giovedì 20 novembre 2025

MERCATO FIVI IN CONTINUA CRESCITA: SI CHIUDE L’EDIZIONE 2025



COMUNICATO STAMPA

BOLOGNA È UNA REGOLA PER IL MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI. SI CHIUDE L’EDIZIONE 2025 CON OLTRE 28.000 VISITATORI

La manifestazione di FIVI organizzata da BolognaFiere  migliora il dato dello scorso anno, superando quota 28.000 visitatori. Sempre più saldo il rapporto con la città, dove il Mercato è ormai un appuntamento atteso, grazie anche agli eventi “Fuori Mercato”.

È calato il sipario sulla 14a edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI (Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti). Che dopo tre giorni di festa nei 40mila metri quadrati messi a disposizione da BolognaFiere, si conferma il principale evento annuale dei vignaioli italiani.

LA PAROLA AI NUMERI

Protagonisti del Mercato, 1.000 vignaioli e vignaiole FIVI, che hanno animato i padiglioni 29 e 30 raccontando, offrendo all’assaggio e vendendo ai wine lover oltre 8.000 vini artigianali, di qualità e di territorio. Accanto alle cantine italiane, provenienti da tutte le regioni, l’area espositiva e di degustazione del Mercato ha potuto vantare la presenza dei vignaioli europei delle associazioni nazionali bulgara, ceca e slovena appartenenti a CEVI - Confédération Européenne des Vignerons Indépendants. Senza contare gli oli di 28 aziende associate alla FIOI (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti).

1.500 i carrelli e i trolley a disposizione del pubblico per portare fino al parcheggio le bottiglie comprate; e nei padiglioni era attivo anche un pratico servizio di spedizioni a domicilio.

Quanto ai visitatori, dal 15 al 17 novembre l’affluenza è stata costante e significativa, anche nella giornata di lunedì, più spiccatamente rivolta agli operatori professionali (ristoratori, enotecari, trader esteri, etc.). Un andamento che ha portato il Mercato dei Vini a superare il risultato dell’edizione 2024, che già aveva registrato ben 28.000 ingressi.

RITA BABINI, VIGNAIOLA E PRESIDENTE DI FIVI

«C'era il sole sui volti delle Vignaiole e dei Vignaioli, degli olivicoltori, delle migliaia di persone che in questi giorni si sono incontrate al Mercato dei Vini – sottolinea Rita Babini, Vignaiola e Presidente di FIVI –. La magia si è avverata anche quest'anno: ancora una volta, sono stati tre giorni di festa che fanno guardare al futuro con ottimismo e speranza».

GIANPIERO CALZOLARI, PRESIDENTE DI BOLOGNAFIERE

«Il successo di questa edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti conferma ancora una volta la forza del modello FIVI e la capacità di BolognaFiere di valorizzarne l’identità commenta Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. La crescita dei visitatori, la qualità del pubblico e il legame sempre più saldo con la città ci dicono che questo appuntamento è diventato molto importante per il territorio e per l’intero settore. L’energia dei vignaioli, la loro storia e la loro visione arrivano dritte al cuore dei consumatori e generano una community autentica, fatta di passione e competenza. Abbiamo fatto bene a investire in un evento che guarda avanti e che, anno dopo anno, rafforza il ruolo di Bologna come capitale della cultura enologica e dell’enoturismo in Italia».

A decretare il successo del Mercato dei Vini dei Vignaioli 2025 ha contributo il programma della manifestazione, sia nei padiglioni di BolognaFiere che ‘off’.

MASTERCLASS

Tutto esaurito per le masterclass, realizzate in collaborazione con ALMA - La scuola internazionale di cucina italiana, con FIOI e con PAU - Panificatori Agricoli Urbani.

I quattro appuntamenti promossi da FIVI hanno avuto come filo conduttore il tema Vino, vigne, Vignaioli: una storia di famiglia e hanno approfondito diverse punte di diamante dell’enologia italiana: dal Moscato di Canelli al Cirò, dal Teroldego rotaliano ai vitigni come il Grechetto, la Malvasia Puntinata, il Bombino e il Montepulciano, che affondano le proprie radici nei terreni vulcanici laziali.

Molto gettonato anche lo stand della Regione Emilia-Romagna, gestito dalla Direzione Agricoltura, che ha proposto un ciclo di degustazioni guidate dalla chef Carla Brigliadori per promuovere i prodotti DOP e IGP regionali in abbinamento con i vini del territorio, presentati dai vignaioli delle delegazioni FIVI dell’Emilia-Romagna. Al centro delle degustazioni: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP, i Salumi Piacentini DOP, la Piadina Romagnola IGP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Marrone di Castel del Rio IGP, il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, lo Scalogno di Romagna IGP, lo Squacquerone di Romagna DOP, il Prosciutto di Parma DOP e l’Aglio di Voghiera DOP, nella versione nero fermentato.

Nel calendario delle attività dello stand RER, anche due focus sulla valorizzazione della filiera produttiva dell’aceto di qualità e sulle strategie innovative per affrontare nei vigneti gli effetti dei cambiamenti climatici, tra adattamento e mitigazione, partendo dal documentario Gradi realizzato da Will Media in collaborazione con FIVI.

Ottimi riscontri anche per gli eventi in calendario a Bologna e provincia in tanti locali che, nelle serate del Mercato dei Vini, si sono lasciati contagiare dal suo clima di festa e invadere pacificamente dai suoi vignaioli.

Grazie alle iniziative promosse da AMO - Associazione Mescitori Organizzati e nei punti di affezione FIVI, e alla “Notte bianca della ristorazione” ideata da Fipe-Confcommercio Ascom Bologna, oltre sessante enoteche, cantine, bistrot e wine bar hanno messo in mescita una selezione di vini dei vignaioli FIVI, mentre altrettante cucine sono rimaste eccezionalmente aperte fino a mezzanotte, per accogliere i produttori e i wine lover.

Una sorta di abbraccio collettivo che ha sancito definitivamente l’ingresso del Mercato di FIVI e BolognaFiere tra gli eventi più amati e attesi dai bolognesi.

