"Ripartiamo, porto con me il ricordo di persone cordiali e ospitali,le immagini di splendidi paesaggi, i sapori di una cucina tradizionale, i sentori dell'olio, del vino, dei tartufi, del miele, dei dolci, i suoni e i profumi di una natura bellissima.
Abruzzo "forte e
gentile che il cuore conquista come un amante"
tornerò presto."
Con queste parole ho
salutato l’Abruzzo dopo aver preso parte al progetto AbruzzoGustoKm0 della
nostra amica Emiliana Dell'Arciprete di Abruzzo4foodies.
Sono ripartita per raccontare un altro pezzetto di questa splendida regione:
“In Abruzzo con gusto – 21-23 Giugno 2019” è il tour fatto con Sabrina e Silvia.
Facile mantenere questa
promessa.
Tutte le volte che sono tornata ho ripetuto le stesse parole. L’Abruzzo
è una regione tutta da scoprire: natura generosa, meravigliosi paesaggi,
antiche tradizioni enogastronomiche, piccoli borghi ricchi di storia, arte e
cultura, territori incontaminati, massicce vette appenniniche e mille sentieri, coste frastagliate ad arenili dorati,
l’Abruzzo vanta la maggior presenza di
parchi e di aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale, oltre
trenta Riserve Naturali, un'area Marina Protetta , regione con la maggiore area
naturalistica d’Europa.Sono ripartita per raccontare un altro pezzetto di questa splendida regione:
“In Abruzzo con gusto – 21-23 Giugno 2019” è il tour fatto con Sabrina e Silvia.
Enjoy your stay in
Abruzzo!
Primo giorno
A bordo della mia fida
Nissan Qashqai siamo partite per il tour “In Abruzzo con gusto” ed abbiamo percorso 600
km!
La prima tappa è stata
la magnifica Abbazia di Santa Maria di Arabona e il suo giardino, a Manoppello.
L’abbazia è l’esempio
più importante di architettura cistercense
in Abruzzo caratterizzato dalla spazialità gotica; fa parte della fitta rete di
abbazie create dal sistema cistercense, probabilmente fondata per una donazione del 1197 e iniziata
nel 1208.
L'impianto generale con
il presbiterio e le cappelle del transetto a piante rettangolare sseguelo
schema cistercense di Fontenay. L’interno è a tre navate con volte a crociera
sostenute da pilastri a fasci.
Il grande rosone e le
monofore del presbiterio, illuminano le due opere scultoree duecentesche: il
tabernacolo in pietra con rilievi floreali e il cero pasquale con colonne
tortili e simbolici motivi vegetali e animali. Gli animali che
abbracciano il fusto del cero sembra che rappresentino le eresie che attaccano
la fede.
Qui abbiamo incontrato
Giulia Scappaticcio, la titolare di Casale Centurione, un casale meraviglioso,
immerso nella natura, circondato dal verde, con la vista che spazia nella
vallata.
Giulia, abruzzese per
amore e orgogliosa del suo territorio, è una padrona di casa molto ospitale e
vulcanica; ha ristrutturato un casale trasformandolo in una bella Country House
che ha personalmente arredato con mano felice. Un grande giardino, in cui ci si
può rilassare, circonda la casa che affaccia sulla bella vallata.
Nelle camere da letto, 3 più un piccolo appartamento, dotate di bagno e di aria condizionata, si vede ancora la mano di Giulia, in veste di restauratrice: ha recuperato alcuni pezzi e gli ha donato nuova vita e nuova funzione, creando una equilibrata armonia.
Si entra nella vasta sala per gli ospiti, in pietra con soffitti a volta, dove oggetti di recupero della civiltà contadina si mescolano sapientemente a nuovi arredi, a ceramiche e a merletti abruzzesi.
Qui Giulia organizza le sue cooking class in cui insegna a preparare piatti tipici abruzzesi.
Noi abbiamo preparato i fiadoni, la pasta alla chitarra e le ferratelle, utilizzando una selezione di farine locali di grani antichi e indossando grembiulini in cui era rappresentata la Presentosa, “un dono da sfoggiare con presunzione”. La Presentosa, un ciondolo in filigrana, veniva regalato dallo sposo come pegno d'amore.
