Life of Wine XII edizione
Dalla fine degli anni '90 fino ai giorni nostri un viaggio unico alla scoperta dell'evoluzione del vino
56 cantine italiane, oltre 170 vecchie annate, oltre 200 vini da tutta Italia
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Life of Wine XII edizione
Dalla fine degli anni '90 fino ai giorni nostri un viaggio unico alla scoperta dell'evoluzione del vino
56 cantine italiane, oltre 170 vecchie annate, oltre 200 vini da tutta Italia
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Ci sono luoghi permeati di bellezza, spazi che si trasformano mantenendo armonie antiche. Oasi di silenzio e benessere nel cuore della città, dove rifugiarsi dallo stress quotidiano. Molte sono le forme di Ninù, il nuovo home restaurant. Ti lasci alle spalle il traffico pedonale della zona del Tridente, sei in Via della Frezza, situata nel Rione Campo Marzio, tra Via del Corso e Via di Ripetta, una delle zone più antiche di Roma che, fin dall’antichità, fu consacrata al dio Marte e adibita alle esercitazioni militari.
Un'area il cui assetto urbanistico risale al XVI Secolo e il cui nome deriverebbe dalla famiglia Frezza. Una strada, via della Frezza, che ha visto una nuova veste grazie al progetto Fòndaco, ideato e realizzato da Alessandra Marino: nuova pavimentazione, larghi marciapiedi, arredi urbani, panchine tra vasi di allori, glicini e giovani platani. Alessandra Marino, architetto, interior designer, collezionista, imprenditrice, al numero 43 di questa via, ha aperto le porte della propria casa e ha creato un home restaurant unico, Ninù. Un nome che riporta all’infanzia, un nome che è un omaggio al poliedrico zio siciliano che si cimentava in cus cus dalla lunghissima preparazione e cacciagione con il cioccolato, banchetti rinascimentali.
Con “Benvenuti a casa”, noi accogliamo i nostri ospiti e questi 850 metri quadrati su due livelli, una casa lo sono stati. Una casa deve essere prima di ogni altra cosa accogliente, confortevole, regalare sensazioni di benessere e Ninù è tutto questo, con il susseguirsi di stanze con libri, quadri, divani e sedute dove fermarsi a sfogliare un libro o a sorbire un te o fermarsi per un pasto .
Cosa si mangia da Ninù
Dalle mani dell’executive chef Marco Gallotta e dello chef Simone Ianiro usciranno piatti dai sapori mediterranei, dove la proposta ittica prevale ma non è unica.
Chef per tradizione familiare e vocazione, Gallotta ha
lavorato in diverse realtà capitoline di alto livello; propone una sua
personale lettura e rilettura del passato all'insegna della creatività e dell'attenzione
al territorio per quella che definisce una «sinfonia» della tradizione
italiana, tra terra e mare.
Dalle undici alle diciotto, per chi deve mangiare in velocità oppure ha voglia di una merenda più sostanziosa, c’è il gustoso menu dedicato. Tra le tante proposte, Toast di pesce spada, Avocado toast, Cannellone di baccalà dorato e fritto, Insalata di salmone, di tonno o di crostacei.
Per l’aperitivo: Cocktail o calice di vino con tre assaggi della casa, Ostriche, Crostini o Frittura; Ninù è il signature cocktail della casa a base Aperol, succo di limone, salvia, ananas, Thè French Blu di MariageFrères.
Ninù: la Casa
Un grandissimo piano nobile in cui le stanze si susseguono passando dal cocktail bar alla caffetteria e poi alle sale del ristorante, l’una con il tavolo sociale di design, l’altra una library con i suoi 9000 volumi da terra a cielo, e poi la piccola serra e la cucina lab.
Ci si può perdere ammirando gli arredi, illuminati dai grandi lucernai, le opere d’arte contemporanea, le foto, oggetti provenienti dai mercati del mondo scovati dalla padrona di casa o la grande libreria dove sicuramente, anche al primo sguardo, troverai un volume che ti attrae.
La grande cucina affaccia anche sulla strada, dove il dehors ti fa tornare alla mente la Parigi di Callebaut o Pisarro. C'è anche una cucina privata, con una grande isola di marmo centrale, per degustazioni ed eventi che può ospitare un massimo di 12 persone.
