Presentata a Roma la sesta edizione della Guida del Gambero Rosso dedicata all’universo pane: un alimento che da millenni è al centro della cultura gastronomica mediterranea ed europea.
Viene già citato nell'Epopea
di Gilgamesh, testo epico composto fra il 2600 e il 2500 a.C. della produzione
letteraria sumerica, a dimostrazione che era conosciuto e diffuso nell'antica
civiltà mesopotamica. Dall'Antico Egitto si diffuse in tutto l'ambito del
Mediterraneo diventando un elemento comune a tutte le popolazioni. I Romani
conobbero il pane dopo il 168 a.C. imparando le tecniche della panificazione da
alcuni schiavi macedoni.
Ebbene la guida del
Gambero Rosso "Pane & panettieri d'Italia", recensisce i panifici
italiani, ne racconta la proposta, il legame con il territorio e premia i migliori
panettieri d'Italia.
Sono 6 i nuovi tre pani, aumentano le insegne più premiate che arrivano a 67, e 3 sono i vincitori dei premi speciali.
Il Lazio ha 43 insegne,
con 8 eccellenze a Tre Pani e 8 nuovi ingressi. È interessante notare che circa
il 10% dei panifici censiti nella nuova Guida Pane e Panettieri d’Italia 2025
coltiva direttamente i propri grani: un forte segnale che testimonia la
crescente attenzione verso la filiera corta e la valorizzazione delle
produzioni locali. Perché un pane che nasce dal seme che germoglia nella stessa
terra in cui viene lavorato non può che raccontare un'identità precisa, un vero
e proprio "terroir", come direbbe il maestro Davide Longoni. Un
ritorno alle tradizioni e alle tecniche di lavorazione che si tramandano di
generazione in generazione e che non cedono alla schiavitù della mollica
alveolata. Non dimentichiamoci però di affidarci al nostro olfatto perché: “Per
riconoscere il buon pane bisogna annusarlo: deve sapere prima di tutto di
grano”, scrive nella prefazione Annalisa Zordan, curatrice della Guida, ponendo
l’accento sull’importanza dell’olfatto e del gusto nella valutazione di un buon
prodotto.
Scopriamo ora:
I Premi Speciali
Pane e territorio: Farina del mio sacco ad Atessa (Chieti).
Panettiere emergente: Andrea Cirolla di Settecroste a Galatina (LE)
Bakery dell’anno: Stria Pane e Cucina a Reggio Emilia.
Va al bergamasco di nascita e salentino d’adozione Andrea Cirolla questo riconoscimento per la cura, la costante ricerca e il rispetto della biodiversità per i pani che escono dal suo forno. Rigorosamente lievitati con pasta madre rinfrescata quotidianamente, a partire da farine selezionate e macinate a pietra, dal suo panificio esce sempre un profumo inebriante.
È arrivato il momento di scoprire dove si trovano i migliori pani e i loro artefici, i panettieri 2025:
I Tre Pani
Valle d’Aosta
Le coin du pain, Saint
Christophe (AO)
Piemonte
Panetteria Fagnola dal
1923, Bra (CN)
Cuore di pane bio,
Cabella Ligure (AL)
Vulaiga, Forbello (VC)
Marcarino Roddino,
Roddino (CN)
Grano Fornai in fermento,
Santena (TO)
Ficini, Torino
Perino Vesco, Torino
Luca Scarcella Il forno
dell’angolo, Torino
Spoto bakery Voglia di
pane, Torino
Lombardia
Il pane di Maurizio
Sarioli, Brescia
Grazioli, Legnano (MI)
Panetteria bio, Mantova
Crosta, Milano
Lepolveri panificio
diurno, Milano
Davide Longoni, Milano
Forno del mastro, Monza
Tilde forno artigiano,
Treviglio (BG)
Cerere l’atelier del
pane, Triuggio (MB)
Veneto
Olivieri 1882, Arzignano
(VI)
Marinato, Cinto
Caomaggiore (VE)
Grigoris Labakery, Mestre
(VE)
Forno veneziano, Piove di
sacco (PD)
Renato Bosco bakery, San
Martino Buon Albergo (VR)
Il fornaio fratelli
Zenatti dal 1979, Sommacampagna (VR)
Trentino Alto Adige
Panificio moderno, Isera
(TN)
Friuli Venezia Giulia
Il posto di Follador,
Pordenone
Jerian, Trieste
Mamm pane vino e cucina,
Udine
Emilia Romagna
Forno Brisa, Bologna
Il forno di Calzolari,
Monghidoro (BO)
Micropanificio Mollica,
Carpi (MO)
Nel nome del pane
Cappelletti & Bongiovanni, Dovadola (FC)
La butega ad Franton,
Guastalla (RE)
Toscana
Pank la bulangeria,
Firenze
Lievitamente, Viareggio
(LU)
Marche
L’assalto ai forni,
Ascoli Piceno
Pandefrà, Senigallia (AN)
Lazio
Pezz de pan, Frosinone
Panificio Bonci, Roma
Lievito Francesco
Arnesano, Roma
Panificio Marè, Roma
Antico forno Roscioli,
Roma
Triticum micropanificio
agricolo, Roma
Tulipane, Roma
Zampa forno etico, Roma
Abruzzo
Forma bakery, L’Aquila
Mercato del pane,
Montesilvano (PE)
Campania
La francescina
boulangerie, Ercolano (NA)
Malafronte, Gragnano (NA)
Foorn, Mariglianella (NA)
Antica forneria
Molettieri, Napoli
Puglia
Panificio Adriatico, Bari
Spacciagrani forno
indipendente, Conversano (BA)
Il toscano, Corato (BA)
Forno Sammarco, San Marco
in Lamis (FG)
Lula pane e dessert,
Trani (BT)
Basilicata
Pane e pace, Matera
Sicilia
Forno Biancuccia, Catania
Francesco Arena mastro
fornaio, Messina
Panificio Guccione,
Palermo
Martinez, Trapani
Sardegna
Madriga, Cagliari
Pbread natural bakery, Cagliari
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