A cena abbiamo mangiato quello che abbiamo preparato, ottimi prodotti locali e un calice di “Cerasuolo” fresco, dai sentori di fragola e mandorla e fresco e delicato in bocca.
Nelle camere da letto, 3 più un piccolo appartamento, dotate di bagno e di aria condizionata, si vede ancora la mano di Giulia, in veste di restauratrice: ha recuperato alcuni pezzi e gli ha donato nuova vita e nuova funzione, creando una equilibrata armonia.
Si entra nella vasta sala per gli ospiti, in pietra con soffitti a volta, dove oggetti di recupero della civiltà contadina si mescolano sapientemente a nuovi arredi, a ceramiche e a merletti abruzzesi.
Qui Giulia organizza le sue cooking class in cui insegna a preparare piatti tipici abruzzesi.
Noi abbiamo preparato i fiadoni, la pasta alla chitarra e le ferratelle, utilizzando una selezione di farine locali di grani antichi e indossando grembiulini in cui era rappresentata la Presentosa, “un dono da sfoggiare con presunzione”. La Presentosa, un ciondolo in filigrana, veniva regalato dallo sposo come pegno d'amore.
A cena abbiamo mangiato quello che abbiamo preparato, ottimi prodotti locali e un calice di “Cerasuolo” fresco, dai sentori di fragola e mandorla e fresco e delicato in bocca.
Giulia non lascia nulla
al caso, tutto è organizzato ricordando che siamo in una bellissima terra che
va corteggiata e ammirata, l’Abruzzo.
Per questo ci ha portate con orgoglio a vedere i dintorni.
Salendo attraverso una faggeta siamo arrivate al rifugio Bruno Pomilio a 1930 s.l.m, dove abbiamo pranzato. Riscendendo ci siamo fermate all’Abbazia di San Liberatore a Majella, edificata tra il 1000 e il 1300. Da qui, risalendo il torrente Alento, dalle acque limpide e azzurre che formano piccole cascate, siamo arrivate alle Tombe Rupestri di S. Liberatore.
Per questo ci ha portate con orgoglio a vedere i dintorni.
Salendo attraverso una faggeta siamo arrivate al rifugio Bruno Pomilio a 1930 s.l.m, dove abbiamo pranzato. Riscendendo ci siamo fermate all’Abbazia di San Liberatore a Majella, edificata tra il 1000 e il 1300. Da qui, risalendo il torrente Alento, dalle acque limpide e azzurre che formano piccole cascate, siamo arrivate alle Tombe Rupestri di S. Liberatore.
Tornando ci siamo
fermate a Serramonacesca, all’ Azienda Agricola “La Tua Fattoria” di Enio Di
Francesco: 1200 pecore di razza abruzzese e un centinaio di capre, di razza
camosciata al pascolo libero. L'Azienda ha vinto
diversi premi con la produzione di formaggi a latte crudo,
semplici o aromatizzati di varie stagionature, e di ricotta, che abbiamo degustato durante la cena a Casale Centurione.
Giornata piena, ci attende un comodo letto con bianchera ricamata!
Giornata piena, ci attende un comodo letto con bianchera ricamata!
www.casalecenturione.it
– info@casalecenturione.it + 39 3358257345 / +39 3495394136
Manoppello (PE) – Via
Santa Maria Arabona, 4, 65025 – riferimento Giulia
Scappaticcio
Secondo giorno
Dopo una ottima
colazione, preparata da Giulia e dal marito, siamo partite per Capestrano (AQ).
Prima una tappa nella
bella cittadina di Guardiagrele, dove ho fatto alcuni acquisti, la chitarra,
per la pasta ovviamente, e i ferri per le ferratelle.
Arrivate nel Borgo di
Capestrano, dove sorge il Castello Piccolomini, abbiamo incontrato Simonetta Caruso Puglielli della "CasaFisolare B&B".
Simonetta si è trovata
qui, nel paese della sua infanzia,
“insieme a mio marito, ad aprire le porte di una casa che mia figlia
Mariasole, disegnava sempre da bambina e che chiamava, Fisolare. Una casa
piccola e accogliente ma soprattutto felice, diceva lei. Casa Fisolare B&B
ora esiste davvero”.