Al piano superiore tre camere: Rosa e rosso sono i colori che connotano la prima, romantica, una finestra sui tetti di Roma e i mobili francesi dei primi del ‘900 accompagnati dalle poltrone di Paola Navone per Baxter, le lampade di design e le opere di Paolo Ventura alle pareti.Luminosa, dirompente, piccola ma con carattere la seconda: il gigantesco Spiderman realizzato da Giorgio Lupattelli nel 2003 su mdf, maioliche bianche tutto intorno e un delizioso sofà retrò.
Infine la suite, toni grigi che si moltiplicano su pareti e arredi e un piccolo studio con il divano di Albini&Helg e la scrivania d’epoca,sulla quale si staglia la gigantesca opera di Matteo Basilè “La Karl”.
Ninù è uno spazio dove le cose belle hanno una storia e sono in perfetta armonia con il tutto. Dove dimorano eleganza e originalità, ricerca, creatività e bellezza.
Ninù
Via della Frezza 43
Tel. 06. 87644813
Dal lunedì alla domenica dalle ore 08.00 alle 01.00
Gotto d’oro produrrà due vini “edizione limitata”, un bianco ed un rosso, per festeggiare l’80esimo anniversario dalla fondazione nel 2025. Il progetto è ufficialmente sabato 30 settembre con il conferimento, da parte dei soci viticoltori muniti di apposite cassette griffate “80° anniversario”, delle uve specificamente selezionate per dare vita a due vini che rappresentino al meglio gli otto decenni di storia della cantina. Le operazioni sono avvenute alla presenza dei vertici aziendali e delle autorità civili del Comune di Marino.
Il conferimento è stato preceduto dalla conferenza stampa di presentazione del progetto, che si è tenuta nella splendida ed ospitale cornice del “Salotto del Vino”, presso la sede dell’azienda in via del Divino Amore n. 347 a Marino, gremita per l’occasione. L’evento ha registrato la partecipazione: del sindaco marinese Stefano Cecchi, accompagnato da una nutrita rappresentanza dell’amministrazione comunale; del presidente della Gotto d’oro, Luca del Gallo di Roccagiovine; del vicepresidente Umberto Grizi; della direttrice, la dottoressa Ilaria Palumbo e dell’enologo, il dottor Paolo Peira.
La partecipata iniziativa si è aperta con il commosso ricordo del compianto presidente ingegner Luigi Caporicci, scomparso prematuramente a maggio, dopo aver guidato l’azienda nell’arco dell’ultimo ventennio con grandi risultati sotto il profilo produttivo e commerciale.
Il presidente Luca del Gallo di Roccagiovine nel dare il benvenuto ai numerosi ospiti ha ribadito lo spirito che notoriamente muove l’azione della Gotto d’oro: “Ci siamo sempre messi in gioco con impegno, operosità e speranza, anche nei momenti più difficili. Questo è decisamente il nostro tratto distintivo che ci ha reso un punto di riferimento per il territorio dei Castelli Romani. Presentiamo questo nuovo progetto celebrativo a cui ne seguiranno altri perché, pur essendo anziana, la Gotto d’oro ha una testa giovane che non smette mai di creare!”.
La direttrice Ilaria Palumbo ha poi spiegato da dove nasce l’idea di creare due vini “edizione limitata” per gli 80 anni dell’azienda: “Ci siamo soffermati su questa intuizione con il presidente Luigi Caporicci mentre eravamo a Verona, in occasione di Vinitaly edizione 2023. Produrremo due vini dal target più alto rispetto alla media. Saranno due IGT, un bianco ed un rosso che usciranno in tandem attraverso due bottiglie dal formato di 750 ml con un packaging esclusivo per l’80esimo anniversario. Gotto d’oro commercializzerà il prodotto nel luglio 2025, in edizione limitata con 1.300 bottiglie. Queste ultime saranno numerate ed acquistabili esclusivamente presso il punto vendita in sede, online sul sito www.gottodoro.it e nella ristorazione. Tali caratteristiche renderanno i vini ancor più speciali e da collezione”.
