I due
ristoranti, ospitati all’interno della stessa struttura - al piano superiore il
Tino, a quello inferiore il Bistrot - sono al centro di una serie di
trasformazioni volute dallo chef e dai soci Nico Stillitano e Stefano Loreti.
Il Bistrot e Il Tino, sono locali in cui sono stata molte volte, e continuerò a tornare, rimanendo sempre soddisfatta dalla cucina dello chef, sia dalla versione pop che da quella gourmet.
Un' esperienza da provare, dunque, arrivando a Via Monte Cadria 17, a Fiumicino. Superata la grande porta di cristallo si fa ingresso nel bistrot: interior design caratterizzato dallo stile nautico con arredi e cromie minimali, il 4112 si affaccia sul canale quasi fosse una delle navi ormeggiate. Carte nautiche a decorare le pareti, tonalità chiare, tocchi di blu, travi lamellari percorse dai volumi tecnici e dai punti luce, pareti vetrate, accuratezza dei dettagli e grande luminosità, trasmettono una piacevole armonia compositiva.
Un' esperienza da provare, dunque, arrivando a Via Monte Cadria 17, a Fiumicino. Superata la grande porta di cristallo si fa ingresso nel bistrot: interior design caratterizzato dallo stile nautico con arredi e cromie minimali, il 4112 si affaccia sul canale quasi fosse una delle navi ormeggiate. Carte nautiche a decorare le pareti, tonalità chiare, tocchi di blu, travi lamellari percorse dai volumi tecnici e dai punti luce, pareti vetrate, accuratezza dei dettagli e grande luminosità, trasmettono una piacevole armonia compositiva.
Tavolini bianchi o con il piano in vetro che lascia intravedere la carta nautica, bancone bar e vetrina in
mogano e pavimentazione in doghe di
legno chiaro che dall’ingresso ci accompagna fino
alla grande vetrata che porta all’ampio spazio esterno attrezzato con tavolini
e ombrelloni.
Nella cucina a vista lo chef, una stella Michelin, coadiuvato dalla sua brigata, crea piatti di spiccata
valenza estetica che giocano deliziosamente con consistenze e sapori: pesce di
provenienza locale, materia prima eccellente che non viene stravolta attraverso
cotture eccessive, piatti esaltati dal tocco creativo del talentuoso chef.
41 12 è la rotta nautica per giungere al bistrot che
da febbraio, questa la novità, è aperto
anche di sera, tutti i giorni della settimana: dalla colazione, in cui vengono serviti lieviti artigianali, croissant dolci e salati, preparati
da Usai e dal suo team, fino alla cena dove lo chef propone la versione pop dei suoi
piatti in cui è però sempre riconoscibile la sua firma.
Nella serata, che ha inaugurato l’apertura serale,
abbiamo cominciato con un aperitivo composto da piccole crocchette alla crema
di scampi accompagnate da Kius brut Carpineti, spumante metodo classico prodotto
con uve Bellone.
Seduti ai tavoli, dall’apparecchiatura minimal ma raffinata, ci sono stati serviti i quattro antipasti..
Gazpacho
invernale e mazzancolle croccanti, i crostacei sono avvolti da una croccante
panatura e accompagnati dalla zuppetta che crea un piacevole contrasto
cromatico e di consistenze; Tartare di
ricciola e guacamole; Tempura di calamari e mazzancolle, leggera e asciutta la pastella, perfetto equilibrio di
croccante e morbido nei calamarì; Pesce spada affumicato, lamponi e misticanza, delicata l’affumicatura, fatta dalo chef, con fumo da legno di botti di whisky
raffreddato dal ghiaccio.
Ravioli alla pescatora ripieni di stracchino, con
funghi enoki e salicornia; un piatto proposto con un sugo di pesce ma che ha le
sue origini - ci ha raccontato lo chef - nel secolo scorso quando, per la bonifica
di Ostia, arrivarono i braccianti da Ravenna.
Spaghetti con le conchiglie, vongole, lupini e telline, cottura molto al
dente,perfetta mantecatura e piccantezza ben distribuita, senza picchi
aromatici, grazie alla infusione in olio del peperoncino scorpion, che lo chef
prepara con i peperoncini che lui stesso coltiva.
.
Grigliata mista e marinata alle erbe, pesce locale,
cottura delicata, gambero appena scottato.
Mousse al cioccolato bianco, frutti rossi e meringa ai
semi, l’acidità dei frutti rossi bilancia la dolcezza ella mousse e della
meringa che conferisce la nota croccante.
Il Tino è la massima espressione della cucina del litorale
laziale, dove le tecniche moderne si fondono con sapori internazionali, grazie
alla grande esperienza dello chef Patron Daniele Usai.
Il menu esprime una cucina unica e personale, che
ruota intorno a idee contemporanee, ma con radici salde nelle tradizioni.
Immancabile uno sguardo creativo, che trasporta i commensali in un viaggio
fuori dagli schemi classici.
Il Tino si trova al piano superiore della struttura.
Attualmente, un ingresso al piano inferiore, che si apre sul QuarantunoDodici,
permette al cliente di arrivare a Il Tino. Dopo aver attraversato una seconda
porta, si entra nel mondo della cucina fine dining.
Ecco le altre novità:
Il Tino avrà un’entrata separata che
permetterà di accedere direttamente al ristorante una stella Michelin. Una
scala esterna farà arrivare il cliente in un primo ambiente dedicato
all’accoglienza per poi accedere alla sala.
La scelta di separare
gli ingressi del Tino e del QuarantunoDodici nasce per la nostra volontà di
“raddoppiare” la proposta serale – dice Nico Stillitano,
collegamento tra l'anima nautica e quella ristorativa di Nautilus – Da
quando riaprirà il Tino, infatti, i nostri clienti potranno scegliere se vivere
l'esperienza stellata della cucina di Daniele ai massimi livelli, o se godersi
una serata meno impegnativa, con la garanzia comunque della firma di Daniele e
di materie prime di alta qualità. Da un lato la cucina fine dining, dall'altro
la cucina di mare fatta come si deve.
Verranno
divise le cucine dei due ristoranti, per creare una cucina a vista al piano
superiore che permetta allo stesso chef di avere un occhio in
sala e stringere una migliore sinergia con chi si siede ai sui tavoli.
Infine sarà ridotto il numero di tavoli de Il Tino,
che passeranno da 12 a 8.
L'obiettivo – rivela
Lele Usai – è alzare l'asticella
della qualità al Tino, riducendo il numero di tavoli da 12 a 8 ed aggiungendo
una cucina a vista in sala, un modo per migliorare l'esperienza dei
clienti, che mi vedranno, insieme alla mia brigata, quasi fossimo in un
acquario di vetro che si affaccia sulla sala. Inoltre, la nuova conformazione
del Tino mi permetterà di uscire di più dalla cucina, una cosa che amo fare e
che mi consente di relazionarmi con il mio cliente, di coccolarlo.
Il 26 Febbraio sono iniziati i lavori di ristrutturazione.
Il
Tino riaprirà il 16 Marzo e il mercoledì ci sarà la nuova
pausa settimanale.
Il Tino
Via Monte Cadria, 127 Fiumicino
Tel. 06-5622778
Email: info@ristoranteiltino.com
www.ristoranteiltino.com
Ufficio Stampa
Beatrice Mencattini 333.7351943
Fabio Rinaldi 393.8523881
fabio@aromicreativi.com |
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