Ho partecipato alla masterclass "TOSCANA IGT: Un
Territorio per un Brand Iconico" presso la Gambero Rosso Academy, un interessante percorso condotto da Marco Sabellico, curatore della guida
"Vini d’Italia 2025", con l'intervento di Stefano Campatelli,
presidente del Consorzio Toscana IGT.Grazie alla collaborazione del Consorzio, abbiamo potuto degustare una selezione esclusiva di vini Toscana IGT,
accompagnati da abbinamenti gastronomici d’eccezione, creati con maestria dallo
Chef Resident Marco Brioschi. Un’esperienza sensoriale che ha valorizzato i
tesori vinicoli della Toscana, esaltando le peculiarità di ogni calice
attraverso sapienti accostamenti culinari.
Come sottolineato da Sabellico e dal presidente Campatelli,
fino al 1992, la normativa sui vini italiani risultava frammentaria e poco
chiara. La svolta è arrivata con l’introduzione della legge 164, che ha
ufficializzato la classificazione IGT (Indicazione Geografica Tipica),
consentendo la nascita di un’identità distintiva per i vini toscani. Oggi,
Toscana IGT racchiude una grande varietà di vini e territori, includendo
produttori che spaziano dai nomi più blasonati ai piccoli artigiani.
Nella masterclass, Marco Sabellico ci ha accompagnati in un viaggio attraverso la storia enologica della Toscana, partendo dagli inizi del Novecento fino all'era contemporanea dei celebri Super Tuscans. Questo percorso storico ha offerto una prospettiva unica su come la produzione vinicola toscana si sia evoluta, culminando nell’odierna ricchezza e varietà rappresentata dal Consorzio Vino Toscana. Esploriamo insieme le tappe di questo affascinante racconto, scoprendo come l’unicità della Toscana abbia dato vita a un brand
iconico, sinonimo di eccellenza nel panorama internazionale.
LA NASCITA DEI SUPER TUSCAN: STORIA, INNOVAZIONE E
RICONOSCIMENTO
I Super Tuscan rappresentano una delle più grandi
rivoluzioni del panorama enologico italiano, con radici che risalgono agli anni
'60 e '70, ma che trovano il loro riconoscimento formale nel 1992 con
l'introduzione della denominazione IGT Toscana.
IL CONTESTO STORICO: GLI ANNI '60 E '70 IN ITALIA
Negli anni '60, l'Italia viveva un profondo cambiamento
economico e sociale. Il boom economico e l'industrializzazione portarono
all'abbandono delle campagne, trasformando le aziende agricole in vere e
proprie industrie. In Toscana, questo fenomeno si tradusse in uno spopolamento
delle zone rurali, ma anche nell’arrivo di nuovi investitori, italiani e
stranieri, che iniziarono a produrre vino di qualità superiore rispetto al
tradizionale vino da fiasco, noto per il basso costo e la scarsa qualità.
In quegli anni, mentre l'enologia francese dominava il
mercato internazionale con vini di altissimo livello, il mondo del vino stava
cambiando. In California, Robert Mondavi, dopo aver trascorso un periodo in
Francia, rivoluzionò l'enologia statunitense puntando sulla produzione di vini
monovitigno di alta qualità, ispirati ai modelli francesi ma con un approccio
moderno e innovativo. Questo successo negli Stati Uniti, così come in altre
parti del mondo, spinse anche i produttori italiani a riflettere sul futuro del
loro vino.
LE ORIGINI DEL SUPER TUSCAN
In Italia, tra i pionieri di questo movimento di cambiamento
troviamo grandi nomi come Piero Antinori e Mario Incisa della Rocchetta, della
Tenuta San Guido. Incisa della Rocchetta, negli anni '40, piantò il vitigno
Cabernet Sauvignon per produrre un vino da consumo personale, ispirato ai
grandi vini di Bordeaux. Questo vino, noto come Sassicaia, era inizialmente
destinato solo alla famiglia, ma grazie al successo riscontrato tra esperti e
appassionati come Luigi Veronelli, iniziò ad essere commercializzato nel 1968.
