A giugno si è
svolto il primo progetto abruzzese di micro promozione territoriale: 4
foodblogger, 3 giorni, 11 attività, 12 partner coinvolti, 100 km, un tour alla
scoperta delle eccellenze, delle bellezze, delle peculiarità enogastronomiche
di un territorio unico, nel cuore d’Abruzzo, nella provincia di Chieti.
Ebbene io sono una delle quattro foodblogger e voglio raccontare questa
bella iniziativa denominata #AbruzzoGustoKm0, nata da un’idea di Antonello
Primavera con la consulenza tecnica di Abruzzo4Foodies.
Arrivate alla
stazione di Chieti siamo state accolte con grande cordialità da una sorridente Emiliana
Dell’Arciprete, consulente tecnica di questo indimenticabile tour in cui
cordialità, ospitalità e sorrisi sono stati un comun denominatore.
Abbiamo alloggiato nell’Eco B&B Primavera.
Abbiamo alloggiato nell’Eco B&B Primavera.
Il proprietario, Antonello Primavera, è profondamente innamorato della sua
terra e si adopera costantemente per farne conoscere le bellezze. Annalisa, la
moglie ci ha deliziate con una squisita torta per la colazione.
La struttura è semplice e accogliente, con un
giardino curato, adatta alle famiglie per la sua posizione tranquilla, vicina
al centro di Canosa Sannita. Posizionata a 11 km dal mare e non lontana
da Guardiagrele e Lanciano è un comodo punto di partenza per belle escursioni
nel territorio circostante. Unica in Abruzzo a vantare il Marchio Europeo
Ecolabel di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal
punto di vista ambientale.
Da non
perdere: la squisita torta all'amaretto della signora Primavera
Eco B&B
Primavera
Indirizzo:
Via S. Leonardo 11 - 66010 Canosa Sannita
Sito web: www.bebprimavera.it
Una struttura ricettiva a gestione familiare con annesso orto e vigneto dai quali provengono i prodotti usati per preparare i pasti degli ospiti. La proprietaria, Anastasia Verna è una donna estremamente dinamica e moderna; piena di energia e di idee ha personalizzato in modo originale la sua struttura con materiali di recupero che nascondono una storia che si rivela a chi li sa osservare. Dopo aver visitato la struttura abbiamo passato una bella serata degustando i piatti tradizionali che Anastasia ha cucinato con i prodotti del suo orto, scrippelle fritte, pallotte cacio e ova, frittelle di borragine, verdura, conversando piacevolmente e ascoltando gli interessanti racconti del consorte Tonino sulla storia del territorio.
Da
non perdere: le Pallotte cacio e ova
di Anastasia!
Casa Dell’Arciprete B&B
Casa Dell’Arciprete B&B
Bed &
Breakfast and Azienda Agricola
Indirizzo: via
Roma, 60 - 66030 Arielli (Chieti)
tel. (+39) 0871938812
email: dellarciprete (at) gmail.com
Sito web: http://www.casadellarciprete.com
La mattina successiva, di buon ora siamo andate in una tartufaia naturale a
Orsogna alla ricerca di tartufi con
guida e cani.
Il tartufo, appartenente al genere
Tuber, compie il proprio intero ciclo vitale sotto terra (ipogeo). Il Tuber
melanosporum si può trovare in ambiente collinare, con piante abbastanza
distanziate a costituire boschetti radi, con aree prive di vegetazione
spontanea attorno alla pianta, dette pianelli.
Per
produrre il prezioso sporocarpo deve vivere in simbiosi con piante arboree; le
piante simbionti sono sette: Roverella, Leccio, Cerro, Tiglio, Nocciolo,
Carpino nero, Cisto.
Per
"scovare" un tartufo il cercatore o "trifolao" deve
avvalersi della collaborazione di un cane dal fiuto finissimo ed addestrato al
riconoscimento dell’aroma di questo fungo. Con noi c'erano Kalì, una
simpaticissima Lagotto romagnolo, molto vivace e un po' birichina
con Fabio Cerretano; Iko, Lagotto romagnolo con Piero, e Luna, un bracco
tedesco/pointer con Daniele, grazie al carattere e all'età erano
estremamente attenti alla ricerca. Quando fiutavano il tartufo
cominciavano a scavare con impeto per segnalarlo al cercatore che con un
particolare zappino lo estraeva con la massima delicatezza. Subito dopo la buca
veniva ricoperta per permettere la formazione di nuove radichette così da
permettere una auspicabile formazione di un nuovo corpo fruttifero.
La
produzione estiva è quella dello scorzone (chiusura 15 aprile al 15 maggio e 15
settembre 30 settembre) mentre il tartufo uncinato, migliore dello scorzone
inizia a fine agosto e si raccoglie da ottobre, il bianchetto dal 15 gennaio al
30 aprile.
Dal 21
settembre al 31 gennaio viene anche raccolto il tartufo bianco molto delicato e
molto pregiato che si trova a grande profondità fino a 90 centimetri..
Il tartufo è
formato da una parete esterna, il peridio, liscio o sculturato e di colore
variabile dal chiaro allo scuro è una parte interna che si chiama gleba.