L’enologo, dottor Paolo Peira, ha avuto l’arduo compito di descrivere i due vini senza ovviamente avere la possibilità di poterli far degustare: “Saranno due vini importanti, di straordinaria potenza e alcolicità. Il vino bianco fermenterà nel 2024 in legno, come il rosso dopo un’iniziale macerazione. Li toglieremo dal legno nel 2025, li esamineremo per poi imbottigliarli ed immetterli in vendita”.
Nel 2022, Gotto d'Oro deciso di aderire al “Progetto ETICO” di Amorim Cork Italia: ETICO è un nuovo modello di economia circolare per la raccolta e il riciclo di qualsiasi tappo in sughero. Promosso da Amorim Cork Italia in collaborazione con le Onlus presenti sul territorio italiano, il Progetto Etico nasce nel 2011. Il riciclo diventa l’occasione per rispettare l’ambiente e al tempo stesso aiutare coloro che necessitano di un aiuto e sostegno: i proventi della vendita dei tappi di sughero, sono infatti interamente destinati alle Onlus e ai loro progetti.
UFFICIO STAMPA LPR Comunicazione lprcomunicazione@gmail.com
Go Wine ha organizzato anche quest’anno “BUONO…NON LO CONOSCEVO”, il tradizionale appuntamento di settembre interamente dedicato ai vitigni autoctoni italiani. Nelle sale dell’Hotel Savoy oltre 50 le varietà del nostro ricco patrimonio ampelografico, rappresentate da quei produttori che fanno qualità esprimendo un territorio. L’Italia è il paese con il più alto numero di varietà vitivinicole al mondo, oltre 600 i vitigni autoctoni, questa inestimabile ricchezza non può che essere tutelata, valorizzata e comunicata.
Dovendo necessariamente rinunciare a tanti assaggi per il sostanzioso elenco dei vitigni autoctoni italiani protagonisti dell’evento, è doveroso condividerli: Aglianico (Basilicata, Campania, Molise), Albarola (Liguria), Ansonica, Massaretta, Vermentino nero (Toscana), Arneis, Bianchetta Genovese, Chatus o Nebbiolo di Dronero, Dolcetto, Erbaluce, Grignolino, nas’cetta, Nebbiolo, Uvalino (Piemonte), Barbera (Emilia Romagna, Piemonte), Biancolella, Coda di Volpe, Piedirosso (Campania), Bovale, Cannonau, Monica (Sardegna), Catarratto, Grillo, Nero d’Avola (Sicilia), Cesenese Nero (Lazio), Corvina, Corvinone, Garganega, Oseleta, Rondinella (Veneto), Croatina, Lambrusco Grasparossa (Emilia Romagna), Falanghina (Campania, Molise), Fiano, Nero di Troia, Primitivo, Sussumaniello (Puglia), Friulano, Refosco dal Peduncolo Rosso, Ribolla Gialla, Schioppettino di Prepotto (Friuli Venezia Giulia), Gaglioppo, Pecorello (Calabria), Lacrima, Verdicchio (Marche), Malvasia (Friuli Venezia Giulia, Lazio), Montepulciano (Abruzzo, Lazio), Pecorino (Abruzzo), Sagrantino (Umbria), Sangiovese (Lazio, Toscana), Tintilia (Molise), Turbiana (Lombardia), Vermentino (Liguria, Piemonte, Toscana).
Insieme alle cantine che hanno animato i banchi d’assaggio:
Alessandro di Camporeale, Camporeale (Pa); Antonelli San Marco, Montefalco (Pg); Cantina del Mandrolisai, Sorgono (Nu); Cantina Le Macchie, Rieti; Cascina Castlèt, Costigliole d’Asti (At); Cascina Gavetta, Novello (Cn); Castello di Gabiano, Gabiano (Al); Castello di Spessa, Capriva del Friuli (Go); Cieck, San Giorgio Canavese (To); Colli di Poianis, Prepotto (Ud); Marisa Cuomo, Furore (Sa); D’Angelo, Rionero in Vulture (Pz); Di Majo Norante, Campomarino (Cb); Fattoria di Magliano, Magliano in Toscana (Gr); Felline, Manduria (Ta); Filippo Gallino, Canale (Cn); Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni, Orsogna (Ch); La Biòca, Serralunga d’Alba (Cn); Lunae Bosoni, Castelnuovo Magra (Sp); Marchesi Gondi, Pontassieve (Fi); Massucco F.lli, Castagnito (Cn); Mauro Vini, Dronero (Cn); Montecappone, Jesi (An); Monviert, Cividale del Friuli (Ud); Moris Farms, Massa Marittima (Gr); Opera 02, Castelvetro di Modena (Mo); Pasetti Vini, Francavilla al Mare (Ch); Podere Scurtarola, Massa; Ricchi F.lli Stefanoni, Monzambano (Lago di Garda); Santa Lucia – Corato (Ba); Stanig – Prepotto (Ud); Tenuta Cavalier Pepe, Sant’Angelo all’Esca (Av); Tenuta Iuzzolini, Cirò Marina (Kr); Tenuta Sant’Antonio, Mezzane di Sotto (Vr); Torchio 1953, Isola d’Asti (At); Zaccagnini, Bolognano (Pe); Zymé, San Pietro in Cariano (Vr).
