e Poggio Le Volpi, oltre che da numerosi media partner: Agrodolce, Bio Magazine, Cronache di Gusto, Gusto Sano, Noi di Sala, Reporter Gourmet, Today e VinoTV.


Le classifiche finali, sia la nazionale che le regionali,sono disponibili online sul sito ufficiale www.pizzaawards.it.



Ufficio Stampa

Belinda Bortolan

Bortolan&Carnevali

Cell. +393357011993






PIZZA AWARDS ITALIA 2019 • TUTTI I PREMI ASSEGNATI





PREMI ORDINARI



MIGLIOR PIZZA D’ITALIA: Pepe in Grani – Caiazzo (CE)

MIGLIOR PIZZA TRADIZIONALE: Pepe in Grani – Caiazzo (CE)

MIGLIOR PIZZA CONTEMPORANEA•MULINO CAPUTO: I Masanielli – Caserta

MIGLIOR NUOVA APERTURA: Le Parùle – Ercolano (NA)

PIZZA CHEF DELL’ANNO: Franco Pepe – Pepe in Grani – Caiazzo (CE)
PIZZA CHEF DELL’ANNO: Teresa Iorio – Dalle figlie di Iorio – Napoli

GIOVANE PIZZA CHEF DELL’ANNO: Luca Mastracci – Pupillo – Frosinone/Priverno (LT)





PREMI SPECIALI



MIGLIOR PIZZA NAPOLETANA: Giuseppe Pignalosa– Salerno

MIGLIOR PIZZA ROMANA: 180 g. • Pizzeria Romana – Roma

MIGLIOR PIZZA CANOTTO: Da Lioniello – Succivo (CE)

MIGLIOR PIZZA FRITTA: I Masanielli Francesco Martucci – Caserta

MIGLIOR PIZZA BIO: Berberè – Castel Bolognese (BO)

MIGLIOR PIZZA SENZA GLUTINE: Sara Palmieri 10 Diego Vitaliano – Napoli

MIGLIOR CARTA VINI E BIRRE: Francesco e Salvatore Salvo – San Giorgio a Cremano (NA)

MIGLIOR DESIGN: Da Lioniello – Succivo (CE)

MIGLIOR FORMAT DI PIZZERIA: Pizzium – Milano

MIGLIOR COMUNICAZIONE DIGITALE: Patrick Ricci • Terra Grani Esplorazioni – Torino

AMBASCIATORI DELLA PIZZA: Alessandro Condurro – L’Antica Pizzeria Da Michele – Napoli

e Gino Sorbillo – Sorbillo Ai Tribunali – Napoli





PREMI REGIONALI



MIGLIOR PIZZA ABRUZZO: La Sorgente – Guardiagrele (CH)

MIGLIOR PIZZA BASILICATA: Da Zero – Matera

MIGLIOR PIZZA CALABRIA: La Mimosa – Corigliano Calabro (CS)

MIGLIOR PIZZA CAMPANIA: Pepe in Grani – Caiazzo (CE)

MIGLIOR PIZZA EMILIA-ROMAGNA: Berberè – Castel Maggiore (BO)

MIGLIOR PIZZA FRIULI-VENEZIA GIULIA: Al Civicosei – Trieste

MIGLIOR PIZZA LAZIO: Seu Pizza Illuminati – Roma

MIGLIOR PIZZA LIGURIA: Officina del Cibo – Sarzana (SP)

MIGLIOR PIZZA LOMBARDIA: Da Zero – Milano

MIGLIOR PIZZA MARCHE: Mezzometro – Senigallia (PS)

MIGLIOR PIZZA MOLISE: Miseria e Nobiltà – Campobasso

MIGLIOR PIZZA PIEMONTE: Patrick Ricci – San Mauro Torinese (TO)

MIGLIOR PIZZA PUGLIA: 400 Gradi – Lecce

MIGLIOR PIZZA SARDEGNA: Framento – Cagliari

MIGLIOR PIZZA SICILIA: Piano B – Siracusa

MIGLIOR PIZZA TOSCANA: L’Apogeo – Pietrasanta (LU)

MIGLIOR PIZZA TRENTINO-ALTO ADIGE: Korallo – Trento

MIGLIOR PIZZA UMBRIA: Officine Bartolini – Perugia

MIGLIOR PIZZA VALLE D’AOSTA: Du Tunnel – Courmayeur (AO)

MIGLIOR PIZZA VENETO: I Tigli – San Bonifacio (VR)


