Il progetto
"Lazio Terre dell'Olio", della Regione Lazio, fa parte di un più
ampio progetto nazionale "Expo e Territori"
che vede coinvolti anche le CCIAA (Camere di Commercio) di Viterbo, Rieti e
Latina, Arsial, Azienda Romana Mercati, oltre al MIUR il MATTM e il MIBACT con
il supporto di Invitalia. Il progetto ha l'obiettivo di favorire la
valorizzazione delle aree di produzione delle quattro DOP dell'olio extravergine di
oliva del Lazio e le tradizioni alimentari connesse, al fine di tutelare la
vocazione del territorio, incentivare il turismo e l'attività ricettiva,
sostenere le imprese olivo-oleicole ed educare alla corretta alimentazione
attraverso l'utilizzo di prodotti di qualità, in particolare l'olio
extravergine di oliva. Il territorio del Lazio è ricco di storia e cultura
nonché di tradizioni enogastronomiche e di prodotti di grande qualità. Tra i
prodotti tipici più rinomati vi è l'olio extravergine d'oliva; la coltivazione
di ulivi è molto diffusa in tutta la regione e consente di ottenere oli DOP
diversi ma tutti particolarmente raffinati: l'olio extravergine Sabina, l'olio
extravergine Canino, l'olio extravergine Tuscia e l'olio extravergine Colline
Pontine, prodotto nel territorio che da Cisterna di Latina degrada verso il golfo
di Gaeta.
Al fine di
valorizzare le aree DOP caratterizzate dalla presenza di produzioni olivicole
di qualità oltre a prodotti agroalimentari tipici e tradizionali, attraverso
l'organizzazione la qualificazione di un'offerta turistica di tipo integrato,
il progetto prevede che siano predisposti per ciascuna Dop, dei percorsi
turistici tematici volti a far conoscere le località più interessanti sia da un
punto di vista storico culturale e naturalistico sia enogastronomico.
Il tour a cui ho
partecipato lo scorso 16 dicembre, fa parte di questo progetto e si è
sviluppato lungo uno dei quattro itinerari proposti, per conoscere le
caratteristiche organolettiche del prodotto sia quelle storico-culturali ed
enogastronomiche del territorio.
Abbiamo visitato l'Olivia Srlsemplificata - Oscar Soc Coop Agricola a Roccamassima, l’Oasi naturalistica del Giardino diNinfa a Cisterna di Latina, pranzato al Ristorante
Il Piccolo Ducato a Cisterna di Latina e abbiamo concluso con la visita al Casale San Giorgio ad Aprilia.
Prima tappa
del Tour è il frantoio Oscar
Soc. Coop. Agricola, una giovane azienda olivicola a
conduzione familiare. La tenuta sovrasta la vallata di Rocca Massima, piccolo
centro storico nel cuore dei Monti Lepini in provincia di Latina, a 450 m slm,
incastonata tra gli olivi in una delle zone più suggestive dell’entroterra
laziale. Qui nasce l’itrana, l’oliva patrimonio di questo territorio. In questo
contesto che la famiglia lavora da generazioni l’olio e le olive da tavola
producendo l’ Olio extra vergine di oliva “Carventum”, colore Verde con riflessi gialli, fruttato intenso con marcate note di
pomodoro verde ed erbe aromatiche e l’Olio extra vergine di oliva “Priore”, colore dorato di elevata intensità con leggere sfumature verdi, da medie note
fruttate di oliva e di vegetale fresco (pomodoro verde). Al gusto è leggermente
amaro, piccante ed astringente, e con bassa persistenza aromatica.
Oscar Soc. Coop. Agricola
Via Rocca Massima, 2 Loc. Basso le Case – Rocca Massima (LT)
Tel./Ph. +39.06.9664883; +39.339.6627231
e-mail: info@agricolaoscar.com; oscarsrl@frantoiooscar.com
web: http://www.agricolaoscar.com
Oscar Soc. Coop. Agricola
Via Rocca Massima, 2 Loc. Basso le Case – Rocca Massima (LT)
Tel./Ph. +39.06.9664883; +39.339.6627231
e-mail: info@agricolaoscar.com; oscarsrl@frantoiooscar.com
web: http://www.agricolaoscar.com
La
tappa successiva è la visita al Giardinodi Ninfa, per l’occasione aperto solo per noi (Doganella di Ninfa, Via Provinciale Ninfina 68, 04012 Cisterna di Latina) .
l
giardino di Ninfa è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel
2000 al fine di tutelare il giardino storico di fama internazionale, l’habitat
costituito dal fiume Ninfa, lo specchio lacustre da esso formato e le aree
circostanti che costituiscono la naturale cornice protettiva dell’intero
complesso
Il
nome Ninfa deriva da un tempietto di epoca romana, dedicato alle Ninfe Naiadi,
divinità delle acque sorgive, costruito nei pressi dell’attuale giardino.
La
realizzazione del giardino fu guidata soprattutto da sensibilità e sentimento,
seguendo un indirizzo libero, spontaneo, informale, senza una geometria
stabilita. Marguerite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, continuò la cura del
giardino introducendo nuove specie di arbusti e rose e negli anni Trenta del
Novecento aprì le sue porte all’importante circolo di letterati ed artisti
legato alle riviste da lei fondate, “Commerce” e “Botteghe Oscure”, come luogo
ideale in cui ispirarsi.
