“Dalle
ringhiere del balcone pendevano e dondolavano pigre al vento le trecce di fichi
(…). Davanti all'uscio, sulla strada, sotto agli stendardi neri seccavano al
sole, su tavole dai bordi sporgenti, liquide distese color del sangue di
conserva di pomodoro. (…). Il grande silenzio della campagna pesava nella
cucina, e il mormorìo continuato delle mosche segnava il passare delle ore,
come la musica senza fine del tempo vuoto.” Carlo Levi, Cristo si è fermato
a Eboli, Torino, 1945
Tradizione del
centro e del sud della nostra penisola, la preparazione delle
conserve di pomodoro rappresenta ancora oggi un rito per tante famiglie. La
preparazione della passata di pomodoro fa parte anche dei miei ricordi
dell'infanzia, quando d'estate andavo in campagna e vedevo enormi bidoni, pieni
di bottiglie di pomodoro, che cuocevano sul fuoco di legna. Le bottiglie erano
quelle delle birre che venivano accuratamente conservate , pulite e munite di
tappo per non farle riempire di polvere, da un'anno all'altro. La ricetta ,
molto semplice e con il pomodoro a crudo, è la stessa che riporto e che
per tanti anni ha caratterizzato qualche giorno dell'estate.
Oggi è la Giornata
Nazionale della Passata di Pomodoro, sul sito dell'AIFB,
se volete sapere qualcosa in più sulla passata di pomodoro, troverete il
mio articolo sull'origine del pomodoro e della passata, qualche curiosità e i
contributi dei soci.
I primi
procedimenti per la conservazione
“Il pomo d’oro è un
frutto assai vantaggioso per la cucina, e di buon gusto, sia per salsa, o per
minestre (…). Dunque prendete il pomo, fatelo cuocere in un cazzeruola a fuoco
lento,… fino che divenga tutto disfatto, dopo passatelo nello staccio con una
cucchiaia di legno: … farlo bollire a fuoco lento, fatelo stringere assai;
questa conserva mettetela in un vaso di terra ben vetrato, e freddato che sarà,
copritelo con una carta ben chiuso con spago, mettetelo in luogo asciutto, e
l’estate in un luogo fresco, e che sia sciutto. Di questa conserva vi potete
servire per zuppe e salse, quando non si trovano più freschi a suo tempo”.
Etica del risparmio, vantaggio per la cucina, e scelta di gusto, la filosofia
di questa ricetta maceratese: ai primi dell’Ottocento
il pomodoro si diffondeva in tutte le cucine europee e la preparazione della “conserva” di
pomodori entrava nelle cucine delle famiglie borghesi.
Vincenzo Agnoletti, famosissimo cuoco al servizio di Maria Luigia di Parma, ne “La nuovissima cucina economica”, pubblicata nel 1814, inserisce quattro ricette per la conservazione del pomodoro. Nel 1832 Agnoletti applica l’insegnamento di Nicolas Appert nella preparazione della “Conserva di pomidoro al fresco”: “Spremete leggermente dei pomidoro buoni, e colti al suo punto, e gettate la prima acqua acida; indi esprimete bene il sugo e passatelo per setaccio due volte, ponetelo dentro le bottiglie, con sopra un poco di olio…Per conservarla meglio farete bollire le bottiglie otturate a bagno maria per sedici minuti, e poi le farete raffreddare nel bagno medesimo; indi conservatele in cantina coperte di sabbia”. Importante aggiunta la bollitura.
Vincenzo Agnoletti, famosissimo cuoco al servizio di Maria Luigia di Parma, ne “La nuovissima cucina economica”, pubblicata nel 1814, inserisce quattro ricette per la conservazione del pomodoro. Nel 1832 Agnoletti applica l’insegnamento di Nicolas Appert nella preparazione della “Conserva di pomidoro al fresco”: “Spremete leggermente dei pomidoro buoni, e colti al suo punto, e gettate la prima acqua acida; indi esprimete bene il sugo e passatelo per setaccio due volte, ponetelo dentro le bottiglie, con sopra un poco di olio…Per conservarla meglio farete bollire le bottiglie otturate a bagno maria per sedici minuti, e poi le farete raffreddare nel bagno medesimo; indi conservatele in cantina coperte di sabbia”. Importante aggiunta la bollitura.
Il gesuita Lazzaro
Spallanzani aveva dimostrato che, richiudendo infusi in recipienti di vetro
e bollendoli per un’ora, si arrestava il fenomeno della degenerazione, poichè
non si verificava crescita batterica. Gli studi di Spallanzani, per quanto
apprezzati a livello scientifico, non ebbero il successo dei risultati della
ricerca empirica compiuta da Nicolas Appert, di professione pasticcere,
che mise a punto il suo sistema per la sterilizzazione dei cibi, basato sulla
bollitura dei contenitori di alimenti e sulla loro chiusura ermetica in fase di
bollitura.
