mercoledì 20 novembre 2024

BENCÒ DIVENTA OSTERIA CALABRESE: SAPORI AUTENTICI DELLA CALABRIA NEL CUORE DI ROMA



UN NUOVO FORMAT DOVE LA CALABRIA SI RACCONTA ATTRAVERSO PIATTI TIPICI, MATERIE PRIME E VINI DI TERRITORIO.

Bencò, storico ristorante di via Fabio Massimo a Roma, cambia e abbraccia completamente le sue radici calabresi, trasformandosi in Bencò - Osteria Calabrese. Questo nuovo format porta nella capitale il carattere e i sapori genuini della Calabria, raccontando la regione attraverso piatti tipici, eccellenti materie prime e vini esclusivamente territoriali.

UN RITORNO ALLE ORIGINI: L’ANIMA CALABRESE DEL PROGETTO

La trasformazione nasce dal desiderio del titolare, Manuel Bennardo, originario di Rossano Calabro (Cs), di offrire un’esperienza culinaria autentica e verace. Dopo anni di successo come ristorante di fine dining, culminati con il riconoscimento nella Guida Michelin, Bencò ha deciso di riscoprire le sue radici per raccontare la Calabria attraverso un approccio più diretto e familiare.

Manuel Bennardo spiega: “Ho voluto riprendere le ricette della mia infanzia, quelle della cucina di mia nonna, e proporle in un formato che rispecchi l’identità contadina della mia terra, con autenticità e rispetto per la tradizione.”



IL MENU: UN VIAGGIO TRA TERRA E MARE

Il nuovo menu celebra i sapori della Calabria con una cucina semplice ma ricca di carattere. Ogni piatto è pensato per esaltare ingredienti iconici come la ‘nduja di Spilinga, l’olio extravergine d’oliva, il baccalà, i salumi di suino nero e i formaggi pecorini degli altipiani.

Tra le proposte per gli antipasti spiccano le Bruschette con sardella crucolese e un filo di olio dei Fratelli Renzo, ‘Nduja calda di Spilinga servita su crostini croccanti, Polpette di melanzane reinterpretate in formato stecco, Salumi come la soppressata, e formaggi locali quali il caciocavallo silano e il pecorino calabrese stagionato, firmati dalle aziende Madeo e Parrilla.



I primi raccontano storie di tradizione: Stroncatura alici, capperi e olive, un’antica ricetta contadina della zona di Gioia Tauro; Spaghettone “alla corte d’assise”, con pomodoro, pecorino e peperoncino, tipico di Gerace; Lagana e ceci, un classico della cucina calabreseRiso della Piana di Sibari, proposto in varianti stagionali. In omaggio alla città di Roma, non mancano piatti della tradizione romana reinterpretati con l’aggiunta di ‘nduja.

Poi i secondi, Baccalà con pomodori e olive, servito in coccio tradizionaleSalsiccia di suino nero calabrese e costata di podolica dell’Azienda Bioagricola La SullaPanini calabresi, come quello con salsiccia, caciocavallo silano e patate della Sila.

Per concludere in dolcezza ancora Calabria con il Tartufo di Pizzo; i Cullurielli, ciambelle fritte a base di patate, servite con crema alla nocciola.

Ogni mese, il menu si arricchisce di piatti stagionali, come il morzello, tipica trippa catanzarese.



LA CARTA DEI VINI: UN OMAGGIO ALL’ENOLOGIA CALABRESE

Un elemento distintivo di Bencò è la sua carta dei vini, unica a Roma, dedicata esclusivamente alle produzioni calabresi. Dal Cirò al Magliocco dolce, passando per il Greco di Bianco e lo Zibibbo della Costa degli Dei, la selezione copre tutte le principali aree vinicole della regione.

Manuel Bennardo: “Vogliamo far conoscere i grandi vini calabresi, dando spazio ai produttori emergenti che stanno crescendo in qualità e notorietà.

La carta include un vino del mese, selezionato in base alla stagionalità e al menu, con la possibilità di degustazioni e incontri con i produttori. Inoltre, una piccola enoteca consente agli ospiti di acquistare le bottiglie preferite.

IL LOCALE: UN’ATMOSFERA CALDA E ACCOGLIENTE

Situato nel quartiere Prati, Bencò - Osteria Calabrese si presenta come un luogo dal fascino rustico. Vecchie pentole e crete delle conserve invernali decorano le pareti, creando un’atmosfera familiare e autentica.

Con 40 coperti interni, un dehors esterno per 25 ospiti e una cantina con saletta privata da 10 posti, il locale è ideale per degustazioni, pranzi di lavoro o eventi privati.

Con Bencò - Osteria Calabrese, Manuel Bennardo offre ai romani un’esperienza unica per scoprire i sapori autentici della Calabria, celebrando le sue tradizioni culinarie e la sua cultura enogastronomica. Un viaggio imperdibile nel cuore del sud Italia, nel centro di Roma.

Bencò, Osteria Calabrese

Via Fabio Massimo 101 Roma. Tel. 06 3972 8933

Aperto tutti i giorni (eccetto il lunedì) a pranzo e a cena.

giovedì 7 novembre 2024

“LA BARBAGIA NEL CUORE DI ROMA” NELLO STADIO DI DOMIZIANO

 

I produttori di vino e olio del territorio del GAL Barbagia saranno a Roma, lunedì 11 Novembre 2024, per presentare i loro prodotti nell’evento La Barbagia nel cuore di Roma.

L’evento dedicato alla degustazione di vini e oli barbaricini si svolgerà nello spazio archeologico dello Stadio di Domiziano, via di Tor Sanguigna 3,  Piazza Navona, con banchi di assaggio per presentare e far degustare i propri prodotti a professionisti del settore ed appassionati.

Si svolgerà una degustazione guidata di 12 Cannonau e Nepente di Oliena, a cura di Paolo Peira, enologo di fama internazionale, rivolta ad operatori del settore ed una degustazione di olio aperta ad operatori della ristorazione, GDO, studenti del settore ed appassionati.

PROGRAMMA “LA BARBAGIA NEL CUORE DI ROMA” – 11 Novembre 2024 dalle 16:00 alle 22:00

ore 16.00 – 17.00 SPECIAL TASTING I VINI DELLA BARBAGIA – Masterclass dedicata esclusivamente

agli operatori del settore a cura di Paolo Peira, enologo di fama internazionale;

ore 18.00 – 19.00 MASTERCLASS GLI OLI DELLA BARBAGIA- Degustazione guidata dedicata a

operatori e appassionati;

ore 17.00 – 22.00 WALKAROUND WINE&OIL TASTING – Banchi d’assaggio dei Vini e Oli della

Barbagia aperti ad operatori e appassionati.