Un’oasi di bellezza e
tranquillità, che affaccia sulla Valle del Tirino, dove ci siamo sentite a casa,
grazie alla splendida accoglienza di Simonetta, alla sua calma e alla sua dolcezza.
Simonetta organizza corsi di cucina vegetale, lezioni di yoga o escursioni sul
fiume Tirino.
Noi abbiamo seguito un
interessante corso di cucina vegetale con "Mom", la chef Gina Di
Benedetto.
Abbiamo imparato a preparare alcune paste ripiene utilizzando solo prodotti vegetali, con brevi cotture o addirittura crudi, senza tralasciare gusto, colore ed estetica. Grazie Mom per questo bellissimo corso in cui abbiamo lavorato fianco a fianco con simpatiche persone in cui, età, sesso, competenze diverse non avevano influenza, solo interazione e gioia hanno connotato questo gruppo. Un saluto alla mia "compagna di banco" Lidia Nicolai che ho avuto il piacere di aiutare alle prese con il suo primo impasto.
Abbiamo imparato a preparare alcune paste ripiene utilizzando solo prodotti vegetali, con brevi cotture o addirittura crudi, senza tralasciare gusto, colore ed estetica. Grazie Mom per questo bellissimo corso in cui abbiamo lavorato fianco a fianco con simpatiche persone in cui, età, sesso, competenze diverse non avevano influenza, solo interazione e gioia hanno connotato questo gruppo. Un saluto alla mia "compagna di banco" Lidia Nicolai che ho avuto il piacere di aiutare alle prese con il suo primo impasto.
La sera, in una grande
tavolo conviviale a bordo piscina, con tutti i
partecipanti al corso, la chef Gina Di Benedetto, ha servito le paste realizzate nel corso preparandole in
modo squisito e bellissimo.
Simonetta è una splendida padrona di casa, una presenza discreta, che ti accoglie come se fosse la tua casa, in cui sentirsi a proprio agio, avendo anche la possibilità di cucinare oltre a quella in cui, se si vuole, Simonetta preparerà la colazione e la cena con i prodotti tipici della zona. Si può riposare a bordo piscina, in questa oasi di pace, sotto il maestoso Castello Piccolomini, oppure si possono godere le bellezze della zona, uno dei più bei paesaggi d'Abruzzo: la Valle del Tirino, dove scorre il fiume omonimo dalle acque pure e cristalline.
Simonetta è una splendida padrona di casa, una presenza discreta, che ti accoglie come se fosse la tua casa, in cui sentirsi a proprio agio, avendo anche la possibilità di cucinare oltre a quella in cui, se si vuole, Simonetta preparerà la colazione e la cena con i prodotti tipici della zona. Si può riposare a bordo piscina, in questa oasi di pace, sotto il maestoso Castello Piccolomini, oppure si possono godere le bellezze della zona, uno dei più bei paesaggi d'Abruzzo: la Valle del Tirino, dove scorre il fiume omonimo dalle acque pure e cristalline.
Via delle Aie 17 7022 Capestrano
Capestrano è famosa per
il ritrovamento del “Guerriero di Capestrano”, una statua rinvenuta casualmente
da un contadino nel 1934. Risale alla
metà del VI sec. a.C. e rappresenta una figura maschile con le braccia
ripiegate sul petto, in costume militare con caratteristico copricapo dalle
larghe tese. La statua è conservata nel Museo nazionale di Archeologia di
Chieti.
La Valle del Tirino,
dove scorre il fiume omonimo, è situata
all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; oltre alle
bellezze naturalistiche, la valle custodisce diversi emergenze storico-
culturali: il castello Piccolomini di Capestrano, il Castello
dei Duchi di Cantelmo di Bussi, la zona archeologica di Capestrano, le chiese romaniche
di San Pietro ad Oratorium e della Madonna di Cartignano. Nella Valle ci sono
inoltre una varietà di colture e produzioni enogastronomiche,i vigneti di Ofena nell’ alta Valle del Tirino,
i tipici orti lungo fiume - le “padure “ e “cannavine” - con sistemi di
irrigazione che attingono l’acqua dal Fiume Tirino.
Nella valle si trova anche Le Terre del Tirino,
azienda con agriturismo con una storia interessante…ma di questo vi parlerò in
un altro post.
A presto con l'Abruzzo!
Nessun commento:
Posta un commento