Con il convegno Il vino di domani: le sfide della nuova PAC, tra gestione delle produzioni e gestione del rischio, la manifestazione è stata teatro di un’importante riflessione sulle prospettive del settore vitivinicolo in Europa alla luce della futura programmazione della Politica Agricola Comune. Dopo il videomessaggio del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, e il saluto da Bruxelles della Vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, questo momento di confronto strategico ha coinvolto Stefano Bonaccini, membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Samuel Masse, Presidente CEVI, Ignacio Sánchez Recarte, Segretario Generale CEEV - Comitato europeo delle imprese del vino, Andrea Berti, Direttore Generale Asnacodi Italia, e Rita Babini, Presidente FIVI.

PREMIO “VIGNAIOLO COME NOI

Il Mercato dei Vini è stato, inoltre, l’occasione per rendere omaggio ai vincitori del Premio “Vignaiolo come noi”, assegnato quest’anno allo scrittore bolognese Enrico Brizzi, autore del best seller Jack frusciante è uscito dal gruppo, e del Premio “Leonildo Pieropan”, andato a Paolo De Marchi, vignaiolo in Piemonte e artefice della straordinaria storia di Isole e Olena. Il Premio “Vignaiolo come noi” viene attribuito ogni anno a un esponente del mondo della cultura, del giornalismo, dello sport, dell’economia o dello spettacolo che, pur non esercitando il mestiere del vignaiolo, interpreta il proprio lavoro mettendo al centro i valori della qualità, dell’originalità, della professionalità e l’amore per le cose fatte bene, con passione e cura artigiana, proprio come fanno i vignaioli indipendenti; il Premio “Leonildo Pieropan” è, invece, dedicato alla memoria di uno dei fondatori di FIVI.

ORGANIZZAZIONE

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è un evento FIVI. È organizzato da BolognaFiere, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e di Confcommercio Ascom Bologna. Media Partner: QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.

INFO

Ufficio Stampa BolognaFiere

Daniela Modonesi | 366 6659090 | daniela.modonesi@bolognafiere.it

 Ufficio Stampa FIVI

Axelle Brown Videau | 338 7848516 | axelle@origamiconsulting.it

Mirta Oregna | 338 7000168 | mirta_oregna@yahoo.it


domenica 9 novembre 2025

LIFE OF WINE XIV EDIZIONE DOMENICA 30 NOVEMBRE 2025: UN VIAGGIO UNICO ALLA SCOPERTA DELL'EVOLUZIONE DEL VINO

Torna a Roma uno degli appuntamenti più attesi da professionisti e appassionati del mondo del vino: Life of Wine, manifestazione unica nel panorama enologico italiano, dedicata esclusivamente all’assaggio di vecchie annate ed annate meno recenti direttamente ai banchi di degustazione. La quattordicesima edizione si svolgerà domenica 30 novembre 2025 nella splendida cornice dell’Hotel Villa Pamphili, che da molti anni accoglie la kermesse.

Ideato da Studio Umami e Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica, con la collaborazione del giornalista Maurizio Valeriani, direttore della testata Vinodabere, l’evento riunirà circa 60 cantine provenienti da tutta Italia, chiamate a raccontare l’evoluzione dei loro vini attraverso assaggi verticali e selezioni di vecchie annate.

A ogni banco, i produttori porteranno almeno un’etichetta declinata in due annate meno recenti più quella attualmente in commercio, permettendo così ai visitatori di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso i calici. Sarà inoltre possibile assaggiare altre referenze delle aziende presenti e, in alcuni casi, acquistare le bottiglie direttamente in loco, con prezzi esposti su ciascun banco.

L’edizione 2024 ha nuovamente confermato il grande interesse per questo format, registrando oltre 600 presenze e il coinvolgimento di più di 60 aziende vitivinicole, con una forte presenza di operatori e stampa specializzata. Un successo che conferma Life of Wine come punto di riferimento nazionale per chi vuole comprendere e approfondire il tema della longevità del vino.



Orari e modalità di accesso

- Dalle 10.00 alle 13.30: accesso riservato a sommelier tesserati (ingresso 25 €), operatori del settore vinicolo, stampa e comunicatori (accredito obbligatorio da richiedere online dal 1° luglio).

- Dalle 13.30 alle 19.00: apertura al pubblico degli appassionati (ingresso 35 €, degustazioni libere incluse). 

Info accrediti e biglietti: www.lifeofwine.it/accrediti/ 


 Life of Wine 2025

Domenica 30 novembre

Hotel Villa Pamphili via della Nocetta 105 - Roma

   

Ufficio Stampa 

Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica e Studio Umami

 

 

venerdì 7 novembre 2025

SPARKLEDAY, LA FESTA DEDICATA AI MIGLIORI SPUMANTI ITALIANI, TORNA A ROMA IL 29 NOVEMBRE AL THE WESTIN EXCELSIOR HOTEL









Comunicato Stampa

Sabato 29 Novembre 2025 a Roma la presentazione e la grande degustazione delle migliori bollicine italiane, presso The Westin Excelsior Hotel

SPARKLE 2026: 92 i vini premiati con le “5 Sfere”
dalla ventiquattresima edizione della Guida ai Migliori Vini Spumanti Secchi Italiani 

La regione più premiata è la Lombardia (31), seguono il Trentino e il Veneto (21)

Andrà in scena a Roma, sabato 29 novembre 2025, la presentazione di Sparkle 2026, 24esima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani, edita dalla storica rivista di enogastronomia Cucina & Vini. A partire dalle ore 13.30, presso il The Westin Excelsior Hotel, saranno premiate, con le ambite 5 sfere, 92 etichette tra le 976 presenti in guida, prodotte dalle migliori aziende vitivinicole del Bel Paese. 

La regione più rappresentata è la Lombardia, grazie ai 31 riconoscimenti ricevuti, 29 appartenenti alla denominazione Franciacorta DOCG e 2 all’area dell’Oltrepò Pavese; a quota 21 il Trentino, con soli Trento DOC. 21 premi anche per il Veneto, 18 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, due Lessini Durello DOC e un Asolo Prosecco Superiore DOCG, segue in classifica il Piemonte (6 premi, tutti Alta Langa), l’Alto Adige (4), l’Abruzzo (3), il Lazio e la Puglia (2), chiudono Sicilia e Umbria con un 5 sfere.

