Il Taste of Roma 8° edizione, torna all'Auditorium Parco della musica dal 19 al 22
settembre.
Il Taste of Roma è uno dei più importanti eventi
enogastronomici italiani i cui protagonisti sono grandi chef stellati che
porteranno i loro piatti più innovativi e particolari, proponendo menù
eccellenti. Si succederanno degustazioni, showcooking e tanto altro per una
grande festa dove gourmet e amanti della buona cucina potranno condividere la
loro passione per il cibo.
Quest'anno Taste of Roma avrà come filo conduttore il colore
e lo stretto rapporto che la cucina ha con esso e con i cinque sensi. Durante
l'evento si scopriranno i colori che gli Chef presenti hanno scelto da abbinare
al loro piatto principale.
Uno dei grandi protagonisti di quest’anno, veterano del Taste,
è Stefano Marzetti del Mirabelle Restaurant.
Stefano ha scelto come colore l’arancione e a rappresentare
questo colore vivo, pieno di forza, caldo, gioioso porterà un “Mangiarancio” di
foie gras con pan brioche al carrubbe.
Il “mangiarancio”, un gioco di parole e
colore, è un piccolo finto arancio che racchiude al suo interno una mousse di
foie gras d’oca marinata con succo di arancia, grand marnier, sale e pepe per
diciotto ore e cotta poi a bassa temperatura a vapore a 93 gradi per mezz’ora,
glassata poi con una gelée all’arancia. Infine viene servito accompagnato da un
pan brioche al carrubbe lievitato per quarantotto ore che ricorda i profumi e i
sapori del cacao.
Gli altri piatti del suo menù saranno i Gamberi rossi ai
cereali, chutney di ananas e cipolla alla brace, un piatto divertente, giocoso:
è uno spiedino dove la croccantezza del gambero in tempura di cereali misti e
mandorle a filetti, si mescolerà alla piccantezza della chutney di ananas e
alla dolcezza delle cipolle rosse marinate nell’aceto di xeres e passate sulla
brace.
Un primo piatto, gli Gnocchi al basilico, burro affumicato, spuma di
yuzu e bottarga di tonno: si tratta di gnocchi verdi fatti a mano con basilico
e spinaci, con patate viterbesi gialle, mantecati con un burro di Normandia
affumicato sul barbecue, dei germogli di basilico, polvere di basilico e
spinaci più una spuma di yuzu, un limone giapponese molto aromatico per
sgrassare il piatto. Infine un tocco di sapidità viene data con una
bottarga di tonno di Cetara grattugiata fresca. Come dolce Stefano presenta la
Brexit Cake, una rivisitazione dello chef della zuppa inglese arricchita con i
lamponi.
Menù Stefano Marzetti Taste 2019
• Gamberi
rossi ai cereali, chutney di ananas e cipolla alla brace
• Gnocchi
al basilico, burro affumicato, spuma di yuzu e bottarga di tonno
• Brexit
cake
• Mangiarancio
di foie gras con pan brioche la carrube [PIATTO TEMA TASTE - ARANCIONE]
TASTE RESIDENCE – PRANZI E CENE GOURMET
Una grande novità di questa edizione sarà Taste Residence by
Zacapa, un ristorante che ogni giorno ospiterà uno chef del territorio romano
che elaborerà menù in abbinamento al Rum Zacapa. Taste Residence by Zacapa
racchiude il meglio in termini di ingredienti e sapori, rimanendo fedele alla
tradizione e al patrimonio culturale della capitale italiana. Questo spazio
permetterà agli ospiti di vivere un’esperienza unica grazie ai gusti e agli
aromi creati dall’incontro di Zacapa con i piatti che gli chef realizzeranno.
Tra i quattro grandi chef che creeranno gustosissimi menu per cene e pranzi
davvero speciali SABATO 21 settembre ci sarà OLIVER GLOWIG.