Un evento di degustazione, banchi d’assaggio e masterclass dedicato principalmente agli operatori del settore.

MASTERCLASS E DEGUSTAZIONI GUIDATE (per operatori del settore)

lunedì 11 novembre dalle ore 16.00 alle ore 17.30

I Vini della Barbagia Masterclass

Relatore: Paolo Peira – Enologo

Vini in degustazione

ASCOS – Associazione Cantine Oliena Sardegna 

Agricola Guthiddai – Nepente di Oliena DOC “Mannoi” 2021

Vignaioli Oliena – Nepente di Oliena DOC Riserva “Crujos” 2018

Cantina Giovanni Ladu – S’Ena Manna DOC  2019

Cantina Marco Canneddu – Cannonau di Sardegna DOC “Zibbo” 2022

Cantina Muggittu Boeli – Barbagia IGT “Boeli” 2022

Cantina Siotto di Gungui Mariagiovanna – Barbagia IGT “Tzappu” 2022

Cantina Sociale Oliena – Nepente Di Oliena Cannonau di Sardegna Classico DOC  “Irilai” 2018

Cantine di Orgosolo – Cannonau di Sardegna DOC “Urulu” 2022

Fratelli Puddu – Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena Riserva DOC “Pro Vois” 2019

Giuliana Puligheddu – Cannonau di Sardegna DOC “Cupanera” 2022

Eminas – Cannonau di Sardegna DOC 2023

Gian Piero Tramaloni – Cannonau di Sardegna DOC “Bakarru” 2021

lunedì 11 novembre dalle ore 18.00 alle ore 19.00

MASTERCLASS: Gli Oli della Barbagia

Oli in degustazione

Puligheddu Giuliana – Ghermanu – Olio Extravergine di Oliva – biologico

Fratelli Puddu – “ Ulìana” Olio Extravergine di Oliva BIOLOGICO DOP

Sebastiano Fadda – Olio Extra vergine Oliva BIOLOGICO Mono CV Nera di Oliena / Olio extra vergine di Oliva BIOLOGICO Mono Cv Bosana

OliOliena Società Cooperativa – Olio extra vergine di oliva “Iliò” Monocultivar / Olio extra vergine di oliva “Lanaitho” Blend

Olìan – Pierantonia Congiu – OLIAN Olio Extravergine di Oliva, BIO

WALKAROUND WINE&OIL TASTING

lunedì 11 novembre

dalle ore 17.00 alle ore 22.00

Banchi d’assaggio dedicati ad operatori del settore e appassionati.

ASSOCIAZIONE CANTINE OLIENA SARDEGNA

Agricola Guthiddai

Nepente di Oliena DOC “Mannoi” 2022 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Nepente di Oliena DOC “Mannoi” 2021 (100% Cannonau – 15,50% Alc.)

Cantina Gostolai

Nepente di Oliena DOC “Oliena” 2018 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Nepente di Oliena DOC “Sos Usos” 2020 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Cantina Ruju Sardu

Nepente di Oliena DOC “Pupusu” 2020 (100% Cannonau – 14,00% Alc).

Nepente di Oliena DOC “Iscastau” 2023 (100% Cannonau – 14,00% Alc.)

Cantina Salis

Nepente di Oliena DOC “Galu” 2022 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Cantina Biscu

Nepente di Oliena DOC “ZioBì” 2021 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Cantina Boinaglios

Nepente di Oliena DOC “Carrelas” 2022 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Vignaioli Oliena

Nepente di Oliena DOC “S’Incontru” 2019 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Nepente di Oliena DOC Riserva “Crujos” 2018 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Anonima Cantine

Nepente di Oliena DOC “Bandidu” 2021 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

CANTINA GIOVANNI LADU

S’Ena Manna DOC 2019 (100% Cannonau – 15,50% Alc.)

Ghirada S’ena Manna IGT Barbagia 2022 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Ghirada Sae Bisconte IGT Barbagia 2022 (100% Cannonau – 13,50% Alc.)

Ghirada S’ena Manna Rosato Cannonau di Sardegna DOC 2022 100% Cannonau – 13,00% Alc

CANTINA MARCO CANEDDU

Cannonau di Sardegna DOC “Zibbo” 2022 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Barbagia Rosso IGT “Zimò” 2022 (100% Cannonau – 14,00% Alc.)

Barbagia Bianco IGT “Delissia” 2023 (100% Granazza – 13,50% Alc.)

Rosé IGT 2023 (100% Cannonau – 13,00% Alc.)

CANTINA MUGITTU BOELI

Barbagia IGT “Boeli” 2022 (100% Cannonau – 14,00% Alc.)

CANTINA SIOTTO

Tzappu IGT Barbagia 2022 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Tzappu IGT Barbagia 2021 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

CANTINA SOCIALE OLIENA

Nepente Di Oliena Cannonau di Sardegna DOC 2022 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Nepente Di Oliena Cannonau di Sardegna Ris DOC “Corrasi” 2018 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Nepente Di Oliena Cannonau di Sardegna Classico DOC “Irilai” 2018, (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Domina Lunae IGT Isola Dei Nuraghi Bianco 2023, (100% Cannonau – 13,00% Alc.)

Spumante Brut Rosé “Ororosa”2023, (100% Cannonau – 12,50% Alc.)

CANTINE DI ORGOSOLO

Cannonau di Sardegna DOC Rosato “Fromboliere” 2022, (100% Cannonau – 13,50% Alc.)

Isola dei Nuraghi IGT “Locoe” 2022, (75% Cannonau, 25% Monica, Carignano e Bovale – 14,00% Alc.)

Cannonau di Sardegna DOC “Neale” 2022, (85% Cannonau, 15% Bovale – 14,00% Alc.)

Cannonau di Sardegna DOC “Luna Vona” 2022, (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Cannonau di Sardegna DOC “Urùlu” 2022, (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Cannonau di Sardegna Classico DOC “Soroi” 2021, (100% Cannonau – 16,00% Alc)

EMINAS

Cannonau di Sardegna DOC 2019, (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Cannonau di Sardegna DOC 2023 (100% Cannonau – 14,00% Alc.)

CANTINA GIAN PIERO TRAMALONI

Cannonau di Sardegna DOC “Bakarru” 2021 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

Bakarru IGT 2022 (100% Cannonau – 15,00% Alc.)