Sassicaia segnò l'inizio di una rivoluzione. Con l'aiuto
dell'enologo Giacomo Tachis, Antinori iniziò a sperimentare una nuova formula
per il Chianti Classico, che non stava più funzionando. Mentre il Chianti
continuava ad essere prodotto secondo vecchi metodi, Antinori introdusse nuove
tecniche, come l'uso di barrique di rovere francese e l'inclusione di vitigni
internazionali come il Cabernet Sauvignon, dando vita a quello che sarebbe
diventato il famoso Tignanello nel 1971.
Questi vini, pur essendo di altissima qualità, non potevano
essere classificati come DOC o DOCG, poiché non rispettavano le rigide norme
dei disciplinari dell'epoca, che non consentivano l'uso di varietà
internazionali o tecniche innovative come la fermentazione in barrique. L'unica
alternativa era quindi etichettarli come "Vino da tavola", nonostante
il loro elevato prezzo e qualità.
IL SUCCESSO INTERNAZIONALE E LA NASCITA DEL TERMINE SUPER TUSCAN
Negli anni '70 e '80, questi nuovi vini toscani cominciarono
a guadagnare riconoscimenti internazionali. Nel 1977, il Sassicaia vinse le
Olimpiadi del vino a Parigi, consacrandosi come modello per i produttori
italiani. Altri vini come il Tignanello di Antinori e il Solaia seguirono a
ruota, contribuendo a creare una nuova categoria di vini che non rispettava i
tradizionali disciplinari italiani.
Fu così che nacque il termine Super Tuscan, un’espressione
usata per la prima volta da critici internazionali, tra cui probabilmente
Nicolas Belfrage, ma anche da esperti come Robert Parker ed Eric Asimov. Questi
vini, nonostante fossero etichettati come "Vino da tavola", si
distinguevano per la loro qualità straordinaria e per l’innovazione che
rappresentavano.
IL RUOLO DI GIACOMO TACHIS E L'EVOLUZIONE DEL CHIANTI
Un'altra figura chiave in questa rivoluzione fu l'enologo
Giacomo Tachis, che con il supporto di Piero Antinori, iniziò a sperimentare
con vitigni internazionali e tecniche moderne. Le tradizionali macerazioni
lunghe e l'enologia di massa che dominavano la produzione toscana stavano
mostrando i loro limiti. Tachis introdusse concetti innovativi come la
fermentazione malolattica e l'uso delle barrique, portando i vini italiani a
competere con successo sul mercato internazionale.
Mentre molti produttori toscani si concentravano sui vitigni
internazionali, altri, come San Felice e Montevertine, optarono per
perfezionare il Sangiovese. Vini come il Vigorello e Le Pergole Torte
dimostrarono che anche il Sangiovese, tradizionale vitigno toscano, poteva
essere vinificato in modo moderno e di alta qualità.
L'IGT TOSCANA E IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE
Nel 1992, con l'introduzione della denominazione IGT
Toscana, i Super Tuscan trovarono finalmente una "casa" normativa.
Questa nuova classificazione permise ai produttori di continuare a innovare
senza dover sottostare ai rigidi disciplinari delle DOC e DOCG. Grazie a questo
riconoscimento, i Super Tuscan hanno potuto affermarsi come una delle
eccellenze del panorama enologico mondiale.
I Super Tuscan sono nati da un profondo desiderio di
innovazione e dall'ambizione di competere con i migliori vini del mondo. Grazie
a pionieri come Incisa della Rocchetta, Piero Antinori e Giacomo Tachis, questi
vini hanno portato l'Italia a un nuovo livello di eccellenza enologica, creando
una nuova categoria che ha ridefinito il successo del vino italiano a livello
internazionale.
LA DEGUSTAZIONE
1. QUATTRO CHIACCHIERE A OLTREPOGGIO 2022 – COLOGNOLE
Uno chardonnay in purezza. Annata 2022: un’annata calda,
caratterizzata da una buona maturazione fenolica delle uve, che conferisce
freschezza e acidità vivace al vino. Al naso emergono note di erbe aromatiche,
macchia mediterranea e albicocca matura con leggere sfumature di fiori gialli. Fermentazione
in barrique nuove di rovere francese di Allier e permanenza sui lieviti per
circa 6 mesi con frequenti batonnage. Maturazione in barrique per circa 6 mesi
e successivo assemblaggio e stabilizzazione in acciaio per circa 6 mesi.