“In ventiquattro anni di lavoro, è la prima volta che si percepisce un po’ di incertezza dal mercato, a dispetto di una qualità che ha raggiunto livelli altissimi, insieme ai traguardi di produzione, superiore a un miliardo e centoundici milioni di bottiglie prodotte in un anno, tra il primo agosto 2024 e il 31 luglio 2025 (nostra elaborazione dati Icqrf) - afferma Francesco D’Agostino, curatore della guida Sparkle -. I dazi porteranno sicuramente a una frenata nelle esportazioni, fenomeno mai registrato negli ultimi quindici anni e che però, fino a luglio 2025, non si è ancora palesato, visto che abbiamo superato un miliardo e trecento milioni, mentre a luglio 2024 ne eravamo a ridosso (dati Istat). Crediamo, però, che all’impegno dei vitivinicoltori di aumentare la produzione risponderà anche il mercato interno, grazie principalmente alla spinta delle nuove generazioni. I giovani sono sempre stati restii ad avvicinarsi al vino, ciascuno di noi ne è testimone, ma i vini con le bollicine li stanno avvicinando al consumo consapevole prima di quanto accaduto in altre generazioni. In questo contesto crediamo che una guida più agile diventi più fruibile per un mondo di consumatori che accoglie più che in passato i giovani, quantomeno per il fenomeno dell’aperitivo. Sparkle 2026 in versione cartacea presenta i migliori 150 vini con le bollicine d’Italia, mentre su web sarà disponibile il racconto dei circa mille vini che quest’anno il nostro panel di degustazione ha selezionato”.


Il programma della manifestazione sarà più ricco che mai: si inizia alle 11.30 con la presentazione di FORVECARDO, il caglio di origine vegetale sviluppato dall’Università degli Studi della Tuscia che rappresenta una vera rivoluzione nel mondo del formaggio a beneficio di una qualità riproducibile e di un mercato vegetariano sempre più affermato. Si assaggeranno formaggi ottenuti da FORVECARDO in confronto con altri realizzati con lo stesso latte di pecora ma con caglio animale.

Alle 13.30 andrà in scena la presentazione dell’edizione 2026 della guida Sparkle, seguita dalla consegna delle ambite 5 sfere (in allegato l’elenco completo). Alle 16.00 spazio alla masterclass sulle bollicine Alta Langa DOCG, arricchita dalla presenza del presidente del Consorzio Alta Langa Giovanni Minetti e, sempre allo stesso orario, come di consueto, l’inizio della grande degustazione di bollicine italiane, aperta al pubblico. Un appassionante percorso tra oltre duecento grandi spumanti secchi italiani, tutti da scoprire e degustare attraverso un percorso strutturato in base all’appartenenza territoriale. 


Anche quest’anno Sparkle può contare sul supporto di grandi brand nazionali e internazionali che hanno scelto l’evento come occasione di comunicazione e promozione dei propri prodotti e delle proprie eccellenze. Per la parte tecnica, un’importante conferma è la presenza consecutiva da ben 13 anni di Diam, marchio leader nella produzione di tappi in sughero presente in qualità di sponsor sin dalle prime edizioni della manifestazione. Da lato food sarà presente uno dei grandi brand di salumi italiani classe 1907, parliamo di Salumi King's che proporrà in degustazione le sue migliori eccellenze insieme ai grissini Vitavigor, perfetti per accompagnare le bollicine in degustazione. Altra novità di questa edizione, è la presenza MemoryBox, startup toscana fondata dall'artigiano fiorentino Paolo Buffadini, che trasforma i tappi di bottiglia in ricordi da conservare ed esporre come un piccolo oggetto di design, elegante e personalizzabile.  


Tutte le info su come partecipare e l’elenco delle aziende presenti in aggiornamento su www.cucinaevini.it.

GUIDA SPARKLE 2026

Presentazione riservata alla stampa e agli addetti ai lavori

Sabato 29 novembre 2025, ore 13.30

The Westin Excelsior Hotel (Via Vittorio Veneto, 125), Roma

In vendita su www.shop.cucinaevini.it.


SPARKLEDAY 

Sabato 29 novembre 2025

Dalle ore 16 alle 22

The Westin Excelsior Hotel 

Via Vittorio Veneto, 125 - Roma


Costo ingresso € 30,00 (sono inclusi calice e sacca porta bicchiere)

Biglietteria on line: www.shop.cucinaevini.it

Riduzione sommelier: € 20 presentando la tessera associativa in biglietteria il giorno dell’evento.

Ingresso operatori: richiedere accredito scrivendo a eventi@cucinaevini.it


Per info: 0698872584 oppure info@cucinaevini.it


sabato 1 novembre 2025

FIVI: IL MERCATO DEI VINI TORNA A BOLOGNA PER L’EDIZIONE 2025


Dal 15 al 17 novembre 2025 BolognaFiere tornerà a trasformarsi nella grande casa dei Vignaioli Indipendenti per la 14ª edizione del Mercato dei Vini.

Tre giorni di festa per il più importante evento dei vignaioli italiani, all'insegna del vino artigianale, di qualità e di territorio. 1.000 vignaioli italiani, 3 delegazioni di vignaioli europei e 28 olivicoltori indipendenti. E nella serata del 15 novembre, con la “Notte bianca della ristorazione”, la festa si estende a oltre 60 locali di Bologna e provincia.

Nel frattempo BolognaFiere e FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti  – hanno firmato un nuovo accordo che prolunga la loro collaborazione per altri tre anni: il Mercato dei Vini resterà a Bologna almeno fino al 2028.

«Siamo orgogliosi di poter confermare BolognaFiere come la casa dei Vignaioli Indipendenti fino al 2028», commenta Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. «Questo evento unisce qualità, cultura e passione, portando in città un pubblico competente e curioso. Il rinnovo della partnership con FIVI rafforza una collaborazione che valorizza il lavoro dei produttori italiani e consolida Bologna come punto di riferimento per il mondo del vino e dell’enoturismo».

MILLE VIGNAIOLI, TRE GIORNI DI FESTA

L’attesa cresce per il Mercato dei Vini numero 14, che animerà i padiglioni di BolognaFiere per tre intense giornate dedicate al vino e a chi lo ama.

Saranno presenti circa 1.000 vignaioli italiani, provenienti da ogni regione, insieme a tre delegazioni europee della CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, e a 32 produttori di olio della FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.

«Non vediamo l’ora di riaprire le porte del Mercato per accogliere appassionati e operatori e divertirci insieme a loro», racconta Rita Babini, vignaiola e presidente FIVI.

«Il vino è leggerezza, ma troppo spesso viene raccontato con gravità, come qualcosa di esclusivo. Noi vogliamo riportarlo dove deve stare: tra le mani di chi lo fa e di chi lo ama. Il vino è un prodotto contadino che può raggiungere la nobiltà, ma senza dimenticare la terra da cui nasce. Al Mercato dei Vini, produttori, consumatori e curiosi possono incontrarsi davvero, guardarsi negli occhi e condividere una nuova idea di vino. Non c’è altro posto dove questo possa accadere».

