I
visitatori sono stati circa 2000, tra appassionati ed operatori del settore, in
un fine settimana denso di altre manifestazioni enogastronomiche.
L’ambizione è quella di realizzare concretamente una manifestazione che cresca di anno in anno, per diventare un punto di riferimento nella Capitale, per valorizzare nel centro Italia la grandezza e fondamentale importanza della cultura del vino del Belpaese e celebrare la memoria storica di un territorio che ha visto un'affermazione universale, in una continua crescita esponenziale che promuove sempre di più la cultura della qualità.
La manifestazione ha ospitato anche l’evento nell’evento “Nebbiolo nel Cuore”, che ha visto la presenza di oltre 200 cantine e oltre 1000 etichette in degustazione, provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo e ha offerto ai visitatori e agli operatori del settore ben 10 Masterclass di approfondimento, che hanno impreziosito il festival che vuole celebrare la cultura del vino a Roma. «Si tratta di seminari di eccezione – hanno spiegato gli organizzatori - con grandi vini che raccontano territori e produttori che hanno costruito la memoria storica del grande vino italiano nel mondo».
Ho avuto il piacere di partecipare ad alcune interessanti Masterclass fra le proposte.
“Tre anime e un territorio”, la prima: una degustazione in comparazione alla cieca di vino Cesanese preveniente dai territori di Affile, Olevano Romano e Piglio curata da Andrea Petrini e dall'enologo Letizia Rocchi.
Il cesanese è un vitigno le cui caratteristiche varietali tendono a dare differenti sfaccettature in funzione delle caratteristiche pedoclimatiche; lo stile del produttore ha poi, ovviamente, una grande importanza.
Questi i vini in degustazione:
Casale Della Ioria Torre Del Piano 2019
Petrucca e Vela Tellures 2016 Riserva
Terenzi Cesanese del Piglio Superiore Colle Forma 2019
Damiano Ciolli Cirsium 2016
Consoli Alma Mater 2016
L'Avventura Picchiatello 2019
Raimondo Terrae Vulpis Riserva 2018
Schiavella Vena Rubra Riserva 2017
Continuando con le eccellenze dei vini laziali, ho partecipato alla "Verticale Storica Frascati Riserva Superiore Luna Mater Fontana Candida. Dalla prima annata prodotta ad oggi.”, a cura di Saula Giusto e dell'enologo Mauro Merz.
Fontana Candida, si trova a Monteporzio Catone, grazie alla rivalorizzazione del territorio, all’individuazione delle vigne con migliore esposizione tra quelle più vecchie, al lavoro appassionato e professionale dell’enologo Mauro Merz è riuscita a valorizzare il Frascati, antico vino laziale, esaltandone la longevità.
Luna Mater è una DOCG prodotta con Malvasia Bianca di Candia, Malvasia del Lazio, Greco, Bombino.
Il nome Luna Mater evoca genesi, procreazione. Interpreta simbolicamente la nascita, ma anche la rinascita della cantina e il recupero della grande tradizione vitivinicola del territorio. Viene prodotto da vigneti di età media di oltre cinquant’anni, grazie ad una selezione rigorosa in vendemmia, manuale e cadenzata, basata sul perfetto grado di maturazione di ogni vitigno che ne compone il blend.
Annate 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020."
Con la masterclass “Presentazione dell'Associazione Albugnano 549. L'Alto Nebbiolo del Monferrato”, a cura di Marco Cum e dell'enologo Gianpiero Gerbi, ci spostiamo in Piemonte, ad Albugnano.
Nel 2017, a vent’anni dal riconoscimento della DOC, alcuni produttori della zona fondano l’Associazione ALBUGNANO 549, per sostenere l’identità enologica, storica, culturale, ambientale e socioeconomica del territorio di produzione dell’Albugnano DOC. 549 è l’altezza del Comune, ma non solo. È anche una felice coincidenza, infatti era il 5 aprile quando 9 vignaioli, provenienti dai 4 piccoli comuni della DOC dove si possono coltivare le uve Nebbiolo, Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito e Pino d’Asti, si sono riuniti per fondare l’Associazione che ora conta 14 soci.
L’ Albugnano DOC, nell’interpretazione dei vignaioli dell’Associazione, è un Nebbiolo in purezza affinato in legno per un minimo di 18 mesi e in bottiglia per almeno 6 mesi. La limitata produzione dell’Albugnano interessa oggi un areale di circa 44 ettari di terreno. Gianpiero Gerbi è l’enologo dell’Associazione che vigila sul lavoro degli associati e sulla qualità del prodotto finale.
Le particolari condizioni pedoclimatiche, il terreno di matrice marnosa, un’altitudine maggiore rispetto ad altre denominazioni regionali, la vinificazione del Nebbiolo in purezza, (la Doc consente un 15% di altre varietà), differenziano il Nebbiolo di Albugnano non solo da quelli prodotti in altre zone, ma anche all’interno del suo stesso territorio.
Vini in degustazione
Albugnano Superiore Doc 2017:
Orietta Perotto - Albugnano Doc Superiore “Oltre 500”
Pianfiorito – Albugnano Doc “Carpinella”
Cà Mariuccia - Albugnano Doc Superiore “Il Tato”
Terre Dei Santi - Albugnano Doc Albugnano 2018:
Alle Tre Colline - Albugnano Doc Superiore “Va’ Anait”
Roggero Bruno E Marco - Albugnano Doc Superiore
Mosso Mario – Albugnano Superiore Doc “Parlapà”
Cascina Quarino – Albugnano Doc “Eclissi”
Tenuta Tamburnin - Albugnano Doc Superiore
L’ultima degustazione a cui ho partecipato, che ha chiuso l’evento, mi ha portato in Georgia con la Masterclass "I GRANDI VINI DELLA GEORGIA, ANCESTRALI, AFFASCINANTI, UNICI”, a cura di Saula Giusto e Tamar Tchitchiboshvili, che collabora con l'Ambasciata della Georgia per la distribuzione di vini georgiani in Italia.
L’evento si è svolto con la presenza di sette produttori georgiani e di alcune importanti personalità: l’Ambasciatore della Georgia, il Sig. Constantine Surguladze; il Primo Consigliere, Sig. Davit Gomarteli; il responsabile delle pubbliche relazioni e del marketing department della National Wine agency of Georgia, il Sig. Mate Liluashvili.
Grazie al racconto in prima persona di alcuni produttori georgiani presenti in sala, alla proiezione di alcuni contenuti media ed alla degustazione dei vini, abbiamo avuto l'opportunità di conoscere meglio questo antico territorio.
Vini in degustazione:Rkatsitelidi Tika Wine
Rkatsitelidi 8millenniumm
Kisidi Brother Khutsvshvili
Rkatsiteli& Khikhvi blend di Batsashvili Wine
Kviriashviliwine yards
Aleksandroulidi Libe Wine
Saperavi di Qvevri wine Nareklishvili
Saperavi Khashmi di Andrea's Gvino"
Una grande evento che si prefigge ogni anno, inoltre, come presupposto fondamentale, che i grandi vini e le aziende rappresentative del Lazio ospiteranno i grandi vini delle altre regioni italiane ma anche del resto del mondo, che hanno costruito e che ancora contribuiscono a creare una storia senza fine.
Saula Giusto, Responsabile Ufficio Stampa, Comunicazioni e Relazioni Pubbliche
tel. 3932854426
info@romawinexperience.com; saulagiusto@gmail.com
Marco Cum e staff di Riserva Grande
La Cultura della qualità per un viaggio nel mondo del vino e oltre...
tel 339.6231232
eventi@riservagrande.com www.riservagrande.com
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