Questa
ricetta è del giovane chef, di origine campana, Nicola Annunziata del Ristorante Vistamare
del Fogliano Hotel di Latina. Una
ricetta semplice per un piatto molto stuzzicante, dal risultato appagante sia
in termini di gusto che di presentazione.
Veloce l’esecuzione, si mette l’acqua a bollire e si preparano le due
salse, tutto a crudo, va solo sbianchito l'aglio: tutto pronto in meno di 30 minuti!
Per completare il piatto ho usato il prezzemolo e il peperoncino essiccati e
ridotti in polvere, da preparare prima e conservare in un barattolino chiuso.
Fondamentale la
scelta degli ingredienti che vengono usati in purezza. Protagonisti del piatto sono le
mandorle e la Colatura di Alici., lo chef usa l'ottima Colatura di Alici di Anzio - Manaide.
La produzione della colatura di alici, quella di Cetara è un Presidio Slow Food, ha origini lontane nel tempo. Vanta una nobile
discendenza dal Garum, la salsa di pesce
tanto amata dai Romani che Apicio, nel De re coquinaria, suggerisce in gran
parte delle sue ricette, con la specifica funzione di salare le vivande.
La colatura
nasce dal processo di maturazione delle alici sotto sale, metodo che i
pescatori utilizzavano per conservare le alici, ricavandone anche un saporito condimento.
Sembra che la produzione della colatura di alici sia stata
recuperata dalle sapienti mani dei monaci cistercensi Amalfitani. Gli abitanti
di queste terre ne impararono poi la tecnica. L’antico procedimento, tramandato
di padre in figlio dai pescatori di Cetara è tuttora seguito da molte famiglie del piccolo borgo della costa
amalfitana.
Le acciughe
vengono pescate ancora usando il metodo
secolare del “cianciolo” (rete e lampara), nei pressi della costiera
amalfitana per quella di Cetara, nel triangolo Anzio Ponza Civitavecchia per quella di Anzio. Le acciughe vengono “scapezzate” (viene
tolta la testa e eviscerate) a mano e dopo 24 ore di riposo sotto sale vengono
sistemate nel “terzigno”, usando la
tecnica “testa/coda“, alternate a strati di sale. Il contenitore viene
poi coperto con il “tompagno“, un
disco in legno, sul quale si collocano dei pesi, generalmente pietre marine. La
pressione e la lenta maturazione delle acciughe fanno affiorare un liquido in
superficie che sarà la base della colatura. Raccolto in contenitori e esposto al sole nei mesi
successivi, maturerà e sarà pronto per la fase finale di produzione. Il liquido tornerà nuovamente nel “terzigno” con le acciughe in maturazione,
attraverserà lentamente i vari strati arricchendosi di profumi e sapori,
migliorando le caratteristiche organolettiche. Solo adesso verrà recuperato,
con un attrezzo chiamato “vriale”, grazie ad un foro presente nella
piccola botte e trasferito in un altro recipiente: il prezioso liquido dal
colore ambrato e dal gusto deciso e di grande sapidità è pronto.
Pronti per la ricetta?
Spaghettoni
aglio, olio, colatura di alici
Ingredienti
per 4 persone
g 320 di
spaghettoni
Per la salsa
di mandorla acida
g 150 di
mandorle
g 60 di
acqua minerale (io ne ho utilizzata circa 90 g)
g 20 di
succo di limone
Per la salsa
4 di spicchi
di aglio
g 150 di acqua frizzante
g 10 di
colatura di alici
g 50 di olio extra vergine di oliva
Peperoncino
Sale
salsa di
mandorla acida
Mettere le
mandorle in una ciotola con acqua alla temperatura di 60 °C e farle reidratare
per circa 15 minuti. Scolarle e frullarle con un mixer ad immersione,
aggiungendo poco a poco l’acqua frizzante e il succo di limone fino ad ottenere
una crema liscia.
salsa
Sbianchire
gli spicchi di aglio: immergerli senza la buccia in acqua bollente e poi
scolare. Ripetere l’operazione altre due volte cambiando l’acqua in ogni
passaggio. In questo modo si attutirà l’aroma forte dell’aglio. In una ciotola
versare gli spicchi di aglio sbianchiti, la colatura di alici, l’ olio
extravergine di oliva e l’acqua frizzante e frullare tutto con un mixer.
Cuocere gli
spaghettoni in abbondante acqua salata e scolarli al dente. In una
padella mettere la salsa di aglio, versarvi gli spaghettoni e mantecare per
pochi minuti. Impiattare versando sul fondo del piatto due cucchiai
abbondanti di salsa di mandorla acida e adagiarvi sopra gli spaghettoni.
Cospargere
con peperoncino e prezzemolo ridotti in polvere fine e completare con poche
gocce di olio extra vergine di oliva.
g 150 di acqua frizzante
g 50 di olio extra vergine di oliva
Che meraviglia e che profumo... adoro questi piatti del territorio! Bellissimo A presto LA
RispondiEliminaUn piatto davvero interesssante e gustoso cara!!La colatura in casa non manca mai e questo piatto presto lo proverò mi intriga molto!Baci,Imma
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