QUATTRO PADIGLIONI, QUARANTA MILA METRI QUADRATI DI PASSIONE

Quest’anno BolognaFiere mette a disposizione quasi 40.000 m² distribuiti su quattro padiglioni:

il 29 e il 30 ospiteranno i vignaioli,

il 26 e il 28 saranno dedicati al food e ai servizi per il pubblico.

Nella galleria centrale troveranno posto partner, sponsor e l’immancabile stand istituzionale FIVI, con le celebri t-shirt dei Vignaioli Indipendenti e altri gadget da collezione.

BIGLIETTI INVARIATI E NUOVE AGEVOLAZIONI

Buone notizie anche sul fronte prezzi: i biglietti d’ingresso non subiranno aumenti rispetto alle scorse edizioni e sono già disponibili in prevendita su www.mercatodeivini.it

Restano valide le riduzioni per sommelier e operatori del settore, e da quest’anno si aggiunge una novità: sconti dedicati agli abbonati del Bologna FC 1909.

Come sempre, saranno disponibili i carrelli e trolley per trasportare comodamente le bottiglie acquistate, e un servizio di spedizioni per chi vorrà farsi recapitare i vini a casa.

FACILMENTE RAGGIUNGIBILE E ATTENTA ALLA SOSTENIBILITÀ

La posizione centrale di Bologna permette di raggiungere la Fiera in modo semplice, sia in auto che con i mezzi pubblici.

Per agevolare l’ingresso, quest’anno sarà aperto anche l’accesso di Piazza Costituzione, oltre a quello tradizionale di ingresso Nord. Una scelta che migliora i flussi di accesso e permette di utilizzare sia il parcheggio di Piazza Costituzione sia il multipiano Michelino, con oltre 5.500 posti auto, a pochi passi dall’uscita autostradale “Bologna Fiera”.

Chi sceglierà il treno potrà approfittare della convenzione con Trenitalia, che offre sconti fino al 75% sui Frecciarossa con l’“Offerta Speciale Eventi”. I biglietti agevolati si possono acquistare su trenitalia.com, in agenzia o tramite App Trenitalia.

MASTERCLASS, PREMI E OSPITI SPECIALI

Il programma di quest’anno prevede cinque masterclass dedicate al tema “Vino, vigne, Vignaioli: una storia di famiglia”.

Durante il Mercato verranno inoltre assegnati il Premio Leonildo Pieropan 2025, in memoria di uno dei pionieri FIVI, e il riconoscimento “Vignaiolo come noi”, che negli ultimi anni ha visto premiati Elio e Marco Belinelli.

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è un evento firmato FIVI, organizzato da BolognaFiere con il patrocinio del Comune di Bologna e di Confcommercio Ascom Bologna.

Media partner: QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.

INFO

Orari:

Sabato 15 e domenica 16 novembre: apertura cancelli ore 11.00, chiusura ore 19.00.

Lunedì 17 novembre: apertura cancelli ore 11.00, chiusura ore 17.00.​

Ingressi:

Nord e Costituzione

Biglietti:

Acquistabili online su www.mercatodeivini.it

Intero giornaliero

Online: € 25,00 fino al 9 novembre; acquistato online dal 10 novembre o in Fiera: € 30,00

Ingresso 2 giorni

Online: € 40,00; acquistato in Fiera: € 50,00

Ingresso 3 giorni

Online: € 60,00; acquistato in Fiera: € 70,00

Ridotto soci AIS, FISAR, ONAV, AIES, ASPI, Assosommelier, Scuola Europea Sommelier,

Slow Food

Online e in Fiera: € 20,00

Operatori

Online e in Fiera: € 20,00. Biglietto acquistabile inserendo la partita Iva

Abbonati Bologna Football Club 1909

In Fiera, mostrando alle casse il proprio abbonamento: € 20,00 nelle giornate di sabato

15 e di domenica 16 novembre; € 15,00 nella giornata di lunedì 17 novembre

Carrelli e trolley

1.500, a noleggio

Ufficio Stampa FIVI

Axelle Brown Videau |  axelle@origamiconsulting.it

Mirta Oregna |         mirta_oregna@yahoo.it

Ufficio Stampa            BolognaFiere

Daniela Modonesi  | daniela.modonesi@bolognafiere.it


martedì 21 ottobre 2025

Merano WineFestival, presentato il programma dell’edizione 2025 a tema “Vision: Wine & Food Creators”

 

Presentata oggi a Roma, nella Sala delle Statue del Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, la 34ª edizione di Merano WineFestival, la kermesse all’insegna dell’eccellenza enologica e gastronomica, in scena da venerdì 7 a martedì 11 novembre 2025 nelle eleganti sale del Kurhaus di Merano, in Alto Adige. Il patron della manifestazione Helmuth Köcher, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura Luigi D’Eramo e Sylwana Altopiedi, Dirigente del dipartimento cultura italiana e sviluppo economico della Provincia di Bolzano, moderati dal giornalista e conduttore televisivo Andrea Radic, hanno introdotto l’incontro con una riflessione sul futuro del comparto vitivinicolo, tra calo dei consumi di vino, nuovi stili di vita, sfide ambientali e la necessità per le aziende nostrane di essere competitive sui mercati globali.

 

«Mai come quest’anno il Merano WineFestival vuole essere un palcoscenico dedicato ai creatori del mondo enogastronomico, a coloro che con passione e impegno quotidiano danno vita a vini e prodotti unici, autentiche espressioni di cultura e territorio. Nell’antichità, il vino era considerato un ponte tra l’uomo e il divino, simbolo di comunione, arte e filosofia: la più antica forma di cultura mediterranea. Oggi, come allora, continua a raccontare chi siamo, a custodire la nostra identità e a unire le persone in un linguaggio universale» esordisce Helmuth Köcher, patron della manifestazione. «La mia visione, e quella del Merano WineFestival, è quella di guardare avanti partendo da queste radici: preservare la qualità e la tipicità del vino italiano in un clima che cambia, valorizzando la diversità come forza e opportunità. Il futuro del vino e del cibo passa attraverso la consapevolezza, la sostenibilità e l’innovazione, senza mai dimenticare la storia che li ha resi simboli del nostro Paese. I prodotti enogastronomici italiani, autentici e legati al territorio, diventano testimonianze viventi della nostra cultura, ambasciatori di una tradizione che evolve nel tempo. È questa la visione che ispira il Merano WineFestival: un’Italia che continua a essere un “museo vivente” di biodiversità, gusto e bellezza».