Francesco
Cirio iniziò a Torino, nel 1856 la produzione di conserve alimentari.
Applicò su scala industriale il metodo Appert, dando vita alla conserva di
pomodoro e diventando un imprenditore di successo. Vent'anni dopo, nel 1875,
con il tecnico parmigiano Lamberto Gandini e l'industriale locale Pietro
Rovetta, aprì la sua prima fabbrica di concentrato di pomodoro in Campania.
In un articolo del 1906, “Memorie di un vecchio
astigiano”, di Ugo De Benedetti, apparso sulla rivista culturale “Il Platano”
di Asti, si parla della produzione domestica astigiana della conserva di
pomodoro: era iniziata la conservazione dei pomodori in casa utilizzando le
bottiglie in vetro.
La ricetta di “Conserva di pomidoro al fresco”, rimarrà identica nei grandi ricettari di fine Ottocento. Nome diverso, ma con procedimento quasi immutato, la “passata di pomodoro”ancora oggi viene preparata nelle nostre campagne o dall’industria di trasformazione.
La ricetta di “Conserva di pomidoro al fresco”, rimarrà identica nei grandi ricettari di fine Ottocento. Nome diverso, ma con procedimento quasi immutato, la “passata di pomodoro”ancora oggi viene preparata nelle nostre campagne o dall’industria di trasformazione.
Antonio Bizzozero, antesignano della moderna industria parmense del
pomodoro nel 1913 affermava: «state pur certi che i maccheroni al
sugo con pomidoro col relativo condimento di burro di pura panna e parmigiano
stravecchio, diverranno istituzioni mondiali».
Alcune
informazioni per l’acquisto. La normativa italiana (G.U. n. 232 del 5
ottobre 2005) stabilisce che la passata deve essere realizzata dal 100% di
pomodori freschi con l’eventuale aggiunta di sale, basilico e acido citrico; il
D.M. 17 febbraio 2006 stabilisce che nell’etichettatura delle conserve sia
riportata la zona di coltivazione. Deve essere riportato anche il lotto
di produzione composto da una lettera, che indica l’anno, seguita dal numero
relativo al giorno dell’anno. Per esempio, il lotto T215 su un barattolo di
pelato indica che i pomodori sono stati confezionati il 3 agosto, 215° giorno
dell’anno, nel 2015, anno contrassegnato con la lettera T. Le conserve
industriali sono pastorizzate e si conservano fino a 3 anni. Nel caso dei
barattoli di latta non devono esserci parti arrugginite o di ossidazione nelle
zone di saldatura, nè eventuali rigonfiamenti.
Passata di pomodoro
La ricetta
Ingredienti per 10 barattoli da 500 ml
(con 1 Kg di pomodori si ottengono
500 g di passata)
10 Barattoli (o bottiglie) da 500 ml (della
stessa capacità perché i tempi di sterilizzazione cambiano)
10 kg di pomodori maturi e sodi
Basilico fresco
Procedimento
Lavare,
risciacquare bene e asciugare barattoli o bottiglie e coperchi.
Scegliere i
pomodori maturi al punto giusto, sani e sodi. Il periodo migliore per
l'acquisto è nei mesi
che vanno da
luglio a fine agosto. Lavare bene i pomodori, asciugarli, privarli del
picciolo e di eventuali parti rovinate. Passarli nell'apposita macchina
passapomodori che separa la polpa dalle bucce; in alternativa si
può usare un passaverdure, tagliando i pomodori a pezzi, il lavoro sarà più
lungo ma il risultato sarà lo stesso. Mettere delle foglioline di
basilico lavate ed asciugate nelle bottiglie o nei barattoli di vetro, riempire
con la passata fino a circa 2 cm dal bordo e chiudere: le bottiglie
con l'apposita tappatrice, i barattoli con il tappo.
Si passa ora
alla fase di sterilizzazione. Inserire all'interno di una grande
pentola i barattoli separandoli con dei canovacci per non farli urtare tra di
loro in fase di bollitura rischiando di rompersi; riempire di acqua fino
a coprire e accendere la fiamma. Dal momento in cui il l'acqua bolle, con
la pentola sempre coperta per mantenere costante la temperatura, si
calcoleranno 40 minuti per i contenitori da un litro, e 35 per quelli da mezzo
litro. Dopo la sterilizzazione si possono lasciare i barattoli nell’acqua
finchè si sarà raffreddata: i pomodori non perderanno né il colore né il
sapore. Asciugare i contenitori, mettere l’etichetta e riporli in un luogo
asciutto e fresco dove si conserveranno fino all'anno successivo.
Si potrà così riassaporare per tutto l’anno il gusto intenso e
dolce dei pomodori maturi.