L’ultima
erede e giardiniera fu Lelia Caetani, figlia di Roffredo Caetani. Donna sensibile e
delicata, curò il giardino come un grande quadro, accostando colori e
assecondando il naturale sviluppo delle piante, senza forzature, ed evitando
l’uso di sostanze inquinanti. Aggiunse numerose magnolie, prunus e rose
rampicanti, e, insieme alla madre Marguerite, realizzò accanto alle mura sud
della città di Ninfa un rock garden, chiamato anche ‘colletto’. Donna Lelia
morì nel 1977, ma prima della sua morte decise di istituire la Fondazione Roffredo
Caetani al fine di tutelare la memoria del Casato Caetani, di preservare il
giardino di Ninfa e il castello di Sermoneta, e di valorizzare il territorio
pontino e lepino
All’interno
del giardino di Ninfa si incontrano varietà di magnolie decidue, betulle,
iris palustri e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a
primavera i ciliegi e meli ornamentali fioriscono in maniera
spettacolare.
Fra le oltre 1300 piante diverse introdotte che è possibile ammirare negli otto ettari di giardino ricordiamo i viburni, i caprifogli, i ceanothus, gli agrifogli, le clematidi, i cornioli, le camelie.
Molte varietà di rose rampicanti sono sostenute dalle rovine ed estendono i lunghi rami vigorosi sugli alberi
Fra le oltre 1300 piante diverse introdotte che è possibile ammirare negli otto ettari di giardino ricordiamo i viburni, i caprifogli, i ceanothus, gli agrifogli, le clematidi, i cornioli, le camelie.
Molte varietà di rose rampicanti sono sostenute dalle rovine ed estendono i lunghi rami vigorosi sugli alberi
Il clima particolarmente mite di Ninfa permette anche
la coltivazione di piante tropicali come l’avocado, la gunnera manicata del Sud
America e i banani.
Vi sono anche molti arbusti piantati non solo per la loro bellezza ma anche perché offrono ospitalità alle numerose forme di animali presenti fra cui si evidenzia il folto gruppo dell’avifauna rappresentato da oltre 100 specie censite.
Vi sono anche molti arbusti piantati non solo per la loro bellezza ma anche perché offrono ospitalità alle numerose forme di animali presenti fra cui si evidenzia il folto gruppo dell’avifauna rappresentato da oltre 100 specie censite.
aprile - maggio - giugno 9 - 12 14.30
- 18
luglio
- agosto - settembre 9 - 12 15 - 18.30
ottobre
- novembre 9 - 12 14 – 16
Il nostro tour continua con il pranzo a base di pesce
presso
Il Piccolo Ducato dello Chef
Patron Emanuele Sibilia, dalla grande passione e professionalità.
Via Tivera angolo via
Ninfina.
Telefono : 06.96.01.284
Cellulare: 339.65.00.671
mail : ilpiccoloducato@alice.it
Ultima tappa del Tour è la visita
a Casale San Giorgio.
Francesco Saverio de Leone e sua moglie
Giorgina, nel 1950 diedero vita al Casale San Giorgio, azienda fertile e ricca
di acqua indirizzata inizialmente all’allevamento del bestiame, alla
coltivazione del grano e poi alla olivicoltura, il cui nome fu attribuito in
onore della cavalleria Savoia, in cui il Signor Francesco aveva militato con il
grado di maggiore.
Fin
dal passato lo scopo dell’azienda è stato quello di produrre un olio
extravergine di
oliva
di qualità superiore, cercando i punti di forza nel concetto di filiera a km 0,
coltivazione,
raccolta, frangitura, stoccaggio sotto azoto e imbottigliamento riducendo i
tempi
di lavorazione. Il frantoio aziendale permette di ottenere un prodotto di
altissima
qualità,
in quanto questo tipo di coltura (11 ha)detta ad alta densità consente di
raccogliere
meccanicamente 100/110 q di olive in 4 ore e molire in 5, questa velocità
impedisce
i processi ossidativi.
Le
coltivazioni dell’azienda permettono di produrre due tipi di olio extra
vergine: il Pontentino sapore
leggero e delicato e allo stesso tempo una notevole sensazione di freschezza
accompagnata da profumi particolarmente intensi. Al gusto si presenta
perfettamente equilibrato, con retrogusti di nocciola, mandorla, mela,
carciofo, pomodoro verde e con piacevoli sentori erbacei., il Maestrale sapore “deciso e fragrante”.
Nette le sensazioni verdi e pungenti ma con un’armoniosità comunque abbastanza
elevata. Al gusto si presenta equilibrato, con retrogusti di carciofo, noce,
nocciola, pomodoro verde, e con piacevoli sentori erbacei e floreali. dal gusto
più intenso.
Casale
San Giorgio s.r.l.
Via Casalazzara, 1 – Aprilia (LT)
Tel./Ph. +39.06.9256388; +39.346.0214349
e-mail: casalesangiorgio@alice.it
web: http://www.casalesangiorgio.it
Via Casalazzara, 1 – Aprilia (LT)
Tel./Ph. +39.06.9256388; +39.346.0214349
e-mail: casalesangiorgio@alice.it
web: http://www.casalesangiorgio.it
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