«I risultati positivi della vendemmia di quest’anno confermano la forza e la professionalità dei nostri viticoltori, ma pongono anche il tema di garantire a questi vini il giusto collocamento sul mercato, valorizzandone appieno l’identità e l’eccellenza» spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. «Dinanzi alle criticità legate all’impatto dei dazi Usa sul Vigneto Italia ma anche al calo e ai cambiamenti delle abitudini di consumo, occorre mettere in campo strumenti efficaci di promozione e sostegno per garantire spazio al nostro vino sui mercati esteri come su quello interno. Un esempio sono le misure promosse da Ice o i programmi Ocm per la Promozione sui Paesi terzi, ma anche iniziative di comunicazione positiva come il Merano WineFestival. La nostra presenza e attenzione a questa manifestazione vanno proprio a testimonianza di quanto questo sia centrale nelle strategie di Coldiretti».

Collegato in diretta Matteo Zoppas presidente dell’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane: «Siamo a disposizione di tutti i produttori per aiutarli a entrare nei mercati esteri, soprattutto in questo periodo di incertezza che sta vivendo il mondo del vino a causa dei dazi. A Merano WineFestival portiamo 24 importatori e operatori da vari Paesi del mondo con l’obiettivo di incontrare i produttori e ottenere uno scambio proficuo tra loro». Ha portato i suoi saluti con un videomessaggio Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che ha dichiarato «Merano WineFestival è stato il primo evento internazionale che ho visitato da Ministro e ho, sin da subito, apprezzato la capacità di promozione dei vini italiani su mercati esteri. Auguro a questa edizione un grande successo e ringrazio Helmuth Köcher per quello che ha fatto negli anni, nel settore, e che farà nei prossimi anni a venire».

Svelato, infine, il programma delle cinque giornate della manifestazione altoatesina che da 34 anni celebra l’eccellenza tra vino, alta cucina e cultura del territorio, dopo gli interventi istituzionali del Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano Marco Galateo, del vicesindaco del Comune di Merano Nerio Zaccaria e del dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania Luciano D’Aponte, che con Calabria e Abruzzo è tra le regioni partner di Merano WineFestival 2025. Sono intervenuti anche Marco Sciarrini, in rappresentanza delle commissioni d’assaggio della Guida The WineHunter e Corrado Tononi, che ha parlato della partnership con Banca per il Trentino Alto Adige.

 

IL PROGRAMMA DEL 34° MERANO WINEFESTIVAL (7-11 NOVEMBRE 2025)

La giornata inaugurale di venerdì 7 novembre, dalle 10.00 alle 16.30, sarà dedicata alle espressioni più innovative e sostenibili del panorama enologico contemporaneo, raccolte nel format TasteTerroir – bio&dynamica: ben 200 realtà tra vini biologici, biodinamici, naturali, PIWI, orange, in anfora, underwater e, novità di quest’anno, spazio alle referenze no-low. All’interno del Kurhaus, inoltre, il percorso Cult Oenologist celebra i 10 migliori enologi italiani selezionati da Helmuth Köcher, mentre l’area ExtraWine è dedicata a partner e sponsor d’eccellenza. In Corso Libertà torna il FuoriSalone, palcoscenico diffuso sul quale territori e consorzi si raccontano al pubblico: presenti le regioni Calabria e Abruzzo, il Consorzio del Vulture, lo spazio collettivo di Casa Campania con i consorzi territoriali del Sannio, del Vesuvio, VitiCaserta e Vita Salernum Vites; infine, Falstaff Italia e Banca per il Trentino-Alto Adige, sponsor ufficiale dell’evento. In Piazza della Rena, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 17.00 il Mercato della Terra a cura di Slow Food Alto Adige. Da sabato 8 a lunedì 10 novembre, The Festival rappresenta un autentico itinerario sensoriale tra 300 aziende vitivinicole nella sezione Wine Italia, 50 produttori da 9 Paesi diversi per Wine International, con una rappresentanza del 40% proveniente dalla Georgia, e ben 250 etichette selezionate nella WineHunter Area curata dai sommelier FISAR Alto Adige. Tra gli appuntamenti di sabato 8, alle ore 9.00 al Teatro Puccini la presentazione ufficiale della Guida ViniBuoni d’Italia 2026 a cura del Touring Club Italiano, alle 14.00 la sciabolata ufficiale d’apertura della 34ª edizione sul Ponte Lenoir. Lunedì 10 alle ore 17.00 all’Hotel Terme Merano la cerimonia del 31° Premio Godio, riconoscimento alle eccellenze gastronomiche che rende omaggio a chef visionari e appassionati. Infine, martedì 11 novembre, chiusura nel segno dello stile e della leggerezza con Catwalk Champagne&More, la giornata dedicata all’universo delle bollicine, con più di 120 eccellenze in una raffinata selezione che spazia dallo Champagne, simbolo di eleganza e celebrazione, alle migliori espressioni italiane del metodo classico. Alle 16.30 nella Kursaal, la premiazione della Selezione Nord di EmergenteSala, il concorso a cura di Luigi Cremona e Lorenza Vitali che svela i talenti nel campo della ristorazione.

 

LA NOVITÀ: L’APP PER ACQUISTARE I VINI IN DEGUSTAZIONE AL MERANO WINEFESTIVAL

Merano WineFestival conferma la sua avanguardia tra le manifestazioni enogastronomiche, introducendo per la prima volta la possibilità di acquistare i vini in degustazione, grazie alla partnership con la piattaforma digitale Most’: il visitatore potrà aggiungere al carrello i prodotti semplicemente inquadrando dall’app il codice QR esposto al banco del produttore. A fine giornata, i vini saranno acquistabili con un solo ordine e una sola spedizione.