Affinamento in bottiglia per 7 mesi, Possibilità di invecchiamento 15 anni.
2. ACCIAIOLO 2020 – CASTELLO DI ALBOLA
Selezione rigorosa di uve Cabernet Sauvignon. Annata
2020: un'annata moderatamente calda, che ha prodotto vini strutturati ma
eleganti. Al naso spiccano note di frutti frutti di bosco, susina, spezie dolci
e e liquirizia. Al palato giustamente tannico, buona acidità e un finale lungo
e speziato. Fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura
controllata. Contatto con le bucce dalle 3 alle 4 settimane; malolattica in
acciaio a cui segue un periodo di circa 18 mesi in barriques di rovere
francese. Affinamento in bottiglia per circa 18 mesi.
3. FARNITO 2019 – CARPINETO
Prodotto con uve Cabernet Sauvignon in purezza. Annata
2019: un’annata equilibrata, assoluta eccellenza qualitativa. Colore Rosso
rubino, con leggere sfumature aranciate. Al naso intenso, erbaceo con note di marasca
e sfumature di spezie, liquirizia, vaniglia. Sapore pieno, di notevole
struttura ed eleganza e un finale lungo e persistente. Fermentazione in
recipienti separati secondo la provenienza delle uve, macerazione delle bucce
di 10 e 15 giorni. In primavera, dopo la fermentazione malolattica, il vino è
unito in un sol corpo e posto in piccole botti di rovere dove rimane a lungo.
4. OLMAIA 2018 – TENUTA COL D'ORCIA
Un Cabernet Sauvignon in purezza. Annata 2018: annata
leggermente più fresca che ha portato a vini con maggiore freschezza e una
buona acidità. Colore rosso rubino tendente al granato. Al naso leggermente
balsamico, erbaceo con note di frutti rossi, note speziate di vaniglia. Al
palato è strutturato, con una trama tannica ben integrata e un finale
persistente. Fermentazione in acciaio. Macerazione di 12-15 giorni con 2 rimontaggi giornalieri. Malolattica in acciaio. Affinamento
per 24 mesi in barriques.
5. ARCANUM 2019 – TENUTA DI ARCENO
Cabernet Franc in purezza. Annata 2019: un’annata di assoluta
eccellenza qualitativa. Al naso leggermente balsamico, aromi di menta dolce, more
e sottobosco, ricco e opulento. Al palato piccoli frutti rossi, erbe aromatiche,
note di vaniglia e spezie. Strutturato e e profondo, morbido, elegante con
tannini maturi e un finale lungo e minerale. Affinamento per 12 mesi in
barriques di Rovere Francese, 70% nuove.
6. VAS 2019 – VILLA A SESTA
Un Merlot in purezza. Annata 2019: caratterizzata da
condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso una maturazione ottimale. Colore
rosso rubino intenso. Al naso emergono intense note balsamiche e speziate di
cannella e pepe miste a note di ciliegia e piccoli frutti rossi. Al palato è
morbido, giustamente tannico, una buona acidità e una notevole persistenza. Affinamento
in barrique nuove per 12 mesi, in botte grande per ulteriori 12 mesi, poi in
bottiglia per circa un anno.
7. GUARDIAVIGNA 2019 – PODERE FORTE
Cabernet Franc in purezza. Annata 2019: perfetta per vini
complessi e strutturati. Colore rosso con riflessi porpora. Al naso complesso
con sentori di piccoli frutti rossi, note speziate e balsamiche. All’assaggio
rivela una trama tannica setosa, un’acidità che conferisce grande freschezza; morbido
con finale persistente. Fermentazioni spontanee in tino di rovere francese, con
contatto sulle bucce sino a 35 giorni. Affinamento in tonneau e barrique per 18
- 20 mesi, poi 18 - 24 mesi in bottiglia.
8. AURITEA 2018 – TENUTE LUNELLI
Un blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Annata 2018:
equilibrata, ha dato vini con buona acidità e freschezza. Al naso si
percepiscono frutti neri, spezie e note tostate. Al palato è elegante e
rotondo, con tannini maturi e una buona struttura. L'affinamento avviene in
barrique, donando complessità e lunghezza al vino.