AZIENDA VITIVINICOLA FRATELLI PUDDU

Cannonau di Sardegna Nepente DOC “Oliena” 2022 (100% Cannonau -14,50% Alc.)

Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena DOC “Tiscali” 2021 100% Cannonau -14,00% Alc.)

Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena Classico DOC “Carros” 2020 (100% Cannonau -14,50% Alc.)

Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena Riserva DOC “Pro Vois” 2019 (100% Cannonau -15,00% Alc.)

Olio Extravergine di Oliva Biologico “Ulìana”

AZIENDA AGRICOLA OLIENA GIULIANA PULIGHEDDU

Cannonau di Sardegna DOC “Cupanera” 2022 (100% Cannonau – 14,50% Alc.)

Olio Extravergine di Oliva Biologico “Ghermanu”

FADDA SEBASTIANO

Olio Extravergine di Oliva BIOLOGICO Monocultivar Nera di Oliena

Olio Extravergine di Oliva BIOLOGICO Monocultivar Bosana

OLÌAN PIERANTONIA CONGIU

Olio Extravergine di Oliva, BIO “Olìan”

OLIOLIENA SOCIETÀ COOPERATIVA

Olio Extravergine di Oliva “Iliò” Monocultivar

Olio Extravergine di Oliva “Lanaitho” Blend

mercoledì 6 novembre 2024

IL GIRO D'ITALIA DI RIETI 2024 GIUNGE ALLA SUA DECIMA EDIZIONE


Il Ristorante La Foresta e l’Associazione Italiana Sommelier Lazio
presentano la decima edizione del Giro d’Italia di Rieti, un evento imperdibile per gli appassionati di enogastronomia e per i professionisti del settore vitivinicolo e alimentare. Questa edizione si svolgerà sabato 16 novembre 2024 presso il  Ristorante La Foresta di Rieti, e avrà l’obiettivo di promuovere le eccellenze italiane nel vino e nella gastronomia.

EVENTI ENOGASTRONOMICI A RIETI: IL GIRO D’ITALIA DI RIETI

Questo appuntamento speciale vedrà la partecipazione della Federazione Italiana Cuochi  delegazione di Rieti – e della Copagri, creando un'occasione unica per scoprire e degustare i prodotti enogastronomici italiani. La giornata sarà ricca di attività, tra cui degustazioni di vini e assaggi gourmet, pensate per sommelier, giornalisti eno-gastronomici e appassionati di cibo e vino di alta qualità.

DEGUSTAZIONI DI VINO E PRODOTTI TIPICI ITALIANI

Oltre 130 aziende vinicole italiane presenteranno i loro vini attraverso banchi di assaggio, accompagnati da un’offerta food di alta qualità. L’evento è progettato per valorizzare le produzioni vinicole italiane e le eccellenze del settore agroalimentare, favorendo l’incontro tra il pubblico, i produttori e gli operatori del settore. I visitatori potranno assaporare vini, birre, oli, miele, salumi, formaggi, lenticchie, confetture, pane, marroni e dolci tradizionali, offrendo un’esperienza sensoriale indimenticabile.

INCONTRI E NETWORKING CON I PRODUTTORI ITALIANI

Il Giro d’Italia di Rieti 2024 è pensato per essere un punto di incontro e di networking tra produttori e consumatori. La presenza dei produttori, o di un rappresentante aziendale, ai banchi di assaggio consente di approfondire la conoscenza del territorio e delle caratteristiche uniche di ogni prodotto. La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti.

CONCORSO GIRO D’ITALIA RIETI: PREMI E RICONOSCIMENTI

Il concorso Giro d’Italia premierà le eccellenze italiane in diverse categorie:

Cantina storica

Miglior packaging

Miglior marketing e comunicazione

Miglior innovazione

Miglior cantina emergente

Miglior rapporto qualità-prezzo

MASTERCLASS ESCLUSIVE 

Per arricchire ulteriormente l’esperienza dei visitatori, l’Associazione Italiana Sommelier Lazio organizzerà delle masterclass su temi di interesse:

Ore 12:00 – Blanc de Blancs: confronto tra cantine italiane

Ore 13:00 – Sangiovese: confronto tra diverse cantine

Ore 14:00 – Gli Orange Wine

Ore 16:30 – Challenge di abbinamento con il carciofo

EVENTO ENOGASTRONOMICO DI RIETI

Con oltre 2.000 visitatori previsti, l’evento di Rieti si conferma come una delle principali manifestazioni enogastronomiche del Lazio, ideale per gli appassionati di vino e prodotti tipici. Durante l’intera giornata, i partecipanti avranno accesso a dibattiti, convegni e seminari sul mondo dell’agroalimentare, esplorando temi come la sostenibilità, l’innovazione e la qualità nella produzione enologica e alimentare.

LA PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE ITALIANE NEL SETTORE ENOGASTRONOMICO

Il Giro d’Italia di Rieti rappresenta un’importante iniziativa per valorizzare le eccellenze italiane, stimolare il commercio locale e internazionale e promuovere il patrimonio enogastronomico della nostra penisola. L’obiettivo è rafforzare la competitività dei prodotti italiani sui mercati globali attraverso un impegno costante sulla qualità e sull’innovazione.


Quando: 16 novembre 2024

Dove: Ristorante La Foresta

Orari: dalle ore 11,00

Costo: 40,00 

Biglietti qui

Info:

 Ristorante La Foresta

Via Foresta, 51 Rieti

0746 220455

info@giroditaliarieti.it


lunedì 4 novembre 2024

“L’ITALIA DEL PINOT NERO” I EDIZIONE, BUONA LA PRIMA


Roma, si conclude la due giorni dedicata al Pinot Nero italiano

“L’Italia del Pinot Nero”, alla prima edizione presenti 39 cantine e centinaia di operatori del settore enogastronomico

Si è conclusa la prima edizione dell’evento “L’Italia del Pinot Nero”, una vetrina di prestigio dedicata a uno dei vitigni più raffinati e apprezzati al mondo. Centinaia di presenze e tantissimi operatori del settore (ristoratori, enotecari, agenti, distributori) e della stampa alla manifestazione organizzata dalla testata giornalistica “Vinodabere” che si è svolta domenica 27 e lunedì 28 Ottobre al Belstay Hotel di Roma. L’evento ha riunito 39 cantine provenienti da 14 diverse regioni d'Italia e poi da Sud Africa e Argentina: “Siamo molto soddisfatti di questa prima manifestazione dedicata al Pinot Nero che ha visto tanta attenzione da parte della stampa e degli operatori di settore - precisano gli organizzatori di Vinodabere - Si tratta di una varietà che ha raggiunto l’eccellenza anche in diversi territori del Belpaese. In questi due giorni abbiamo non solo approfondito la conoscenza delle diverse etichette presenti ma c’è stato un vivo confronto con esperti, comunicatori, viticoltori e appassionati”. I produttori provenienti dall’Alto Adige, dalla Lombardia e da altre regioni vocate alla coltivazione del Pinot Nero, hanno presentato le proprie eccellenze enologiche, offrendo ai partecipanti la possibilità di degustare una selezione accurata dei vini derivanti dal più nobile vitigno internazionale a bacca rossa, dai più giovani e freschi alle riserve di lunga maturazione, espressione del terroir e del savoir-faire italiano. 