 

LE PREMIAZIONI: WINEHUNTER PLATINUM AWARD, HONOUR AWARD E LE 8 WINEHUNTER STARS

Venerdì 7 novembre alle ore 17.00, nel rinnovato Teatro Puccini di Merano, le attesissime cerimonie di premiazione: la consegna dei diplomi dei WineHunter Award Platinum alle eccellenze delle categorie Wine, Food, Spirits e Beer della Guida The WineHunter 2025, la proclamazione dei 10 Cult Oenologist e i 6 prestigiosi Honour Award alla Conquista, al Territorio, alla Famiglia, all’Innovazione, alla Genialità e alla Creatività, presentati dal giornalista Andrea Radic, che saranno rispettivamente assegnati a Braida, al Consorzio del Vulture, alla famiglia Ceraudo, a Vivai Rauscedo, a Hans Terzer e ad Antichi Poderi Jerzu. A seguire, l’esclusiva cena di gala durante la quale verranno celebrate le WineHunter Stars, 8 personalità di spicco nel mondo enogastronomico, capaci di illuminarlo con la loro passione, dedizione e straordinario impegno: il premio come miglior Winemaker andrà al celebre enologo Franco Bernabei; nella categoria miglior Wine Manager sarà premiato Sebastien Ferrara, direttore e capo sommelier del ristorante Enrico Bartolini al Mudec (3 Stelle Michelin); la WineHunter Star nella categoria Wine Producer andrà ad Andrea Bocelli per aver trasformato l’azienda di famiglia, Bocelli 1831, in un simbolo di eccellenza italiana. Il premio al miglior Wine & Food Journalist da quest’anno prevede due categorie: per la carta stampata si aggiudica la WineHunter Star la direttrice de Il Gusto, Eleonora Cozzella, mentre per le testate online il premio va ad Alessandro Regoli, fondatore e direttore di WineNews. Il premio come miglior Wine Artist omaggia Riccardo Schweizer, artista poliedrico e visionario che ha saputo intrecciare arte e vino nelle iconiche etichette realizzate per Franz Haas; sarà la figlia Barbara Schweizer, custode del suo straordinario lascito creativo, a ritirare il premio sul palco del Kursaal. Infine, la Food Star di Merano WineFestival 2025 sarà Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef più celebri e amati d’Italia; la Communication Star va a uno dei giornalisti e critici più autorevoli del settore a livello globale, che ha contribuito al riconoscimento e al successo dei vini italiani nel mondo: James Suckling.


IL FUTURO DEL VINO PASSA DA MERANO: SUMMIT “RESPIRO E GRIDO DELLA TERRA” E TALK TEMATICI

L’edizione 2025 del Merano WineFestival si ispira al tema “Vision: Wine&Food Creators”, un omaggio ai produttori come autentici artefici del futuro del gusto. In un mondo in continua trasformazione, il Festival sceglie di celebrare coloro che, con intuizione e coraggio, sanno guardare oltre il presente, costruendo una nuova idea di vino e di gastronomia fondata su identità territoriale, innovazione e sostenibilità. Una tematica che sarà approfondita nelle sue molteplici sfaccettature nei panel che compongono il Summit “Respiro e Grido della Terra” e in alcuni talk verticali. Il Summit “Respiro e Grido della Terra” si aprirà venerdì 7 novembre dalle ore 9.00 al Teatro Puccini con i saluti introduttivi di Helmuth Köcher e Julien Dumercq, direttore della International Viticulture and Enology Society (IVES), seguiti da quattro panel scientifici nel campo della viticoltura e dell’enologia curati da IVES. A seguire, dalle ore 11.00, si parlerà di “Evoluzioni digitali in cantina”, tra negozi virtuali e agricoltura di precisione, con le esperienze di Riccardo Valletti di Connected Reality e di Alex Terzariol ed Elisabetta Ripamonti di MMDesign. Il summit prosegue sabato 8 dalle 15.30 tema del panel “Dall’Italia al mondo: Merano WineFestival verso i mercati del futuro” sarà la capacità dei produttori italiani di aprirsi ai mercati internazionali strategici quali Brasile, Canada, Cina, Georgia e Giappone. A seguire, la proiezione dei film “Born to celebrate” e “Future is our heritage” diretti da Carlo Guttadauro, che vedono protagonisti rispettivamente Cantina Colterenzio e Cantina Monsupello. Infine, spazio ai talk che quest’anno si concentreranno sul legame tra vino e territorio: venerdì 7 il Premio Maestri Italiani Ambasciatori del Made in Italy seguito da “Dal vigneto al territorio: strategie per un enoturismo di qualità” con Enrica Cotarella, promosso dalla testata Wine Life & Travel, sabato 8 la presentazione del progetto enoturistico WineToStay a cura della giornalista tedesca Susanne Wess.

 

GOURMETARENA: SHOWCOOKING E PRODOTTI ARTIGIANALI IN RIVA AL PASSIRIO

All’interno della GourmetArena, la sezione Culinaria rappresenta l’anima gastronomica del Merano WineFestival, un universo dove l’eccellenza enologica incontra l’arte del cibo. Qui, dal 7 al 10 novembre si celebra la creatività di 130 produttori artigianali, insieme agli interpreti più innovativi della cucina italiana contemporanea. Lungo il percorso espositivo, profumi e sapori raccontano storie di territorio, sostenibilità e passione, in un dialogo costante con i vini selezionati da The WineHunter. Al centro, l’area CampaniaFelix con un programma di showcooking, a cura di MisteryApple, che prevede un parterre di ospiti d’eccezione: Antonio Tubelli, Tiziano Palatucci, Alberto Toè, Carlo Scutiero, Nina Gabuldani, Lino Scarallo, Peppe Aversa, Angelo D’Amico, Umberto De Martino e i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “G. Marconi” di Vairano Scalo (CE).


LE MASTERCLASS

L’Hotel Terme Merano sarà il luogo di riferimento per le masterclass. Si inizia venerdì 7 novembre con quattro appuntamenti: le annate vintage di alcuni grandi bianchi della Campania, la verticale di Trebbiano Spoletino Prefillossera, il focus sui vini della Costa Toscana a cura del Master of Wine Andrea Lonardi e quello sui vini croati del Quarnaro, Regione europea della Gastronomia 2026. Le dieci degustazioni di sabato 8 spaziano dall’Alto Adige alla Franciacorta, dall’Oltrepò Pavese alla Sardegna, con l’incursione in Georgia alle origini del vino, il focus sull’importanza dei calici con Italesse, la masterclass “Struttura sì… ma con ingegno” di Luca D’Attoma e, infine, una degustazione speciale dell’intramontabile Solaria Ionica 1959. Domenica 9, la verticale dedicata ad Ampelio Bucci, fuoriclasse del Verdicchio di Jesi recentemente scomparso; il focus sui vini con affinamento underwater; il confronto tra Georgia e Rauscedo; il viaggio nell’enologia greca con I Vini del Cuore. Spazio al Veneto con un confronto tra Valpolicella e Soave e il focus sul Valdobbiadene di Adami, per poi approdare nelle isole con i vini del Carignano del Sulcis e della Costiera Amalfitana. Lunedì 10, infine, le celebrazioni dei 25 anni di Domaines Paul Mas e dei 50 anni della vigna di Anfiteatro della cantina toscana Vecchie Terre di Montefili; l’eleganza alpina del Pinot Nero tra Austria, Svizzera e Alto Adige; e poi Collio, Moldavia, Vini d’Abbazia con protagoniste le cantine e le abbazie che dal Medioevo hanno salvaguardato vino e vitigni altrimenti oggi scomparsi; infine, la degustazione dedicata all’Award Dolcissimo, a cura di Angelo Carrillo. I biglietti per le masterclass sono acquistabili online.