9. FSM (FEDERICO SECONDO MATTA) 2019 – CASTELLO
VICCHIOMAGGIO
Merlot in purezza. Annata 2019: equilibrata, assoluta
eccellenza qualitativa. Al naso presenta note di frutta rossa matura, chinotto,
grafite, cioccolato fondente, fungo porcino e tartufo. Al palato è rotondo e
vellutato, sapido, con tannini morbidi e un finale lungo. Fermentazione in
vasche di acciaio circa 30 giorni. Affinamento 16 mesi in barrique francesi,
poi per un anno in bottiglia.
10. ORENO 2022 – TENUTA SETTA PONTI
Un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot.
Annata 2022, calda. Rosso rubino con riflessi violacei. Naso elegante, intenso e complesso, piccoli
frutti rossi maturi e confettura di frutti di bosco, note di eucalipto, spezie
dolci e cioccolato. L’ingresso in bocca è caldo, morbido, sapido con una trama
tannica densa e un finale lungo. Tornano in retrolfattiva i piccoli frutti
rossi. Vinificazione, fermentazione e macerazione a temperatura controllata
sulle bucce per circa 25 giorni con frequenti rimontaggi. Maturazione 18 mesi
in piccole botti, affinamento in bottiglia 1 anno.
11. PRIMA PIETRA 2021 – TENUTA PRIMA PIETRA
Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot.
Annata 2021: ha dato vini freschi e minerali. Rosso rubino intenso, quasi
impenetrabile. Al naso emergono di frutti rossi, una nota balsamica, note vegetali
di erba falciata e spezie. Al palato è complesso, elegante, con un’acidità
vivace e tannini ben integrati. Fermentazione di 20 giorni in tini d’acciaio e
cemento a temperatura controllata di 28°C, separatamente per ogni vitigno. Affinamento:
18 mesi in barriques di rovere francese nuove per il 50%. Per i primi 10 mesi
ogni varietà affina singolarmente, successivamente viene creato il blend e
continuerà l’affinamento per altri 8 mesi.
12. GHIAIE DELLA FURBA 2020 – TENUTA DI CAPEZZANA
Un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e
Syrah. Annata 2020: equilibrata, ha donato vini strutturati e complessi. Affinamento
in barrique per 18 mesi. Bottiglia per circa 12 mesi.
Rosso rubino intenso, quasi
impenetrabile. Al naso complesso, elegante, si percepiscono importanti note
vegetali, frutti neri, pepe e spezie dolci. Al palato è corposo, morbido, con
tannini setosi, un’acidità che conferisce freschezza e un finale lungo.
13. MONTETI 2019 – TENUTA MONTETI
Un blend di Petit Verdot, Cabernet Sauvignon e Cabernet
Franc. Annata 2019: assoluta eccellenza qualitativa. Fermentazione spontanea. Matura
per 18/22 mesi in barriques di rovere francese di media
tostatura, nuove per il 70% . Affina in bottiglia per 24 mesi prima di essere
messo sul mercato.
Colore rosso rubino vivo e intenso. Al naso, note di frutti
neri, sottobosco, spezie e un accenno di tabacco. Al palato è strutturato, con
tannini robusti, una grande persistenza e di notevole freschezza.
14. BANDITACCIA CILIEGIOLO 2023 – LE ROGAIE
Un Ciliegiolo in purezza. Annata 2023: annata complicata
senza precedenti, poco vino, ma promettente per qualità. Fermentazione spontanea
con lieviti autoctoni per 5 giorni e macerazione per 10 giorni. Affinamento in
cemento per 5 mesi. Colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso note di
ciliegia, frutti di bosco e mora. Al palato è fresco, equilibrato, con tannini delicati.
15. IL PODERONE 2021 – TERRE DELL'ETRURIA
Ciliegiolo in purezza. Annata 2021: equilibrata, ha prodotto
vini freschi e minerali. Fermentazione e affinamento in acciaio. Colore rosso
rubino con riflessi violacei. Al naso fruttato, con note di ciliegia, ribes e
lampone. In bocca note fruttate, tannini vivaci e una lunga persistenza
gustativa, strutturato.