Menu Oliver Glowig per Taste Residence
Pranzo
• Aperitivo:
Polpo scottato con ricotta di bufala, mandorle e passata di lattuga romana IN
ABBINAMENTO a cocktail BARRIOVARDIER
• Antipasto:
Testina di vitello croccante e scampo con finocchi e caffè IN ABBINAMENTO
FRASCATI SUPERIORE RISERVA EPOS 2017
• Primo:
Baccalà con patate alle alghe e latte di mandorle IN ABBINAMENTO ROMA DOC
MALVASIA PUNTINATA 2018
• Dolce:
Spuma di caprina con sablè al fior di sale e lamponi in abbinamento a Neat
serve – Zacapa Gran Reserva 23
Cena
• Aperitivo
di benvenuto: crostini alici e burro + caponata con filetto di tonno rosso IN
ABBINAMENTO cocktail QUETZAL
• Pane di
segale integrale al 100% profumato all’anice e al cumino e burattata di grano
duro siciliano
• Antipasto:
Testina di vitello croccante e scampo con finocchi e caffè IN ABBINAMENTO
FRASCATI SUPERIORE RISERVA EPOS 2016
• Primo:
Eliche cacio e pepe con ricci di mare IN ABBINAMENTO IGT BIANCO LAZIO DONNALUCE
2018
• Secondo:
Baccalà con patate alle alghe e latte di mandorle IN ABBINAMENTO IGP FIANO
LUETTA 2018
• Dolce:
Millefrolla al grano saraceno con composto di more IN ABBINAMENTO Neat serve –
Zacapa Gran Reserva Especial XO
STEFANO MARZETTI – MIRABELLE RESTAURANTE – HOTEL SPLENDID
ROYALE
Scoprire Stefano Marzetti è come aprire un libro dove ogni
pagina racconta una parte di vita, dove ogni episodio può essere letto ed
interpretato in tanti modi, con mille sfaccettature.
“La cucina è un po’ come Roma, ci sono nato e cresciuto-
racconta lo chef - ma tutt’ora quando torno a casa in bicicletta, magari di
notte dopo aver lavorato, scopro sempre degli angoli che non avevo notato fino
a quel momento. Ecco è proprio così la cucina, una continua sorpresa per me e
anche per chi la assaggia. Il mio è uno dei lavori più belli al mondo, faccio
star bene le persone: non sono un chirurgo, non salvo vite, rendo piacevoli dei
piccoli momenti e per me è una grande cosa. Regalare emozioni, unire momenti magici,
momenti senza tempo, essere partecipe di quella piccola gioia per me è tutto.”
Infatti il tempo è al centro della filosofia di cucina di
Stefano Marzetti. Il tempo è prezioso e dedicarlo a qualcuno o a qualcosa è un
regalo inestimabile: è la ricchezza più importante che abbiamo e valorizzarlo è
fondamentale nella vita di ognuno.
La cucina di Stefano Marzetti è, inoltre, una cucina di
ricerca delle materie prime che si realizza attraverso un confronto con
fornitori e piccoli produttori per creare dei piatti con grandi esplosioni di
gusto che coinvolgano ogni senso.
Stefano comincia ad avvicinarsi alla cucina seguendo la
mamma che faceva la cuoca in una trattoria a Roma. Cresce affascinato fin da
bambino dai momenti di convivialità che viveva in famiglia durante le
festività, quei momenti in cui ci si ritrovava insieme intorno a quel grande
tavolo rotondo, a mangiare e raccontarsi. Intraprende gli studi alberghieri
cominciando subito a lavorare: a 15 anni andava a scuola, lavorava nei fine
settimana al “Convivio Troiani” e partiva per lavorare d'estate nei luoghi di
villeggiatura dove faceva "Le stagioni,” come si dice in gergo, senza mai
riposarsi. Ha fatto esperienza in posti noti come il Forte Village e l'hotel
Cala di Volpe, fino alla maturità. A 20 anni lavora a “Borgo San Felice” in
Toscana e a “Villa Arcieno”, dove apprende la costruzione di un menù
giornaliero fatto solo con le materie prime che si trovavano di giorno in
giorno, ovvero un grande stimolo per la creatività e per la capacità di organizzazione.
Torna a Roma a “La Pergola” di Heinz Beck e poi all’“Antico Arco”, inizialmente
come sous chef e poi come executive.
A 30 anni apre un suo
ristorante a San Lorenzo per mettersi alla prova nell’intera gestione di una
struttura. In quegli anni conosce lo chef del Mirabelle, Giuseppe Sestito, che
andava a cena nel suo ristorante e pian piano nasce la loro amicizia e, successivamente,arriva la proposta di diventare il suo secondo. Stefano
comincia così il suo percorso al Mirabelle che lo porta a diventare executive
chef dopo un solo anno.Oggi ne son passati ben 8 ein questi anni ha creato la
sua brigata, di cui ha valorizzato i talenti di ognuno e creato lo spirito di
gruppo, ponendo il rispetto e la comprensione reciproca come fondamenta del
rapporto.