 

LA VOCAZIONE INTERNAZIONALE DI MERANO WINEFESTIVAL

Con il WineHunter Buyers’ Club, ospitato nella Sala Sixtus al primo piano della Forsterbräu, e la ICE Buyers Area, allestita presso l’Hotel Terme Merano in collaborazione con l’Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Merano WineFestival consolida la sua vocazione internazionale: spazi dedicati all’incontro tra produttori e operatori del mercato globale, che rappresentano un ponte tra eleganza, cultura e business, oltre all’approfondimento dedicato ai mercati del futuro all’interno del Summit. Tra questi, non può mancare la Georgia, culla delle radici del vino, che nell’estate 2026 sarà protagonista dell’evento Merano WineFestival Georgia 2026, curato dalla WineHunter Ambassador per la Georgia, Tamar Tchitchiboshvili.

 

I NUMERI DEL 34° MERANO WINEFESTIVAL

5 giornate di festival, 1300 aziende presenti e oltre 2000 vini in degustazione, 250 etichette nella WineHunter Area, oltre 4300 WineHunter Awards, 31 masterclass, 12 showcooking e 9 talk.


DISPONIBILI BIGLIETTI E ACCREDITI PER MERANO WINEFESTIVAL 2025

Sul sito meranowinefestival.vivaticket.it sono aperte le vendite online dei biglietti con la possibilità di acquistare gli ingressi per le singole giornate tra il 7 e l’11 novembre, oppure gli abbonamenti per 2 o 3 giornate della rassegna. Attive anche le procedure di accredito sia per gli operatori del settore che per la stampa.

mercoledì 8 ottobre 2025

CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES 2025: LE MIGLIORI ESPRESSIONI DELL’ITALIA DEL VINO RACCONTATE A ROMA





Concours Mondial de Bruxelles e Sauvignon Selection:    

Italia protagonista a Roma

Si è conclusa a Palazzo Valentini, a Roma, la cerimonia di premiazione del Concours Mondial de Bruxelles e della Sauvignon Selection by CMB, due tra le più importanti competizioni enologiche internazionali. L’edizione ha visto l’Italia distinguersi con 582 etichette premiate: 24 medaglie Gran Oro, 218 Oro e 340 Argento. Toscana e Sicilia guidano la classifica nazionale, con otto vini siciliani tra i massimi riconoscimenti.

Nella Sauvignon Selection, dove hanno primeggiato Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, sono stati assegnati 33 premi (2 Gran Oro, 9 Oro e 22 Argento).


Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti istituzionali e figure di rilievo del settore, tra cui il presidente del CMB Baudouin Havaux e il vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Pierluigi Sanna. Entrambi hanno sottolineato il valore del concorso come piattaforma internazionale di dialogo, promozione e cooperazione tra culture del vino.

Tra i riconoscimenti speciali: Cima Caponiera Riserva 2018 di Ca’ Rugate come “Rivelazione Italia”, Centinari Franciacorta Brut come “Rivelazione Spumante Italia”, Don Venanzio Rosato 2024 di Cantine San Nicola per il “Rosé Italia”, Sauvignon Blanc Riserva 2021 di Nicolussi-Leck come “Rivelazione Sauvignon Italia” e Single Barrel N°018 di Cantine Pellegrino come “Rivelazione Internazionale Vino Barricato”.

L’evento ha ospitato anche masterclass che ha visto protagonisti alcuni dei territori del vino più affascinanti : “Migliori Rosati della Provenza” e “Sauvignon del Sud Africa”, fino  a un interessante focus sul patrimonio enologico della Capitale con la masterclass “I migliori vini della Provincia di Roma”.



“Il Concours Mondial de Bruxelles è molto più di una semplice competizione - dichiara Baudouin Havaux, Presidente del Concours Mondial de Bruxelles - ma una vera e propria piattaforma globale a completo sostegno del settore enologico. Ogni medaglia rappresenta non solo il riconoscimento di un’eccellenza ma anche un ponte tra territori del vino e mercati internazionali, diventando uno strumento concreto per valorizzare al meglio l’identità e la storia che costituiscono il valore unico di ogni etichetta”.

Desidero rivolgere i complimenti e i migliori auguri al Concours per la professionalità e l’attenzione con cui portano avanti il loro prezioso lavoro, capace di unire Paesi e culture sotto il segno del vino. - afferma Pierluigi Sanna, Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma - Un’unione che, oggi più che mai, in un contesto internazionale segnato da forti tensioni,  assume un valore profondo. Il CMB è ormai legato in modo forte e riconoscibile a Palazzo Valentini: da anni portiamo avanti questa collaborazione con entusiasmo e continueremo a farlo anche il prossimo anno in occasione della nomina di Roma a Capitale Europea dello Spazio 2026. Un riconoscimento che rafforza il ruolo della nostra città come punto di riferimento per cultura enogastronomia ma anche innovazione, ricerca e la space economy”.

Il concorso, attivo da oltre trent’anni, conferma il suo ruolo di riferimento mondiale grazie a un metodo di valutazione rigoroso e trasparente: tutte le degustazioni avvengono alla cieca e non più del 33% dei vini in gara può ricevere una medaglia. Un modello che assicura indipendenza, credibilità e valorizzazione autentica delle eccellenze enologiche.

