Il panorama vitivinicolo pugliese si arricchisce di un
nuovo progetto: l’Associazione “Terre d’Alta Puglia”, presentato ufficialmente
durante la sesta edizione di Beviamoci Sud Roma, la prestigiosa kermesse
dedicata ai vini d’eccellenza del Meridione, ospitata all’Hotel Palatino dal 7
al 9 dicembre. Tra le oltre 50 aziende vitivinicole selezionate dai curatori
Marco Cum, Andrea Petrini e Luciano Pignataro, un momento di particolare
rilievo è stato la presentazione dell'Associazione "Terre d'Alta
Puglia".
UN FOCUS SUL NERO DI TROIA
Il lancio dell’associazione è avvenuto l’8 dicembre
durante la masterclass "Le sfumature del Nero di Troia",
condotta da Luciano Pignataro e Saula Giusto insieme ai produttori associati. Una
degustazione guidata 12 etichette di Nero di Troia nelle versioni
spumante, rosato, rosso e passito, prodotte dalle cantine associate di Terre
d’Alta Puglia, espressione di questo antico e vocato territorio: le radici e
l’evoluzione di uno storico patrimonio vitivinicolo da riscoprire.
A seguire le 12 etichette rappresentative del vitigno Nero di Troia, presentato nelle sue molteplici espressioni:
Nero di Troia
Spumante: Spumante Charmat 2023 di Casa Primis.
Nero di Troia Rosato: Monrose 2023 di Primis, Faragola
2023 di Placido Volpone.
Nero di Troia Rosso (in acciaio e barricato): 2023 di
Casa Primis, Kalinero 2021 di Domus Hortae, Ghort 2020 di Ladogana, Pupanera
2022 di Palatino, Nero di Troia 2020 di Ladogana, Neolitico 2021 di Terre di
Maria, 1788 Trilogia 2020 di Domus Hortae, Crusta 2019 di Primis.
Nero di Troia Passito: FA# 2020 di Domus Hortae .
Questo momento non solo ha celebrato un simbolo
enologico della Puglia, ma ha anche offerto l’occasione per presentare il nuovo
disciplinare dell’Associazione.
IL DISCIPLINARE “TERRE D’ALTA PUGLIA”
Innovativo e mirato all’eccellenza, il disciplinare
rappresenta un’evoluzione rispetto alle attuali DOC pugliesi, puntando su
qualità e sostenibilità. Tra le caratteristiche distintive:
Densità minima d’impianto:
4.000 ceppi/ha.
Rendimenti limitati:
massimo 12 ton/ha per spumanti, bianchi e rosati; 10 ton/ha per rossi; 8 ton/ha
per rossi Riserva; 6 ton/ha per passiti.
Implementazione del Comitato Tecnico
Scientifico (CTS): composto da:
- tre membri eletti tra gli agronomi/enologi delle
cantine aderenti al disciplinare;
- Dott. Vittorio Capozzi (Socio fondatore
dell’Associazione e membro del CTS), Ricercatore, Istituto di scienze delle
produzioni alimentari (ISPA) – Consiglio Nazionale delle Ricerche
- Mariagiovanna
Fragasso, (Membro CTS) Ricercatrice, Dipartimento DAFNE – Università di Foggia
- Membri
esterni del CTS: Dott.ssa Maria Francesca Cardone e Dott. Rocco Perniola,
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria
(CREA)
- Un membro dell’ente di certificazione
UN NUOVO PERCORSO PER LA VITICOLTURA PUGLIESE
L’associazione mira a valorizzare la viticoltura del Nord della Puglia attraverso la sinergia tra produttori e la creazione di un marchio collettivo di qualità. Questo marchio rappresenterà autenticità, tradizione e innovazione, diventando un punto di riferimento per enoturisti e appassionati.
UN NUOVO FUTURO PER IL TERRITORIO
“Terre d’Alta Puglia” unisce le forze di produttori
locali per promuovere vini straordinari che raccontano la storia, la cultura e
il futuro del territorio. “Abbiamo deciso di fare squadra”, sottolineano i
membri, “per costruire insieme un valore aggiunto, ampliando la rete a tutte le
realtà vitivinicole che vorranno aderire.”
Si apre un nuovo capitolo della viticoltura pugliese
con “Terre d’Alta Puglia”, simbolo di un territorio che guarda al futuro senza
dimenticare le sue radici.
Prossimo appuntamento: un evento ufficiale in Puglia dedicato
alla presentazione del marchio collettivo di qualità e della futura Strada
del Vino Terre d'Alta Puglia, un’iniziativa che promette di arricchire
ulteriormente l’offerta enoturistica della regione.
INFO:
www.terredaltapuglia.it
social: @terredaltapuglia
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