Partecipatissima la masterclass “Il giro d’Italia attraverso il Pinot Nero”, guidata dai giornalisti di Vinodabere Antonio Paolini e Maurizio Valeriani, dal giornalista Luca Matarazzo (direttore di 20 Italie) e dal critico Dario Cappelloni (DoctorWine) che ha aperto le due giornate di assaggi. “L’Italia del Pinot Nero” non è stato solo un momento di scoperta e promozione ma anche un’opportunità per rafforzare il dialogo tra produttori, distributori e consumatori, con l’obiettivo di far crescere la cultura del vino di qualità e sensibilizzare il pubblico alle eccellenze del nostro territorio. L’evento ha accolto circa 600 visitatori, tra cui giornalisti di settore, ristoratori, enotecari, agenti, distributori, sommelier e appassionati, confermando l’interesse crescente verso il Pinot Nero italiano, considerato oggi tra i vitigni più versatili e di maggiore espressione in termini di eleganza e complessità aromatica.

39 le cantine presenti provenienti da 14 regioni italiane diverse e poi Sudafrica e Argentina: Kellerei Bozen - Cantina Bolzano (Alto Adige), Brunnenhof Mazzon (Alto Adige), Ebner - Tenuta (Alto Adige), Erste+Neue (Alto Adige), Kellerei Kaltern - Cantina Caldaro (Alto Adige), Klosterhof - Weingut (Alto Adige), Plonerhof – Weingut (Alto Adige), Romen - Tenuta (Alto Adige), Schloss Englar (Alto Adige), Widum Baumann 1048 (Alto Adige), Borgo dei Posseri (Trentino), La Cadalora (Trentino), Castelsimoni (Abruzzo), San Salvatore 1988 (Campania), Komjanc (Friuli Venezia Giulia), Tenuta Luisa (Friuli Venezia Giulia), Paolo e Noemia d’Amico (Lazio), La Genisia (Lombardia), Tenuta Quvestra Ballerio (Lombardia), Coppacchioli Tattini (Marche), Fattoria Mancini (Marche), Bricco Maiolica (Piemonte), Colle Manora (Piemonte), Colombo Cascina Pastori (Piemonte), Isolabella della Croce (Piemonte), Gulfi (Sicilia), Fontodi (Toscana), La Poggiciola (Toscana), Ornina-Agricola (Toscana), Panizzi (Toscana), Nuova Tenuta Paradiso (Umbria), La Palazzola di Stefano Grilli (Umbria), Grosjean (Valle d’Aosta) e Opificio del Pinot Nero di Marco Buvoli (Veneto). Presente anche la Distribuzione AfriWines con i vini delle aziende Diemersdal (Sudafrica), Spier (Sudafrica), Oak Valley (Sudafrica), Whalehaven (Sud Africa), Familia Schroeder (Argentina).

mercoledì 30 ottobre 2024

"TOSCANA IGT: UN TERRITORIO PER UN BRAND ICONICO"



Ho partecipato alla masterclass "TOSCANA IGT: Un Territorio per un Brand Iconico" presso la Gambero Rosso Academy, un interessante percorso condotto da Marco Sabellico, curatore della guida "Vini d’Italia 2025", con l'intervento di Stefano Campatelli, presidente del Consorzio Toscana IGT.

Grazie alla collaborazione del Consorzio, abbiamo potuto degustare una selezione esclusiva di vini Toscana IGT, accompagnati da abbinamenti gastronomici d’eccezione, creati con maestria dallo Chef Resident Marco Brioschi. Un’esperienza sensoriale che ha valorizzato i tesori vinicoli della Toscana, esaltando le peculiarità di ogni calice attraverso sapienti accostamenti culinari.

Come sottolineato da Sabellico e dal presidente Campatelli, fino al 1992, la normativa sui vini italiani risultava frammentaria e poco chiara. La svolta è arrivata con l’introduzione della legge 164, che ha ufficializzato la classificazione IGT (Indicazione Geografica Tipica), consentendo la nascita di un’identità distintiva per i vini toscani. Oggi, Toscana IGT racchiude una grande varietà di vini e territori, includendo produttori che spaziano dai nomi più blasonati ai piccoli artigiani.

Nella masterclass, Marco Sabellico ci ha accompagnati in un viaggio attraverso la storia enologica della Toscana, partendo dagli inizi del Novecento fino all'era contemporanea dei celebri Super Tuscans. Questo percorso storico ha offerto una prospettiva unica su come la produzione vinicola toscana si sia evoluta, culminando nell’odierna ricchezza e varietà rappresentata dal Consorzio Vino Toscana. Esploriamo insieme le tappe di questo affascinante racconto, scoprendo come l’unicità della Toscana abbia dato vita a un brand iconico, sinonimo di eccellenza nel panorama internazionale.

LA NASCITA DEI SUPER TUSCAN: STORIA, INNOVAZIONE E RICONOSCIMENTO

I Super Tuscan rappresentano una delle più grandi rivoluzioni del panorama enologico italiano, con radici che risalgono agli anni '60 e '70, ma che trovano il loro riconoscimento formale nel 1992 con l'introduzione della denominazione IGT Toscana.

IL CONTESTO STORICO: GLI ANNI '60 E '70 IN ITALIA

Negli anni '60, l'Italia viveva un profondo cambiamento economico e sociale. Il boom economico e l'industrializzazione portarono all'abbandono delle campagne, trasformando le aziende agricole in vere e proprie industrie. In Toscana, questo fenomeno si tradusse in uno spopolamento delle zone rurali, ma anche nell’arrivo di nuovi investitori, italiani e stranieri, che iniziarono a produrre vino di qualità superiore rispetto al tradizionale vino da fiasco, noto per il basso costo e la scarsa qualità.