Pizza Awards Italia 2019: la classifica finale


1.      Pepe in Grani – Caiazzo (CE)

2.      50 Kalò – Napoli

3.      I Masanielli – Caserta (CE)

4.      I Tigli – San Bonifacio (VR)

5.      Sorbillo ai Tribunali – Napoli

6.      Seu Pizza Illuminati – Roma

7.      Casa Vitiello – Caserta (CE)

8.      La Gatta Mangiona – Roma

9.      La Notizia Gourmet 94 – Napoli

10.  Francesco e Salvatore Salvo – San Giorgio a Cremano (NA)

11.  Renato Bosco – San Martino Buon Albergo (VR)

12.  Berberè – Castel Maggiore (BO)

13.  Da Zero – Milano

14.  Concettina ai Tre Santi – Napoli

15.  Tonda – Roma

16.  Patrick Ricci • Terra Grani Esplorazioni – San Mauro Torinese (TO)

17.  10 Diego Vitagliano – Napoli

18.  In Fucina – Roma

19.  Pignalosa Pizzeria – Salerno

20.  180 g. • Pizzeria Romana – Roma

21.  Crosta – Milano

22.  L’Apogeo – Pietrasanta (LU)

23.  Cocciuto – Milano

24.  Da Attilio alla Pignasecca – Napoli

25.  Sammarco Pizzeria 2.0 – Aversa (CE)

26.  Da Lioniello – Succivo (CE)

27.  Da Ezio – Alano di Piave (BL)

28.  ‘O Fiore Mio  Faenza (RA)

29.  I Masanielli Sasà Martucci – Caserta (CE)

30.  Dry – Milano

31.  Giolina – Milano

32.  Piano B – Siracusa

33.  L’Osteria di Birra del Borgo – Roma

34.  Sbanco – Roma

35.  Angelo Pezzella – Roma

36.  Grigoris  – Mestre (VE)

37.  L’Antica Pizzeria Da Michele – Napoli

38.  Officine del Cibo – Sarzana (SP)

39.  Enosteria Lipen – Triuggio (MB)

40.  400 Gradi – Lecce

41.  Piccola Piedigrotta – Reggio Emilia

42.  Lievito Madre Gino Sorbillo – Roma

43.  Pupillo Pura Pizza – Frosinone (FR)

44.  Da Zero – Matera

45.  Fandango • Racconti di Grani – Filiano (PZ)

46.  La Braciera – Palermo

47.  Giangi Pizzeria Gourmet – Arielli (CH)

48.  Pizzottella – Milano

49.  Framento – Cagliari

50.  Le Figlie di Iorio – Napoli

51.  Antica Osteria Pizzeria Pepe – Caiazzo (CE)

52.  Pizzium – Milano

53.  Le Parùle – Ercolano (NA)

54.  3 Voglie – Battipaglia (SA)

55.  Pro Loco Dol – Roma

56.  Pro Loco Pinciano – Roma

57.  Le Follie di Romualdo – Firenze

58.  Da Zero – Vallo della Lucania (SA)

59.  Battil’oro – Querceta (LU)

60.  Sforno – Roma

61.  Elite Pasqualino Rossi – Alvignano (CE)

62.  Fud • Bottega Sicula – Catania

63.  La Pergola di Radicondoli – Radicondoli (SI)

64.  Da Michele – Milano

65.  Giotto – Firenze

66.  Palazzo Petrucci Pizzeria – Napoli

67.  Olio a Crudo Gino Sorbillo – Milano

68.  Duje – Firenze

69.  Vincenzo Capuano – Napoli

70.  Madre – Roma

71.  Pizzeria Bosco -Tempio Pausania (OT)

72.  Il Vecchio e il Mare – Firenze

73.  Lievità – Milano

74.  Pomodoro e Basilico – Martina Franca (TA)

75.  Vola Bontà per Tutti – Castino (CN)

76.  Gigi Pipa – Este (PD)

77.  Pummà – Bologna

78.  Canneto Beach 2 – Margherita di Savoia (BT)

79.  Mezzometro – Senigallia (PS)

80.  La Bufala – Maranello (MO)

81.  Ottocento Bio – Bassano del Grappa (VI)

82.  Da Clara – Venetico Superiore (ME)

83.  Mamma Rosa – Ortezzano (FM)

84.  La Sorgente – Guardiagrele (CH)

85.  Guglielmo Vuolo – Verona

86.  Gusto Divino – Saluzzo (CN)

87.  La Ventola – Rosignano Marittimo (LI)

88.  Sirani – Bagnolo Mella (BS)

89.  Rossopomodoro Sabotino – Milano

90.  Officine Bartolini – Perugia

91.  Montegrigna Tric Trac – Legnano (MI)

92.  L’Orso – Messina

93.  La Mimosa -Corigliano Calabro (CS)

94.  Miseria e Nobiltà – Campobasso

95.  Bricks POP – Torino

96.  Al Civicosei – Trieste

97.  Korallo • Pizza e Drink – Trento

98.  Salvatore Mugnano – Milano

99.  Savô Pizza Gourmet – Genova

100.                     Du Tunnel – Courmayeur (AO)