GLI ASSAGGI
PODERE SCURTAROLA (Massa) 5 ettari situati in collina. Interessanti vitigni rari: Il Massaretta 2021 ed il Vermentino Nero (2015 e 2012).
Vermentino Bianco I.G.T. 2017, da vigne di vecchie in media 35 anni. 7 giorni di macerazione, lenta fermentazione e affinamento in caratello di rovere per 12 mesi. Giallo aranciato, intenso con note di miele e frutta secca; in bocca caldo, morbido, sapido e molto persistente. Il prossimo anno uscirà la 2018.
Massaretta 2021, vitigno autoctono a bacca nera con animo apuano, conosciuto anche come Barsaglina. Primo anno in cui viene vinificato in purezza. Fermentazione spontanea in acciaio e 8 mesi in tonneau. Colore intenso, al naso frutti di bosco e violetta. In bocca un’acidità che ne permette un buon invecchiamento e un tannino non aggressivo.
Vermentino Nero Igt Vernero 2015, Vermentino Nero 100%. Affinamento in caratello di rovere e poi bottiglia. Rosso rubino, sentori di mora e mirtillo, nota floreale di ginestra, pepe nero. Sorso morbido, corposo, di buona freschezza; tannino, acidità e sapidità sono ben presenti e bilanciati.
Vermentino Nero Igt Vernero 2012, (Jéroboam), Vermentino Nero 100%. 30 giorni di macerazione poi botte grande e barrique. Al naso intenso e persistente, frutti neri, spezie e note di caffè. Sorso caldo, pieno, morbido, equilibrato.
LA BIÒCA, piccola azienda vitivinicola nelle Langhe, 8 ettari di vigneti nei comuni di Monforte d’Alba, Novello, La Morra e Barbaresco.
Langhe DOC Rossese Bianco 2022, Cyrogrillo. Il rossese, vitigno a bacca bianca autoctono e raro, è stato reimpiantato negli anni 80, prima annata nel 2017. Fruttato e armonico, in bocca è sapido e di buona struttura.
Daje Mach, 2020, Verduno Pelaverga DOC, acciaio, 10 mesi in botti di legno di diverse capacità. Rosso rubino con riflessi violetti; intenso, fiorito e speziato al naso, secco, fresco, rotondo il sorso.
VILLA CAMBIASO, 7 ettari destinati a produrre i vini tipici del luogo: i il Bianco di Coronata, il Vermentino, la Bianchetta Genovese.
Bianchetta Genovese Val Polcevera DOC 2022, Bianchetta Genovese 100%. Giallo paglierino con lievi riflessi verdognoli. Al naso si presenta fine e delicato con sentori floreali e di frutta gialla fresca e agrumi. In bocca è molto sapido, con evidente acidità e mineralità.
E Galêe, Val Polcevera Vermentino DOC 2022. Uvaggio Vermentino. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Sentori floreali di fiori d’arancio, di frutta e note vegetali. Il sorso è sapido, caldo, secco, armonico, intenso, minerale con piacevole acidità.
O Cônâ, Val Polcevera Coronata DOC 2022; uvaggio Vermentino, Albarola e Bosco. Profumi di frutta esotica e floreali, minerale; in bocca si presenta sapido, armonico, morbido, intenso, complesso, minerale, con acidità equilibrata e lungo.
CASTELLO DI GABIANO, 22 ha di vigneto
sul territorio di Gabiano.