In quegli anni, mentre l'enologia francese dominava il mercato internazionale con vini di altissimo livello, il mondo del vino stava cambiando. In California, Robert Mondavi, dopo aver trascorso un periodo in Francia, rivoluzionò l'enologia statunitense puntando sulla produzione di vini monovitigno di alta qualità, ispirati ai modelli francesi ma con un approccio moderno e innovativo. Questo successo negli Stati Uniti, così come in altre parti del mondo, spinse anche i produttori italiani a riflettere sul futuro del loro vino.

LE ORIGINI DEL SUPER TUSCAN

In Italia, tra i pionieri di questo movimento di cambiamento troviamo grandi nomi come Piero Antinori e Mario Incisa della Rocchetta, della Tenuta San Guido. Incisa della Rocchetta, negli anni '40, piantò il vitigno Cabernet Sauvignon per produrre un vino da consumo personale, ispirato ai grandi vini di Bordeaux. Questo vino, noto come Sassicaia, era inizialmente destinato solo alla famiglia, ma grazie al successo riscontrato tra esperti e appassionati come Luigi Veronelli, iniziò ad essere commercializzato nel 1968.

Sassicaia segnò l'inizio di una rivoluzione. Con l'aiuto dell'enologo Giacomo Tachis, Antinori iniziò a sperimentare una nuova formula per il Chianti Classico, che non stava più funzionando. Mentre il Chianti continuava ad essere prodotto secondo vecchi metodi, Antinori introdusse nuove tecniche, come l'uso di barrique di rovere francese e l'inclusione di vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon, dando vita a quello che sarebbe diventato il famoso Tignanello nel 1971.

Questi vini, pur essendo di altissima qualità, non potevano essere classificati come DOC o DOCG, poiché non rispettavano le rigide norme dei disciplinari dell'epoca, che non consentivano l'uso di varietà internazionali o tecniche innovative come la fermentazione in barrique. L'unica alternativa era quindi etichettarli come "Vino da tavola", nonostante il loro elevato prezzo e qualità.

IL SUCCESSO INTERNAZIONALE E LA NASCITA DEL TERMINE SUPER TUSCAN

Negli anni '70 e '80, questi nuovi vini toscani cominciarono a guadagnare riconoscimenti internazionali. Nel 1977, il Sassicaia vinse le Olimpiadi del vino a Parigi, consacrandosi come modello per i produttori italiani. Altri vini come il Tignanello di Antinori e il Solaia seguirono a ruota, contribuendo a creare una nuova categoria di vini che non rispettava i tradizionali disciplinari italiani.

Fu così che nacque il termine Super Tuscan, un’espressione usata per la prima volta da critici internazionali, tra cui probabilmente Nicolas Belfrage, ma anche da esperti come Robert Parker ed Eric Asimov. Questi vini, nonostante fossero etichettati come "Vino da tavola", si distinguevano per la loro qualità straordinaria e per l’innovazione che rappresentavano.

IL RUOLO DI GIACOMO TACHIS E L'EVOLUZIONE DEL CHIANTI

Un'altra figura chiave in questa rivoluzione fu l'enologo Giacomo Tachis, che con il supporto di Piero Antinori, iniziò a sperimentare con vitigni internazionali e tecniche moderne. Le tradizionali macerazioni lunghe e l'enologia di massa che dominavano la produzione toscana stavano mostrando i loro limiti. Tachis introdusse concetti innovativi come la fermentazione malolattica e l'uso delle barrique, portando i vini italiani a competere con successo sul mercato internazionale.

Mentre molti produttori toscani si concentravano sui vitigni internazionali, altri, come San Felice e Montevertine, optarono per perfezionare il Sangiovese. Vini come il Vigorello e Le Pergole Torte dimostrarono che anche il Sangiovese, tradizionale vitigno toscano, poteva essere vinificato in modo moderno e di alta qualità.

L'IGT TOSCANA E IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE

Nel 1992, con l'introduzione della denominazione IGT Toscana, i Super Tuscan trovarono finalmente una "casa" normativa. Questa nuova classificazione permise ai produttori di continuare a innovare senza dover sottostare ai rigidi disciplinari delle DOC e DOCG. Grazie a questo riconoscimento, i Super Tuscan hanno potuto affermarsi come una delle eccellenze del panorama enologico mondiale.

I Super Tuscan sono nati da un profondo desiderio di innovazione e dall'ambizione di competere con i migliori vini del mondo. Grazie a pionieri come Incisa della Rocchetta, Piero Antinori e Giacomo Tachis, questi vini hanno portato l'Italia a un nuovo livello di eccellenza enologica, creando una nuova categoria che ha ridefinito il successo del vino italiano a livello internazionale.

LA DEGUSTAZIONE

1. QUATTRO CHIACCHIERE A OLTREPOGGIO 2022 – COLOGNOLE

Uno chardonnay in purezza. Annata 2022: un’annata calda, caratterizzata da una buona maturazione fenolica delle uve, che conferisce freschezza e acidità vivace al vino. Al naso emergono note di erbe aromatiche, macchia mediterranea e albicocca matura con leggere sfumature di fiori gialli. Fermentazione in barrique nuove di rovere francese di Allier e permanenza sui lieviti per circa 6 mesi con frequenti batonnage. Maturazione in barrique per circa 6 mesi e successivo assemblaggio e stabilizzazione in acciaio per circa 6 mesi. Affinamento in bottiglia per 7 mesi, Possibilità di invecchiamento 15 anni.

2. ACCIAIOLO 2020 – CASTELLO DI ALBOLA

Selezione rigorosa di uve Cabernet Sauvignon. Annata 2020: un'annata moderatamente calda, che ha prodotto vini strutturati ma eleganti. Al naso spiccano note di frutti frutti di bosco, susina, spezie dolci e e liquirizia. Al palato giustamente tannico, buona acidità e un finale lungo e speziato. Fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Contatto con le bucce dalle 3 alle 4 settimane; malolattica in acciaio a cui segue un periodo di circa 18 mesi in barriques di rovere francese. Affinamento in bottiglia per circa 18 mesi.

