Un luogo sacro di grande bellezza ed interesse storico, artistico e museale, il Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata, l’Abbazia greca di San Nilo, presso la città di Grottaferrata, ha ospitato lo scorso lunedì, la presentazione ufficiale dell’associazione "Vignaioli in Grottaferrata".
“Nasciamo dalla forte Unione di sei storie di vino dalle diverse sfumature, siamo vignaioli e produttori legati dalla passione per un territorio speciale” affermano i fondatori dell'associazione, che ha come obiettivo il recupero dell’identità vitivinicola del territorio di Grottaferrata attraverso le singole aziende di prestigio.
Dopo i saluti a nome della città, il sindaco Andreotti, ha evidenziato e ringraziato con particolare enfasi l’impegno e la volontà particolare di Tiziana Torelli, emblema della forza e della determinazione propria delle donne, capaci sempre di ottenere grandi traguardi: imprenditrice del vino e presidente dell’associazione Vignaioli in Grottaferrata, che ha saputo realizzare un progetto ambizioso per il territorio di Grottaferrata: stare insieme per superare tutti insieme le difficoltà di questo anno di pandemia.
L’abate Padre Francesco De Feo del Monastero Esarchico, ha sottolineato la consonanza di valori e significati del vino per la città come per l’abbazia: : “un luogo millenario come millenaria è la cultura del vino”.
“Gesù attraverso il vino ha voluto sublimare in maniera insuperabile il suo sacrificio sulla croce. Un elemento ricco di significati spirituali, segno della presenza forte del Signore” ha detto Padre De Feo, che ha anche ricordato come in mille anni di storia in più occasioni i monaci hanno contribuito alla lavorazione della vite.
È intervenuta anche l’onorevole Maria Spena, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha parlato delle difficoltà del settore e dell’importanza del lavoro di squadra.
Il racconto dei sei
viticoltori, Agricola Capodarco, Emanuele Ranchella, Castel De Paolis, Gabriele
Magno e La Torretta di Riccardo Magno, ha sottolineato le peculiarità delle
singole aziende e il progetto comune per la riscoperta delle radici culturali
di un territorio prezioso e antico, il recupero dell’identità vitivinicola del
territorio di Grottaferrata e la volontà di aprire sempre di più le cantine ai
visitatori e ai turisti, vero volano del commercio nazionale e internazionale
anche nel settore enogastronomico.
L’associazione "Vignaioli in Grottaferrata" è infatti in grado di offrire visite in cantina, degustazioni, gastronomia tipica, soluzioni di ospitalità, per scoprire le ricchezze e peculiarità locali vivendo momenti unici che rimangano impressi nei ricordi, in collaborazione con le Associazioni attive e gli operatori del territorio. "Vignaioli in Grottaferrata" si prefigge di lavorare in sinergia con tutti gli attori vocati alla promozione del territorio ed a partire dal 2021 sarà disponibile un calendario di eventi speciali perché nati dall'unione e collaborazione con altre Associazioni, quali Ospitalità Castelli Romani e Gustati Grottaferrata, al pari animati dal principio: "Uniti Vinciamo"
Presente all’evento anche il dottor Stefano Petrocchi, responsabile per conto del Mibact, della Direzione Regionale Musei del Lazio: ”Questa iniziativa avviene in un momento di concentrazione e riscatto. Grottaferrata e San Nilo hanno un ruolo fondamentale nell’unione tra la civiltà occidentale e quella orientale, un luogo unico al mondo che merita di essere nuovamente vivificato e il vino, elemento caratteristico, prodotto culturale di questo territorio, può avere proprio nella millenaria abbazia il suo giusto punto di riferimento”.
L’evento si è concluso con la degustazioni dei vini delle diverse aziende, ascoltandone il racconto direttamente dai produttori, presso i banchi di assaggio allestiti all’interno del cortile cinquecentesco con il portico del Sangallo.
Le sei aziende associate:
Organizzazione e
comunicazione a cura di Romawinexperience.