CHEF OLIVER GLOWIG – RISTORANTE BARRIQUE – POGGIO LE VOLPI
Lo Chef Oliver Glowig vanta una passione per la cucina lunga
una vita. Si è innamorato di un Paese, l’Italia, e nei suoi 20 anni di
permanenza, ha testimoniato al mondo come questo fosse un amore senza
cedimenti: la sua famiglia, la sua cucina parlano italiano, parlano di
tradizione ed esprimono colori ed emozioni. Il fascino della cucina d'autore è
per lui quella dove batte il cuore: accoglie così con grande entusiasmo la
proposta di Felice Mergè - proprietario dell'azienda vitivinicola Poggio Le
Volpi - di creare con lui un nuovo ristorante, che fosse un luogo dove
l’armonia tra le vigne, tesoro di famiglia, la cucina, il design e lo stile di
accoglienza rendesse questo locale unico al mondo. Attraverso una fusione di elementi naturali
(terra, pietra, sabbia) e di materiali inaspettati ma reinterpretati, tra spazi
architettonici e coltivazioni, si è voluto raccontare il rapporto straordinario
tra terra e vite, tra cultura culinaria e vino e Oliver Glowig con la sua
cucina dona la sua impronta per rendere questo viaggio completo e meraviglioso.
La sua filosofia di cucina ha radici nella passione. Ha
incontrato l’Italia così come si incontra l'amore della propria vita: è stata
un'emozione che ancora è viva dentro di lui. L'ha incontrata con la ricerca di
prodotti che davvero vengono dalla terra, attraverso la conoscenza di centinaia
di anni di tradizioni di cucina, attraverso il riconoscimento della giusta
misura, quando è arrivato a Capri, quando ha scoperto Roma.
"Questa è la mia cucina: profondamente italiana,
totalmente mia."
La sua prima creazione? "Gamberi rossi crudi con
burrata, caviale, asparagi e mela verde – racconta Oliver – Quando sono
arrivato a Capri ho avuto modo di scoprire la burrata di bufala, la mozzarella,
la stracciatella e altri prodotti caseari freschi come non ne avevo mai
assaggiato. Amando moltissimo pesce e crostacei crudi ho immediatamente pensato
che sarebbe stato inebriante unire in un unico piatto questi due ingredienti. È
stato un successo incredibile e ancora oggi questo abbinamento fa parte della mia
identità".
Il suo piatto iconico, le "Eliche cacio e pepe e ricci
di mare", è un inno alla romanità, al territorio laziale e, insieme, al
suo amore per il sud e il mare. I ricci, così rari e delicati (sempre e solo
appena pescati), l'aneto un profumo della sua terra natale, la Germania, che
dona grande freschezza, la delicatezza del pepe Sarawak insieme al morbido
grasso del formaggio, sono il cuore di un piatto che deve arrivare a toccare le
corde di piacevolezza più profonde nell'anima di chi lo sta gustando. E',
davvero, il suo piatto d'autore!
I RISTORANTI E GLI
CHEF DI QUESTA EDIZIONE
Acquolina – Daniele
Lippi
All’Oro – Riccardo Di
Giacinto
Enoteca La Torre –
Domenico Stile
Glass Hostaria –
Cristina Bowerman
Idylio – Francesco
Apreda
Il Convivio Troiani –
Angelo Troiani
Il San Giorgio a Roma
– Andrea Viola
La Pergola – Hotel
Rome Cavalieri – Heinz Beck
La Terrazza Hotel
Eden – Fabio Ciervo
Mirabelle Hotel
Splendide Royal – Stefano Marzetti
Osteria Fernanda – Davide
Del Duca
Per Me – Giulio
Terrinoni
Pipero Roma – Ciro
Scamardella
Sushisen – Yamamoto
Eiji
TASTE OF ROMA dal 19
al 22 settembre 2019
GIARDINI PENSILI - PARCO DELLA MUSICA – ROMA
Via Pietro de Coubertin, 10
ORARI
Apertura giovedì 19 settembre 2019 dalle 19.00 alle 00.00
Apertura su inviti venerdì 20 settembre dalle ore 12.00 alle
15.30
Sabato 21 e domenica 22 settembre dalle 12.00 alle 17.00 e
dalle 19.00 alle 00.00
BIGLIETTO STANDARD 16,00 €
BIGLIETTO VIP 60,00 €
BIGLIETTO VIP DINERS CLUB INTERNATIONAL 60,00 €
Riservato ai soli titolari di carte Diners Club
International TASTE OF ROMA dal 19 al 22
settembre 2019
Sistema Cashless
Per rendere le transazioni semplici e rapide per tutti, è
stata creata la “Card Sesterzi”, una card elettronica con cui pagare tutti i
piatti, le bevande e i prodotti presenti a Taste of Roma.
La Card si ritira direttamente
all’ingresso della fiera e/o presso tutti i Wine Bar all’interno.
UFFICIO STAMPA BORTOLAN • CARNEVALI
Belinda Bortolan •
belinda@bortolancarnevali.com
Fabio Carnevali •
fabio@bortolancarnevali.com
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