 3. FARNITO 2019 – CARPINETO

Prodotto con uve Cabernet Sauvignon in purezza. Annata 2019: un’annata equilibrata, assoluta eccellenza qualitativa. Colore Rosso rubino, con leggere sfumature aranciate. Al naso intenso, erbaceo con note di marasca e sfumature di spezie, liquirizia, vaniglia. Sapore pieno, di notevole struttura ed eleganza e un finale lungo e persistente. Fermentazione in recipienti separati secondo la provenienza delle uve, macerazione delle bucce di 10 e 15 giorni. In primavera, dopo la fermentazione malolattica, il vino è unito in un sol corpo e posto in piccole botti di rovere dove rimane a lungo.

 4. OLMAIA 2018 – TENUTA COL D'ORCIA

Un Cabernet Sauvignon in purezza. Annata 2018: annata leggermente più fresca che ha portato a vini con maggiore freschezza e una buona acidità. Colore rosso rubino tendente al granato. Al naso leggermente balsamico, erbaceo con note di frutti rossi, note speziate di vaniglia. Al palato è strutturato, con una trama tannica ben integrata e un finale persistente. Fermentazione in acciaio. Macerazione di 12-15 giorni con 2 rimontaggi giornalieri. Malolattica in acciaio. Affinamento per 24 mesi in barriques.

5. ARCANUM 2019 – TENUTA DI ARCENO

Cabernet Franc in purezza. Annata 2019: un’annata di assoluta eccellenza qualitativa. Al naso leggermente balsamico, aromi di menta dolce, more e sottobosco, ricco e opulento. Al palato piccoli frutti rossi, erbe aromatiche, note di vaniglia e spezie. Strutturato e e profondo, morbido, elegante con tannini maturi e un finale lungo e minerale. Affinamento per 12 mesi in barriques di Rovere Francese, 70% nuove.

6. VAS 2019 – VILLA A SESTA

Un Merlot in purezza. Annata 2019: caratterizzata da condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso una maturazione ottimale. Colore rosso rubino intenso. Al naso emergono intense note balsamiche e speziate di cannella e pepe miste a note di ciliegia e piccoli frutti rossi. Al palato è morbido, giustamente tannico, una buona acidità e una notevole persistenza. Affinamento in barrique nuove per 12 mesi, in botte grande per ulteriori 12 mesi, poi in bottiglia per circa un anno.

7. GUARDIAVIGNA 2019 – PODERE FORTE

Cabernet Franc in purezza. Annata 2019: perfetta per vini complessi e strutturati. Colore rosso con riflessi porpora. Al naso complesso con sentori di piccoli frutti rossi, note speziate e balsamiche. All’assaggio rivela una trama tannica setosa, un’acidità che conferisce grande freschezza; morbido con finale persistente. Fermentazioni spontanee in tino di rovere francese, con contatto sulle bucce sino a 35 giorni. Affinamento in tonneau e barrique per 18 - 20 mesi, poi 18 - 24 mesi in bottiglia.

8. AURITEA 2018 – TENUTE LUNELLI

Un blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Annata 2018: equilibrata, ha dato vini con buona acidità e freschezza. Al naso si percepiscono frutti neri, spezie e note tostate. Al palato è elegante e rotondo, con tannini maturi e una buona struttura. L'affinamento avviene in barrique, donando complessità e lunghezza al vino.

9. FSM (FEDERICO SECONDO MATTA) 2019 – CASTELLO VICCHIOMAGGIO

Merlot in purezza. Annata 2019: equilibrata, assoluta eccellenza qualitativa. Al naso presenta note di frutta rossa matura, chinotto, grafite, cioccolato fondente, fungo porcino e tartufo. Al palato è rotondo e vellutato, sapido, con tannini morbidi e un finale lungo. Fermentazione in vasche di acciaio circa 30 giorni. Affinamento 16 mesi in barrique francesi, poi per un anno in bottiglia.

10. ORENO 2022 – TENUTA SETTA PONTI

Un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Annata 2022, calda. Rosso rubino con riflessi violacei.  Naso elegante, intenso e complesso, piccoli frutti rossi maturi e confettura di frutti di bosco, note di eucalipto, spezie dolci e cioccolato. L’ingresso in bocca è caldo, morbido, sapido con una trama tannica densa e un finale lungo. Tornano in retrolfattiva i piccoli frutti rossi. Vinificazione, fermentazione e macerazione a temperatura controllata sulle bucce per circa 25 giorni con frequenti rimontaggi. Maturazione 18 mesi in piccole botti, affinamento in bottiglia 1 anno.

11. PRIMA PIETRA 2021 – TENUTA PRIMA PIETRA

Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot. Annata 2021: ha dato vini freschi e minerali. Rosso rubino intenso, quasi impenetrabile. Al naso emergono di frutti rossi, una nota balsamica, note vegetali di erba falciata e spezie. Al palato è complesso, elegante, con un’acidità vivace e tannini ben integrati. Fermentazione di 20 giorni in tini d’acciaio e cemento a temperatura controllata di 28°C, separatamente per ogni vitigno. Affinamento: 18 mesi in barriques di rovere francese nuove per il 50%. Per i primi 10 mesi ogni varietà affina singolarmente, successivamente viene creato il blend e continuerà l’affinamento per altri 8 mesi.

12. GHIAIE DELLA FURBA 2020 – TENUTA DI CAPEZZANA

Un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah. Annata 2020: equilibrata, ha donato vini strutturati e complessi. Affinamento in barrique per 18 mesi. Bottiglia per circa 12 mesi.

Rosso rubino intenso, quasi impenetrabile. Al naso complesso, elegante, si percepiscono importanti note vegetali, frutti neri, pepe e spezie dolci. Al palato è corposo, morbido, con tannini setosi, un’acidità che conferisce freschezza e un finale lungo.

13. MONTETI 2019 – TENUTA MONTETI

Un blend di Petit Verdot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Annata 2019: assoluta eccellenza qualitativa. Fermentazione spontanea. Matura per 18/22 mesi in barriques di rovere francese di media tostatura, nuove per il 70% . Affina in bottiglia per 24 mesi prima di essere messo sul mercato.

Colore rosso rubino vivo e intenso. Al naso, note di frutti neri, sottobosco, spezie e un accenno di tabacco. Al palato è strutturato, con tannini robusti, una grande persistenza e di notevole freschezza.

14. BANDITACCIA CILIEGIOLO 2023 – LE ROGAIE

Un Ciliegiolo in purezza. Annata 2023: annata complicata senza precedenti, poco vino, ma promettente per qualità. Fermentazione spontanea con lieviti autoctoni per 5 giorni e macerazione per 10 giorni. Affinamento in cemento per 5 mesi. Colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso note di ciliegia, frutti di bosco e mora. Al palato è fresco, equilibrato, con tannini delicati.

