Questa estate ho seguito un corso,
teorico e pratico, del maestro Josep Pascual, Maestro dell’arte bianca e autore di libri
sulla panificazione, molto conosciuto in Spagna dove ha le sue scuole e
che, dallo scorso anno, finalmente insegna anche in Italia.
Josep Pascual eredita la sua passione dal padre
fornaio ma perfeziona la tecnica e
approfondisce la conoscenza delle farine in altri panifici e nelle scuole fino
a mettere a punto il “Metodo Pascual”.
Un nuovo modo di fare il lievito madre che permette di ottenere un pane con
eccellenti caratteristiche
organolettiche, con maggiori aromi,
profumo e conservabilità; ma Josep Pascual non è solo un maestro panificatore è
anche un artista, uno “scultore” del pane e il suo pane è anche bello e ricco
di decorazioni ottenute con l’uso della farina, dei semi e… della manualità.
Nel corso abbiamo fatto e decorato diversi tipi di pane, e imparato a prepare il lievito madre con il metodo Pascual. Ovviamente a casa ho subito preparato il lievito madre con questo metodo e, appena pronto, l'ho utilizzato per fare il pane! La ricetta che riporto è per un pane al 58% di idratazione che ho poi formato in vari modi. Il lievito si può utilizzare per tutti i tipi di pane, compreso quello ad alta idratazione o quello intrecciato che abbiamo fatto al corso e che presto pubblicherò spiegando anche la tecnica per eseguire forme e decori.
Per creare un lievito madre si parte da acqua
e farina. Non sono necessari zuccheri perché servirebbero solo per accelerare
il processo.
La farina
deve essere una semintegrale macinata a pietra.
La presenza della crusca, parte
esterna del chicco, è molto importante, perchè mantiene il ph stabile e funge
da sistema tampone delle eventuali acidità che si andranno a sviluppare. La
crusca deve essere di dimensioni piccole, se troppo grande infatti tenderebbe a
venire a galla e, nel lievito nascente, si verificherebbe la separazione della
farina dalla componente acquosa. Per le dimensioni ottimali della crusca è
meglio che la farina sia macinata a pietra per via della diversa frammentazione
del chicco fra macinatura a pietra e a cilindri.
Con la macinazione a pietra si otterrà una farina con granulometria irregolare, elevata presenza di crusca e la conservazione del germe di grano e delle caratteristiche organolettiche. Ho utilizzato la farina di grano tenero Solina tipo 1, macinata a pietra naturale La Fertè, dell'Azienda agricola Poggi, sia per il lievito che per il pane.
Con la macinazione a pietra si otterrà una farina con granulometria irregolare, elevata presenza di crusca e la conservazione del germe di grano e delle caratteristiche organolettiche. Ho utilizzato la farina di grano tenero Solina tipo 1, macinata a pietra naturale La Fertè, dell'Azienda agricola Poggi, sia per il lievito che per il pane.
1° giorno
Si inizia mescolando
10 g di farina e 12 g di acqua.
(10/12 g di
acqua a seconda della capacità di assorbimento della farina: si deve infatti ottenere
una consistenza liquida).
Conservazione
a temperatura ambiente
2° giorno
22 g lievito
madre + 10g di farina + 12 g di acqua, ottenendo 44 g di composto.
Conservazione
a temperatura ambiente
3° giorno
44 g lievito
madre + 10g di farina + 12 g di acqua
Conservazione
a temperatura ambiente 4°, 5° e 6°
giorno
Si procede
in questo modo ( aggiungendo 10 g di farina e 12 di acqua e mantenendo a
temperatura ambiente) tutti i giorni fino al sesto, in cui si saranno ottenuti
154 g di lievito.
Dal sesto
giorno in poi si conserva in frigorifero.
Dal 7° al
15° giorno
Si continua
a rinfrescare nello stesso modo fino a quando non si incomincia a vedere la
formazione delle bolle...ad esempio: 154 madre+ 10 farina +12 acqua.... Di
solito è già possibile utilizzarla al settimo-ottavo giorno, tuttavia attorno
al quindicesimo c'è l'equilibrio ottimale fra batteri e lieviti.
Rinfresco e
mantenimento una volta pronta
Il rinfresco
va effettuato almeno 2 volte a settimana, meglio più spesso!
Va rinfrescata
con una semintegrale nel rapporto 8:1:1, ovvero:
8 parti di
lievito madre
1 parte di
acqua
1 parte di
farina
può essere
utilizzata fino alle 24 ore dal rinfresco.
Quantità di
utilizzo
La quantità
di lievito madre che s'utilizza in un impasto è variabile. Dipende anche dal
metodo della creazione del lievito, che ne determinerà la sua forza e velocità.
Se creato in questo modo, può essere usato anche un rapporto 1:1 fra farina e
lievito. Si usa dall’1% al 100%, ovvero
da 10 g a 1 Kg di lievito madre per 1 Kg di farina, varieranno i tempi di
lievitazione.
Il lievito
creato con questo sistema richiede normalmente l'utilizzo d'un 70% di lievito
sul peso della farina (700 g su un chilo di farina) e l'impasto lievita in
circa 7-8 ore.
La quantità di lievito utilizzato determinerà i tempi di lievitazione.
Ingredienti
500 g di farina
500 g di lievito madre metodo Pascual
150 g di acqua
15 g di sale
procedimento
Mettere nella planetaria la farina, il lievito madre e 100 g di acqua, avviare la macchina ed
impastare. Aggiungere lentamente l'acqua rimanente controllando la
consistenza dell'impasto e infine il sale e continuare a lavorare fino
ad ottenere un
impasto liscio e ben incordato.
Formare una palla e trasferire
l'impasto in una ciotola ben unta, coprire con la pellicola, e far
lievitare
fino al raddoppio.
Riprendere l'impasto e rovesciarlo sulla spianatoia
spolverata di
farina, spezzare la pasta in pezzi da 300 o 500 g arrotolare delicatamente fino a formare una pagnottina, o un' altra forma, spolverare di farina usando uno stencil per decorare e, dopo
averla coperta, mettere a lievitare fino al raddoppio su una teglia
ricoperta di carta forno.
Cuocere in forno statico a 245°C mettendo un
pentolino con acqua sul fondo del forno.
Dopo circa 15 minuti portare la temperatura a 210°C e continuare la
cottura per altri 25-30 minuti
circa per forme da 500 g, fino a quando è ben dorato. Spegnere il forno e lasciare
freddare con lo sportello in fessura inserendo una cucchiaia di legno.
Bello Candida! Tutti i passaggi per creare il lievito non ha fatto in tempo a spiegarli; si è soffermato molto però sui concetti principali che regolano la struttura del lievito ed il suo mantenimento.
RispondiEliminaLo dico io che bisognerebbe seguirne anche 2 o 3 di sue lezioni ;-) , una è diversa dall'altra.
E…che pane alla fine ?
Faremo un confronto interessante tra di noi Lalla!
EliminaDavvero interessante, grazie ;)
RispondiEliminaInteressante il corso e lui molto bravo!
EliminaCongratulazioni per il tuo blog.
RispondiEliminaVoglio sapere secondo Josep pascual dopo averlo in frigo el lievito può essere attivato lasciando il rinfresco a temperatura ambiente per 30 minuti. E 'molto strano, perché dopo essere stato così a lungo in frigo. Si dovrebbe bisogno di più tempo. forse questo ultimo rinfresco l'acqua deve avere una temperatura elevata. il 40º per esempio? in caso contrario è impossibile per il leviato è abbastanza attivo.
Grazie mille
Martz