16. IL LEGATO 2020 – CINCINELLI
Mammolo in purezza, vitigno storico che negli ultimi anni si
sta recuperando. Annata 2020: ha dato vini equilibrati e complessi. La
vinificazione avviene in piccoli fermentini da hl 30-50, con affinamento in
botte grande e barrique di secondo passaggio, poi 6 mesi in bottiglia. Colore
rosso rubino vivo, brillante. Al naso, note di ciliegia matura, piccoli frutti
rossi, ginepro e spezie dolci. Al palato è rotondo, con tannini ben integrati e
un finale lungo.
17. GIRAMONTE 2021 – MARCHESI FRESCOBALDI
Un blend di Sangiovese e Merlot. Annata 2021: equilibrata e
fresca. Vinificazione e fermentazione spontanea in tini di acciaio a
temperatura controllata con leggeri rimontaggi. Affinamentoi< n barrique
nuove di rovere francese. Al naso emergono note di frutta rossa e piccoli
frutti, prugna, spezie, caffè. Al palato è elegante e strutturato, rotondo con tannini
importanti e un lungo finale.
18. CONCERTO 2021 – CASTELLO DI FONTERUTOLI
Un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon. Annata 2021: equilibrata
e fresca. Colore rosso rubino intenso. Al naso note scure di frutti neri maturi,
note di sottobosco, scorza d’arancia note di spezie dolci e vaniglia. Al palato
è corposo, con tannini morbidi e un finale lungo. Equilibrato, austero,
elegante. Affinamento per 18 mesi in piccoli fusti di rovere francese: Tonneaux
(Sangiovese), Barriques (Cab.Sauv.).
19. MODUS 2020 –
RUFFINO
Un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Annata
2020: equilibrata. Frutti neri, spezie dolcie tabacco all’olfattiva. Al palato
è corposo, rotondo, con note di cioccolato; tannini integrati e un finale
speziato. Fermentazione alcolica e malolattica avvengono in vasche d’acciaio
termocontrollate. Segue un affinamento di 18 mesi in barrique nuove di rovere
francese.
20. BALIFICO 2020 – CASTELLO DI VOLPAIA
Un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon. Annata 2020: ha
dato vini intensi e strutturati. Colore rubino brillante. Al naso note di
violetta selvatica, mora, frutta rossa croccante, rosmarino, cannella. Al
palato è ricco, corpo pieno con tannini maturi e un finale lungo e persistente.
Affinato in rovere francese per 18 mesi.
21. ISACCO 2020 – TENUTA MATTERAIA
50% Merlot e 50% Teroldego. Annata 2020: equilibrata. Colore
rosso rubino con tonalità violacee. Al naso, frutta rossa matura e spezie. Al
palato è corposo, muscoloso, erbaceo con tannini morbidi e una buona acidità. Vinificazione
in acciaio a temperatura controllata per circa 20 giorni. Maturazione: 6 mesi
in acciaio, 6 mesi in tonneaux da 500 litri ed un breve passaggio in acciaio
prima dell’imbottigliamento. Affinamento in bottiglia: 6 mesi.
22. BADESCO 2019 – BONACCHI
60% Sangiovese - 20% Merlot - 20% Cabernet Sauvignon. Annata
2019: equilibrata, assoluta eccellenza qualitativa. Colore rosso rubino
intenso. Al naso, note di frutta rossa matura e spezie dolci in cui emerge la
vaniglia. Al palato è corposo, con tannini intensi e un finale lungo.
Affinamento in botti di rovere di grandi dimensioni, barriques e tonneaux.
23. SOLENGO 2019 – ARGIANO
Un blend di Cabernet Sauvignon, Petit Verdot Merlot, e Sangiovese.
Annata 2019: equilibrata, assoluta eccellenza
qualitativa. Al naso, visciole in confettura, spezie e tabacco. Bocca
garbata ed elegante, è strutturato, con tannini morbidi e un lungo finale
speziato. Affinamento in barrique di rovere francese. Grande equilibrio e
straordinaria beva.
IN ABBINAMENTO I PIATTI DELLO CHEF
RESIDENT MARCO BRIOSCHI
Uovo morbido, Cavolo Nero e Alici
Funghi, topinambur e castagne
Trippa, fegatini, cannellini e olive
Ravioli di cinghiale, salsa verde e fonduta di pecorino
Per le foto