15. IL PODERONE 2021 – TERRE DELL'ETRURIA

Ciliegiolo in purezza. Annata 2021: equilibrata, ha prodotto vini freschi e minerali. Fermentazione e affinamento in acciaio. Colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso fruttato, con note di ciliegia, ribes e lampone. In bocca note fruttate, tannini vivaci e una lunga persistenza gustativa, strutturato.

16. IL LEGATO 2020 – CINCINELLI

Mammolo in purezza, vitigno storico che negli ultimi anni si sta recuperando. Annata 2020: ha dato vini equilibrati e complessi. La vinificazione avviene in piccoli fermentini da hl 30-50, con affinamento in botte grande e barrique di secondo passaggio, poi 6 mesi in bottiglia. Colore rosso rubino vivo, brillante. Al naso, note di ciliegia matura, piccoli frutti rossi, ginepro e spezie dolci. Al palato è rotondo, con tannini ben integrati e un finale lungo.

17. GIRAMONTE 2021 – MARCHESI FRESCOBALDI

Un blend di Sangiovese e Merlot. Annata 2021: equilibrata e fresca. Vinificazione e fermentazione spontanea in tini di acciaio a temperatura controllata con leggeri rimontaggi. Affinamentoi< n barrique nuove di rovere francese. Al naso emergono note di frutta rossa e piccoli frutti, prugna, spezie, caffè. Al palato è elegante e strutturato, rotondo con tannini importanti e un lungo finale.

18. CONCERTO 2021 – CASTELLO DI FONTERUTOLI

Un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon. Annata 2021: equilibrata e fresca. Colore rosso rubino intenso. Al naso note scure di frutti neri maturi, note di sottobosco, scorza d’arancia note di spezie dolci e vaniglia. Al palato è corposo, con tannini morbidi e un finale lungo. Equilibrato, austero, elegante. Affinamento per 18 mesi in piccoli fusti di rovere francese: Tonneaux (Sangiovese), Barriques (Cab.Sauv.).

19.  MODUS 2020 – RUFFINO

Un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Annata 2020: equilibrata. Frutti neri, spezie dolcie tabacco all’olfattiva. Al palato è corposo, rotondo, con note di cioccolato; tannini integrati e un finale speziato. Fermentazione alcolica e malolattica avvengono in vasche d’acciaio termocontrollate. Segue un affinamento di 18 mesi in barrique nuove di rovere francese.

20. BALIFICO 2020 – CASTELLO DI VOLPAIA

Un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon. Annata 2020: ha dato vini intensi e strutturati. Colore rubino brillante. Al naso note di violetta selvatica, mora, frutta rossa croccante, rosmarino, cannella. Al palato è ricco, corpo pieno con tannini maturi e un finale lungo e persistente. Affinato in rovere francese per 18 mesi.

21. ISACCO 2020 – TENUTA MATTERAIA

50% Merlot e 50% Teroldego. Annata 2020: equilibrata. Colore rosso rubino con tonalità violacee. Al naso, frutta rossa matura e spezie. Al palato è corposo, muscoloso, erbaceo con tannini morbidi e una buona acidità. Vinificazione in acciaio a temperatura controllata per circa 20 giorni. Maturazione: 6 mesi in acciaio, 6 mesi in tonneaux da 500 litri ed un breve passaggio in acciaio prima dell’imbottigliamento. Affinamento in bottiglia: 6 mesi.

22. BADESCO 2019 – BONACCHI

60% Sangiovese - 20% Merlot - 20% Cabernet Sauvignon. Annata 2019: equilibrata, assoluta eccellenza qualitativa. Colore rosso rubino intenso. Al naso, note di frutta rossa matura e spezie dolci in cui emerge la vaniglia. Al palato è corposo, con tannini intensi e un finale lungo. Affinamento in botti di rovere di grandi dimensioni, barriques e tonneaux.

23. SOLENGO 2019 – ARGIANO

Un blend di Cabernet Sauvignon, Petit Verdot Merlot, e Sangiovese. Annata 2019: equilibrata, assoluta eccellenza qualitativa. Al naso, visciole in confettura, spezie e tabacco. Bocca garbata ed elegante, è strutturato, con tannini morbidi e un lungo finale speziato. Affinamento in barrique di rovere francese. Grande equilibrio e straordinaria beva.

IN ABBINAMENTO I PIATTI DELLO CHEF RESIDENT MARCO BRIOSCHI

Uovo morbido, Cavolo Nero e Alici

Funghi, topinambur e castagne

Trippa, fegatini, cannellini e olive

Ravioli di cinghiale, salsa verde e fonduta di pecorino

Per le foto 

giovedì 24 ottobre 2024

MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI 2024: LA 13ª EDIZIONE A BOLOGNAFIERE DAL 23 AL 25 NOVEMBRE



MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI 2024: LA 13ª EDIZIONE A BOLOGNAFIERE DAL 23 AL 25 NOVEMBRE

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, organizzato dalla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), tornerà a BolognaFiere dal 23 al 25 novembre 2024 per la sua 13ª edizione. Questo evento attesissimo celebra il vino artigianale e autentico, coinvolgendo produttori italiani e internazionali, offrendo una straordinaria opportunità di incontro tra vignaioli e appassionati di vino.

PIÙ DI 1.000 VIGNAIOLI PRESENTI

Saranno ben 1.007 i vignaioli italiani che parteciperanno all'evento, provenienti da ogni regione del Paese. A questi si uniranno due delegazioni di vignaioli stranieri in rappresentanza delle associazioni nazionali della Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (CEVI) e 32 olivicoltori indipendenti affiliati alla FIOI (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti), confermando una sinergia forte e duratura tra i settori.



OFFERTA TRENITALIA: SCONTI FINO ALL’80%

Grazie alla collaborazione con Trenitalia, chi sceglie di raggiungere Bologna in treno potrà usufruire dell’offerta “Speciale Eventi”, che prevede sconti fino all’80% sul prezzo del biglietto Frecciarossa rispetto alla tariffa base. Un'opportunità vantaggiosa che rende l'evento facilmente accessibile e promuove la mobilità sostenibile.