L’obiettivo del Concours Mondial de Bruxelles è valorizzare le migliori espressioni enologiche offrendo al tempo stesso un servizio a tutta la filiera: garanzia di qualità per i consumatori e strumenti di comunicazione per i produttori. Un impegno che si traduce in progetti concreti come i Bistrot Pedol di Milano, Rapallo e presto Bolzano, e nelle collaborazioni internazionali delle Wine&Spirits Experience by CMB attive in diversi Paesi, insieme alla rete di enoteche Cavavin.

www.concoursmondial.com

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sabato 27 settembre 2025

FESTA DELLA CATALOGNA A ROMA: LA DIADA E IL RICONOSCIMENTO COME CAPITALE MONDIALE DELLA GASTRONOMIA 2025




L’11 settembre, sulla suggestiva terrazza, l’Hotel SINA Bernini Bristol in Piazza Barberini di Roma, ha ospitato un evento dal grande fascino: la Festa della Catalogna. La serata, organizzata da Luca Bellizzi, Delegato del Governo della Catalogna a Roma, ha unito cultura, tradizione e alta cucina, offrendo agli ospiti un assaggio dell’anima gastronomica catalana.

LA DIADA: STORIA E IDENTITÀ CATALANA

Ogni anno, l’11 settembre, la Catalogna celebra la sua festa nazionale, la Diada. La ricorrenza ricorda la caduta di Barcellona nel 1714, durante la Guerra di Successione spagnola, un episodio che ha segnato profondamente la memoria collettiva del popolo catalano. In questa giornata, città e paesi si tingono dei colori della senyera, la bandiera gialla e rossa, mentre piazze e strade risuonano del Cant dels Segadors, l’inno ufficiale. È una celebrazione che mescola memoria storica e orgoglio contemporaneo, unendo la popolazione in un clima di forte partecipazione.

CATALOGNA: CAPITALE MONDIALE DELLA GASTRONOMIA 2025

Quest’anno la Diada ha avuto un valore speciale anche a Roma: è stata l’occasione per festeggiare il prestigioso riconoscimento della Catalogna come Capitale Mondiale della Gastronomia 2025. Si tratta della prima regione europea a ottenere questo titolo, che premia un patrimonio agroalimentare straordinario e un modello capace di legare innovazione, sostenibilità e qualità.

Nel suo intervento, Luca Bellizzi ha sottolineato come la forza della Catalogna stia nel saper connettere produttori, istituzioni e ristoratori in un unico progetto, che unisce tradizione e innovazione, trasformando la cultura del cibo in un motore di sviluppo economico, turistico e culturale.

CUCINA CATALANA: ECCELLENZA RICONOSCIUTA NEL MONDO

La cucina catalana è da sempre un punto di riferimento internazionale. Come scriveva lo scrittore Josep Pla, “la cucina è il paesaggio messo nella casseruola”. E i numeri lo confermano: 62 ristoranti e 77 stelle Michelin brillano oggi in Catalogna. Dal leggendario El Bulli di Ferran Adrià sono nati talenti come Joan Roca, Mateu Casañas, Oriol Castro e Eduard Xatruch, che hanno portato la cucina catalana ai vertici mondiali. Inoltre, nelle 22 edizioni della classifica “The World’s 50 Best Restaurants”, ben otto volte il primo posto è stato conquistato da un ristorante catalano, con un ruolo di spicco per la provincia di Girona, culla di eccellenza e creatività.

LA SERATA ROMANA: GIRONA PROTAGONISTA

L’evento romano ha valorizzato proprio i prodotti di Girona, grazie alla collaborazione della Provincia di Girona con il marchio Girona Excellent, il patronato Costa Brava Pirenei di Girona e l’Agenzia Catalana del Turismo. Gli chef Pep Nogué e Jordi Àvila hanno ideato un menù esclusivo che ha saputo raccontare la ricchezza del territorio attraverso piatti raffinati, dove ogni ingrediente è stato scelto con cura. L’abbinamento tra vini, prodotti locali e ricette innovative ha trasformato la serata in un vero e proprio viaggio nel cuore della gastronomia catalana, con un servizio impeccabile che ha reso l’esperienza indimenticabile.

MENÙ E PRODOTTI TIPICI DI GIRONA

Gli chef Pep Nogué e Jordi Àvila hanno ideato un menù esclusivo con prodotti tipici di Girona, tra salumi, formaggi artigianali, piatti di mare e terra e dessert tradizionali.

Salumi catalani serviti con pane tostato e pane al pomodoro:

Fuet dolç de Camisseria

Gironell Fuet de Camisseria Xarcuteria Pelai

Llonganissa de Can Fanera

Uom 100% Duroc de Can Fanera

Botifarra blanca de Masia Empordà

Pa de fetge de Camisseria Alemany

Formaggi artigianali di Girona:

Vaccini: Terracuit, Golany, Baldat, Sidral (La Balda), Blau Ceretà (Molí de Ger)

Caprini: Cabirol (L’Aubreda)

PIETANZE DELLA TRADIZIONE CATALANA RIVISITATE:

Acciughe di L’Escala (Anxoves Callol i Serrats), tartare di gamberi di Palamós, crocchette di baccalà, brandade di baccalà con crema di samfaina, vitello con funghi, patate di Olot, spiedini di acciuga (Gidas).

Dessert tipici:

Prugne in sciroppo di Garnacha dell’Empordà, Almetllats (biscotti di mandorle), Xuixos de Girona (dolci fritti), Neules (cialde arrotolate).

BEVANDE E ABBINAMENTI

Acque minerali: Sant Aniol, Vilajuïga, Aigua de Salenys

Birre artigianali: N!ppon (Cervesa Albera), Gluten Free (Cervesa Marina), Ideai (Ooskiwis Brewing)

Vini: Propòsit blanc 2023 (Celler Viniric), Maragda e Encís de Lluna (Celler Mas Llunes), Geum (Vins de Taller), Ancestral (Celler Gerisena)

Distillati e vini speciali: Ratafia La Penjada (La Sobirana), Crema di Ratafia (Licors Moliné), Garnacha Dulce Solera 1931 (Celler Cooperatiu d’Espolla), Peret Arché 2021 (Celler Arché Pagès)

UN EVENTO TRA CULTURA E GASTRONOMIA

La terrazza dell’Hotel SINABernini Bristol ha offerto una cornice panoramica sui tetti di Roma, mentre i piatti e le bevande catalane hanno creato un ponte tra la capitale italiana e il territorio di Girona. L’evento ha sottolineato come la gastronomia catalana unisca tradizione, qualità dei prodotti locali e innovazione, consolidando la Catalogna come riferimento mondiale per la cultura enogastronomica.