venerdì 24 aprile 2020

IL DRINK BURROWS ISPIRATO AL FILM THE DARWIN AWARDS

The Darwin Awards è un’originale commedia indie, presentata al Sundance Film Festival, che riporta come sottotitolo italiano ‘Suicidi accidentali per menti poco evolute’. Il drink Burrows è ispirato al nome del protagonista, Michael Burrows,interpretato da Joseph Fiennes. Michael Burrows è un criminologo maniaco del controllo, emofobico e ossessionato dai Darwin Awards, premio sarcastico che ogni anno viene attribuito alla persona morta nel modo più stupido e bizzarro. Un cliente difficile da soddisfare, anche perché, forse, anche astemio. Ma in un mondo dove esisteuna persona che attacca un razzo alla propria  auto, perchè non provare a far bere un astemio? E poi la bellissima Siri – Wynona Ryder - insofferente verso alcuni suoi comportamenti, sarà  un’ottima spalla complice e renderà il lavoro più semplice... Il barman Antonio Masi, capo bar del Tatabui bistrot e cocktail bar di Torino, ha immaginato questa coppia improbabile al bancone del bar. Protagonista del drink è il Ramsbury Gin, che rappresenta Burrows, inglese come Fiennes, Single Estate Gin dalle molte sfaccettature come il protagonista, prodotto con 9 componenti botaniche: ginepro, mela cotogna, coriandolo, angelica, radice dell’iris (giaggiolo), liquirizia, limone, arancia e cannella, distillate insieme con alambicco tradizionale per gin in rame. I due italiani Vermouth Rosso OSCAR.697 e Amaro Formidabile delineano il carattere di Siri, con il tamarindo a ritagliarsi la veste di ingrediente insolito, rappresentando le assurdità ‘reali’ che accadono nel  film.


DRINK: BURROWS

(ispirato al film ‘The  Darwin Awards’, di Finn Taylor, 2006)

 BARMAN: Antonio Masi, capo bar del Tatabui bistrot e cocktail bar di Torino

 INGREDIENTI:

5 cl Ramsbury Gin

3 cl Vermouth Rosso OSCAR.697

1,5 cl Amaro Formidabile

1 spoon estratto di tamarindo Erba

 Bicchiere:  Rock basso

 PREPARAZIONE

Preparare il cocktail direttamente nel bicchiere: versare tutti gli ingredienti e miscelare fino a far sciogliere l'estratto di tamarindo. Riempire di ghiaccio fino a colmare e girare il tutto con una “cucchietta”.

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