UN EVENTO IN CRESCITA

Dopo il grande successo dell’edizione 2023, che per la prima volta ha avuto luogo nei padiglioni di BolognaFiere, il Mercato dei Vini è pronto a crescere ulteriormente. L'edizione del 2024 occuperà una superficie di 30.000 metri quadrati, suddivisi in quattro padiglioni: i numeri 29 e 30 saranno dedicati ai vignaioli, mentre i padiglioni 28 e 36 accoglieranno stand gastronomici e servizi correlati all’evento.

PARCHEGGI E LOGISTICA

Per facilitare l'afflusso del pubblico, il parcheggio Michelino, con i suoi 5.500 posti auto, sarà nuovamente il punto di riferimento per i visitatori. Il parcheggio è facilmente raggiungibile dall'uscita autostradale Bologna Fiera e situato vicino agli ingressi Nord ed Est Michelino. Inoltre, un servizio di navette gratuite sarà attivo per accompagnare i visitatori dall'area circostante fino all'ingresso dell'evento.

BIGLIETTI E OFFERTE

I biglietti per l’evento saranno disponibili in prevendita dal 2 settembre 2024 sul sito ufficiale www.mercatodeivini.it. Nonostante l’ampia offerta e la crescita della manifestazione, i prezzi dei biglietti rimangono invariati rispetto alle precedenti edizioni, con sconti dedicati a sommelier e operatori del settore.

UN RICCO PROGRAMMA DI ATTIVITÀ

Durante i tre giorni dell’evento, saranno organizzate quattro masterclass sul tema “Tempo e generazioni: passato, presente e futuro dei Vignaioli italiani”, offrendo momenti di approfondimento e confronto tra esperti del settore.

Inoltre, verranno annunciati i vincitori del prestigioso Premio Leonildo Pieropan 2024, in memoria di uno dei pionieri della FIVI, e del premio “Vignaiolo come noi”, assegnato l'anno scorso a Stefano Belisari, conosciuto come Elio, cantante e musicista di fama.

GASTRONOMIA E INTRATTENIMENTO

Un intero padiglione sarà dedicato alle eccellenze gastronomiche italiane, con specialità locali e regionali a disposizione dei visitatori. Nella galleria centrale, invece, ci saranno gli stand dei partner, sponsor e quello istituzionale della FIVI, dove sarà possibile acquistare gadget e t-shirt ufficiali dei Vignaioli Indipendenti.

UN’ESPERIENZA UNICA PER GLI AMANTI DEL VINO

Come sottolineato da Lorenzo Cesconi, presidente della FIVI: "Il Mercato dei Vini è un’occasione unica di incontro tra produttori e consumatori, in un ambiente dove il contatto diretto e la condivisione delle conoscenze sono protagonisti". Il Mercato rappresenta non solo una vetrina di eccellenza, ma anche un momento di festa e di scoperta per tutti gli amanti del vino e delle tradizioni enogastronomiche.


DETTAGLI UTILI

Date: 23-25 novembre 2024

Orari: dalle 11.00 di sabato 23 alle 17.00 di lunedì 25 novembre

Luogo: BolognaFiere, ingressi Est Michelino e Nord

Biglietti: Disponibili dal 2 settembre 2024 su www.mercatodeivini.it www.mercatodeivini.it


Ufficio Stampa FIVI

Axelle Brown Videau | axelle@origamiconsulting.it

Mirta Oregna | mirta_oregna@yahoo.it

Ufficio Stampa BolognaFiere

Daniela Modonesi | daniela.modonesi@bolognafiere.it


mercoledì 23 ottobre 2024

“L’ITALIA DEL PINOT NERO” I EDIZIONE AL BELSTAY HOTEL DI ROMA

DOMENICA 27 E LUNEDÌ 28 OTTOBRE A ROMA “L'ITALIA DEL PINOT NERO”: DEGUSTAZIONI E APPROFONDIMENTI  DEDICATI A QUESTO VITIGNO.

Domenica 27 e lunedì 28 ottobre 2024, Roma ospiterà l’evento dedicato al Pinot Nero, uno dei       vitigni a bacca rossa più nobili e apprezzati al mondo. Organizzato dalla testata giornalistica Vinodabere, l’evento si terrà presso il Belstay Hotel e prevede due giorni ricchi di degustazioni, masterclass e approfondimenti sul Pinot Nero italiano.

“L’ITALIA DEL PINOT NERO”: UN VIAGGIO ENOLOGICO TRA LE REGIONI D’ITALIA

L'obiettivo dell'evento è esplorare la ricchezza del Pinot Nero prodotto in Italia, mettendo in luce le caratteristiche uniche dei diversi territori che lo coltivano. Il Pinot Nero, conosciuto per la sua complessità e delicatezza, è una sfida per i viticoltori ma regala grandi soddisfazioni agli appassionati. Dalle colline dell’Oltrepò Pavese fino alle vette dell’Alto Adige e del Trentino, passando per regioni come Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania e Sicilia, l’evento rappresenta un'opportunità per scoprire e apprezzare le diverse interpretazioni di questo vitigno.

UN’OCCASIONE IMPERDIBILE PER APPASSIONATI ED ESPERTI DI VINO

"L’Italia del Pinot Nero" sarà una vetrina esclusiva per circa 40 produttori italiani che presenteranno non solo il Pinot Nero, ma anche altre referenze vinicole. L'evento è rivolto a professionisti del settore (ristoratori, enotecari, agenti), giornalisti, sommelier, wine lovers e appassionati.

PROGRAMMA DELL'EVENTO

Domenica 27 ottobre 2024:

Ore 10:30: Degustazione tecnica intitolata "Il giro d’Italia attraverso il Pinot Nero", riservata in parte alla stampa, e guidata dai giornalisti Antonio Paolini, Maurizio Valeriani e il critico enogastronomico Dario Cappelloni (DoctorWine).

Ore 14:00-16:00: Banchi di assaggio per stampa, operatori e sommelier.

Ore 16:00-20:00: Banchi di assaggio aperti al pubblico.

Lunedì 28 ottobre 2024:

Ore 10:00-18:30: Degustazioni libere di Pinot Nero e altri vini presentati dai produttori partecipanti.

L'evento segna la prima edizione de "L’Italia del Pinot Nero" e rappresenta un’occasione unica per esplorare il legame tra il Pinot Nero e i suoi territori, confrontandosi direttamente con esperti e produttori.

Kit di degustazione (valevole per 1 giornata) 30 euro, 25 euro per sommelier e assaggiatori ONAV con tessere in corso di validità da esibire all’ingresso. Per acquistare il kit di degustazione on line: https://www.metooo.it/e/l-italia-del-pinot-nero-di-vinodabere.