Il Ruvo, Grignolino del Monferrato Casalese DOC, Grignolino 100%. Rosso granato con unghia aranciata. Al naso sentori floreali di rosa selvatica un po’ appassita, visciole e mora di rovo; sentori di chiodi di garofano, cannella e pepe bianco macinato. Il sorso è fresco, sapido, con la giusta e tipica tannicità e una sensazione amaricante.
La Patarrina, Monferrato Freisa DOC 2021 Bio. Freisa 100%, antico vitigno autoctono piemontese. Colore rosso rubino profondo con sfumature violacee. Al naso si presenta intenso, fine con sentori di frutti rossi, equilibrato, alcolico con sentori muschiati. Al palato è di corpo, sapido, elevata ma piacevole alcolicità e finale dolce.
A Matilde Giustiniani, Gabiano Riserva DOC 2017. Uvaggio Barbera 95%, Freisa 5%. Riserva è dedicata alla Principessa Matilde Giustiniani, che in passato ha saputo riportare il castello ai suoi antichi splendori. Rosso rubino molto intenso, con riflessi aranciati. Intenso e persistente, fine e complesso, sentori fruttati di frutti rossi selvatici, note balsamiche, di cioccolato, pepe e tabacco. Il sorso è complesso, etereo, con ricordi di sottobosco e di frutta sotto spirito.
Rubino di Cantavenna DOC Uvaggio: Barbera 75-85%, Freisa 10-20%, Grignolino 0-5%. Al naso note di frutta rossa, spezie, cuoio e tabacco. All’assaggio sensazioni di freschezza, sapidità, calore, tannicità, morbido, armonico, di buona persistenza.
COLLI DI POIANIS, nel comune di Prepotto, un lembo di terra nella DOC Friuli Colli Orientali. i 19 ettari complessivi, di cui 12 vitati tra i 50 e i 200 metri s.l.m.
Schioppettino di Prepotto 2021. Colore rosso rubino con riflessi violacei. All’olfatto emergono aromi fruttati di mirtilli, ribes nero e mora selvatica insieme a note balsamiche e speziate. Al palato è morbido, avvolgente, fresco, sapido ed equilibrato. Molto interessante.
TENUTA SANT'ANTONIO, è lo storico Brand del gruppo Famiglia
Castagnedi, 140 ettari nel cuore della Valpolicella e Soave.
“TÉLOS Il Bianco” 2021, senza solfiti aggiunti, Chardonnay e Garganega, lieviti indigeni. Profumo di agrumi e mango, poi erbe aromatiche; morbido, piacevole, salino.
Amarone della Valpolicella “TÉLOS” 2016: 18 mesi di tonneau. Uvaggio: Corvina, Corvinone, Rondinella e una piccola percentuale di Oseleta. Rosso rubino-porpora, al naso note floreali, ciliegie, frutti di bosco, un po’ di spezie e liquirizia, infine cacao e vaniglia.
CANTINA RICCHI nasce nel cuore dei
colli morenici mantovani.
Lugana Doc. Uvaggio: Turbiana. fresco, lineare e dotato di grande finezza ed eleganza con note delicate di fiori bianchi. Nel tempo evolve esprimendo con maggior determinazione le note minerali. Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso frutti gialli, erbe aromatiche e note. Sorso piacevole di buona sapidità e persistenza.
Meridiano Chardonnay Garda Doc. Chardonnay. Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso grande intensità e persistenza, frutta esotica matura, ananas, banana e miele. In bocca di corpo, armonico, morbido, rotondo,di buona freschezza.
Ribò Cabernet Garda DOC. Uvaggio: Cabernet Sauvignon 25% - Cabernet Franc 75%. Rosso rubino intenso. Al naso floreale dolce, frutti di bosco infine note erbacee e speziate. In bocca è corposo, speziato, armonico ed elegante.
Carpino Garda Doc 2017 Merlot 100%. colore rubino scuro, granato lungo il bordo. Sentori di confettura, prugna e gradevoli note balsamiche. Sorso ampio e profondo, di more, ciliegie e marmellata di prugne. Tannini presenti ma vellutati.
Associazione Go Wine Impresa Sociale E.T.S.
Via Vida, 6
12051 Alba (Cn)
tel. +39 0173 364631