giovedì 8 marzo 2018

QUARANTUNODODICI E RISTORANTE IL TINO: LE NOVITÀ

Al  Nautilus Marina, la più antica marina del litorale romano, con un  circolo velico fondato dal grande ammiraglio Straulino olimpionico della vela, dal 2016 si trovano il bistrot QuarantunoDodici e il Ristorante Il Tino dello chef Daniele Usai, una stella Michelin.

I due ristoranti, ospitati all’interno della stessa struttura - al piano superiore il Tino, a quello inferiore il Bistrot - sono al centro di una serie di trasformazioni  volute dallo chef e dai soci  Nico Stillitano e Stefano Loreti.

Il Bistrot e Il Tino, sono locali in cui sono stata molte volte, e continuerò a tornare, rimanendo sempre soddisfatta dalla cucina dello chef, sia dalla versione pop che da quella gourmet.
Un' esperienza da provare, dunque, arrivando a Via Monte Cadria 17, a Fiumicino. Superata la grande porta di cristallo si fa ingresso nel bistrot: interior design caratterizzato dallo stile nautico con arredi e cromie minimali, il 4112 si affaccia sul canale quasi fosse una delle navi ormeggiate. Carte nautiche a decorare le pareti,  tonalità chiare, tocchi di blu, travi lamellari percorse dai volumi tecnici e dai punti luce, pareti vetrate, accuratezza dei dettagli e  grande luminosità, trasmettono una piacevole armonia compositiva. 

Tavolini bianchi o con il piano in vetro che lascia intravedere la  carta nautica, bancone bar e vetrina in mogano  e pavimentazione in doghe di legno chiaro che dall’ingresso ci accompagna   fino alla grande vetrata che porta all’ampio spazio esterno attrezzato con tavolini e ombrelloni.

 Nella cucina a vista lo chef, una stella Michelin, coadiuvato  dalla sua brigata, crea piatti di spiccata valenza estetica che giocano deliziosamente con consistenze e sapori: pesce di provenienza locale, materia prima eccellente che non viene stravolta attraverso cotture eccessive, piatti esaltati dal tocco creativo del talentuoso chef.      

41 12 è la rotta nautica per giungere al bistrot che da febbraio, questa la novità, è aperto anche di sera, tutti i giorni della settimana: dalla colazione, in cui vengono serviti  lieviti artigianali, croissant dolci e salati, preparati da Usai e dal suo team, fino alla cena dove  lo chef propone la versione pop dei suoi piatti in cui è però sempre riconoscibile la sua firma.
Nella serata, che ha inaugurato l’apertura serale, abbiamo cominciato con un aperitivo composto da piccole crocchette alla crema di scampi accompagnate da Kius brut Carpineti, spumante metodo classico prodotto con uve Bellone.  
Seduti ai tavoli, dall’apparecchiatura minimal ma  raffinata,  ci sono stati serviti i quattro antipasti..

 Gazpacho invernale e mazzancolle croccanti, i crostacei sono avvolti da una croccante panatura e accompagnati dalla zuppetta che crea un piacevole contrasto cromatico e di consistenze;  Tartare di ricciola e guacamole; Tempura di calamari e mazzancolle, leggera e  asciutta la pastella, perfetto equilibrio di croccante e morbido nei calamarì; Pesce spada affumicato, lamponi e misticanza,  delicata l’affumicatura, fatta dalo chef,  con fumo da legno di botti di whisky raffreddato dal ghiaccio.


Ravioli alla pescatora ripieni di stracchino, con funghi enoki e salicornia; un piatto proposto con un sugo di pesce ma che ha le sue origini - ci ha raccontato lo chef - nel secolo scorso quando, per la bonifica di Ostia, arrivarono i braccianti da Ravenna.

Spaghetti con le conchiglie,  vongole, lupini e telline, cottura molto al dente,perfetta mantecatura e piccantezza ben distribuita, senza picchi aromatici, grazie alla infusione in olio del peperoncino scorpion, che lo chef prepara con i peperoncini che lui stesso coltiva.
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Grigliata mista e marinata alle erbe, pesce locale, cottura delicata, gambero appena scottato. 



Mousse al cioccolato bianco, frutti rossi e meringa ai semi, l’acidità dei frutti rossi bilancia la dolcezza ella mousse e della meringa che conferisce la nota croccante.

Il Tino è la massima espressione della cucina del litorale laziale, dove le tecniche moderne si fondono con sapori internazionali, grazie alla grande esperienza dello chef Patron Daniele Usai.
Il menu esprime una cucina unica e personale, che ruota intorno a idee contemporanee, ma con radici salde nelle tradizioni. Immancabile uno sguardo creativo, che trasporta i commensali in un viaggio fuori dagli schemi classici.
Il Tino si trova al piano superiore della struttura. Attualmente,  un ingresso al piano inferiore, che si apre sul QuarantunoDodici,  permette al cliente di arrivare a Il Tino. Dopo aver attraversato una seconda porta, si entra  nel mondo della cucina fine dining. 
Ecco le altre novità:
Il Tino   avrà un’entrata separata che permetterà di accedere direttamente al ristorante una stella Michelin. Una scala esterna farà arrivare il cliente in un primo ambiente dedicato all’accoglienza per poi accedere alla sala.




La scelta di separare gli ingressi del Tino e del QuarantunoDodici nasce per la nostra volontà di “raddoppiare” la proposta serale – dice Nico Stillitano, collegamento tra l'anima nautica e quella ristorativa di Nautilus – Da quando riaprirà il Tino, infatti, i nostri clienti potranno scegliere se vivere l'esperienza stellata della cucina di Daniele ai massimi livelli, o se godersi una serata meno impegnativa, con la garanzia comunque della firma di Daniele e di materie prime di alta qualità. Da un lato la cucina fine dining, dall'altro la cucina di mare fatta come si deve.  

Verranno divise le cucine dei due ristoranti, per creare una cucina a vista al piano superiore che permetta allo stesso chef di avere un occhio in sala e stringere una migliore sinergia con chi si siede ai sui tavoli.

Infine sarà ridotto il numero di tavoli de Il Tino, che passeranno da 12 a 8.

L'obiettivo – rivela Lele Usai – è alzare l'asticella della qualità al Tino, riducendo il numero di tavoli da 12 a 8 ed aggiungendo una cucina a vista in sala, un modo per migliorare l'esperienza dei clienti, che mi vedranno, insieme alla mia brigata, quasi fossimo in un acquario di vetro che si affaccia sulla sala. Inoltre, la nuova conformazione del Tino mi permetterà di uscire di più dalla cucina, una cosa che amo fare e che mi consente di relazionarmi con il mio cliente, di coccolarlo.

Il 26 Febbraio sono iniziati i lavori di ristrutturazione.  

Il Tino riaprirà il 16 Marzo e il mercoledì ci sarà la nuova pausa settimanale.






Il Tino

Via Monte Cadria, 127 Fiumicino

Tel. 06-5622778


www.ristoranteiltino.com

 



Ufficio Stampa

Beatrice Mencattini  333.7351943


Fabio Rinaldi 393.8523881
fabio@aromicreativi.com












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