Al momento
dell’acquisto deve essere privo di imperfezioni, al tatto deve essere turgido,
compatto e duro, sintomo di freschezza. Il grado di pulizia è importante in quanto
la presenza di residui di terra, oltre a rendere meno gradevole l’aspetto, può
mascherare difetti ed imperfezioni.
Si conserva
nella carta, da cambiare tutti i giorni, all'interno di un barattolo da riporre
in frigo.
Da non
perdere: un assaggio di tartufo tritato con olio d’oliva su crostini
caldi.
Tartufi
Tubersangro Fabio Cerretano & Tubersangro di Cirigliano
Pietro– Atessa (Chieti).
Dopo questa incantevole
e fruttifera passeggiata abbiamo raggiunto la Cantina Cerretano ad
Orsogna (CH), per una degustazione “Vegan Taste” con i vini vegan
abbinati.
L’azienda, nata nei primi anni del ‘900, ha
recuperato e implementato la coltivazione di vitigni autoctoni con il sistema
di viticoltura “a pergola abruzzese”. Da qualche anno si è convertita alla
produzione biologica e “cruelty free”, adoperando prodotti non originati dallo
sfruttamento degli animali e sottoponendosi al disciplinare di produzione del
marchio “VeganOk”.La lavorazione del vino vegano, che deve provenire da agricoltura biologica o biodinamica certificata, prevede l’eliminazione di ogni sostanza di origine animale; in vigna e in cantina non devono essere state utilizzate sostanze organiche e la vendemmia delle uve deve essere fatta a mano. Nonostante fossero solo le 9.30 del mattino noi abbiamo assaggiato.....tutto, il Pecorino “Facciabbella” Terre di Chieti IGP, il Kerù Rosato biologico e l’Angizia Montepulciano d’Abruzzo DOP. Non potevamo certo bere senza mangiare nulla e quindi abbiamo molto apprezzato le preparazioni vegane della signora Cerretano, Edvige Ceccarelli: sfoglia con funghi e besciamella vegan, polpettine di pane al coriandolo, cestini di piselli e tofu, barchette di strachicco, affettati vegani a base tofu, cecina di zucchine e con patate. Non sono mancati piatti tradizionali come pizza e foje, pane con tartufo tritato e olio e i dolci sempre rigorosamente vegani, baci di dama, ciambelline al vino e rose di sfoglia con marmellata di arance e brandy della Italiana THR.
Da non
perdere “Angizia” Montepulciano d’Abruzzo DOP
Cantina Cerretano
Atessa (Chieti)
Cantina Cerretano
Atessa (Chieti)
Sito web: http://cantinacerretano.wix.com/cerretano-vini
Italiana THR
è un’azienda che trasforma materie prime selezionate con strutture e metodi
produttivi moderni ma nel rispetto della tradizione. Vende solamente online
Dopo una
breve sosta ristoratrice nel B&B Primavera siamo ripartiti e, in pochi minuti, siamo arrivati al Lido Barracuda di Ortona.
Storico stabilimento
balneare sulla costa abruzzese è anche punto di ritrovo della movida notturna estiva.
Molto bello e curato, ombrelloni in paglia, area spiaggia attrezzata, area giochi, un luogo dove trascorrere piacevoli giornate di sole, relax e buon cibo.
C'è infatti anche un ristorante dove abbiamo pranzato con “cucina di mare a km0”, ottimi piatti a base di pesce, semplici ma curati, Baccalà e peperoni, Polpo pomodorini e olive, Pesce a scapece con julienne di carote, Insalata di farro ai frutti di mare, Pesce spada con agrumi e pepe rosa, Pasta con asparagi, vongole e pomodorini,, abbiamo finito con tanta frutta fresca di stagione e un passito dagli effetti benefici!
C'è infatti anche un ristorante dove abbiamo pranzato con “cucina di mare a km0”, ottimi piatti a base di pesce, semplici ma curati, Baccalà e peperoni, Polpo pomodorini e olive, Pesce a scapece con julienne di carote, Insalata di farro ai frutti di mare, Pesce spada con agrumi e pepe rosa, Pasta con asparagi, vongole e pomodorini,, abbiamo finito con tanta frutta fresca di stagione e un passito dagli effetti benefici!
Da non perdere: Il Pesce a scapece
Lido Barracuda
indirizzo: Corso riccio 9, 66026 Ortona,
Chieti (Abruzzo), Italy
tel. 348 104 6080; 0859190642
La giornata è ancora lunga, allora
tutti a Canosa
Sannita, piccola cittadina posta su un pendio di un colle tra
gli alvei dei torrenti Venna e S. Onofrio, il suo territorio ricco di vigneti,
si estende su un’area dove le case, isolate o raggruppate in aggregati
minori, sono sparse su pendici dal tenue declivio.
Andiamo all'
Apicoltura “Le
Api di Papà”, per parlare di api, apicoltura e…degustare il miele.
“Le Api di Papà”
è una piccola impresa locale specializzata nella produzione di miele. Diego
Alfideo, il papà, insieme alla moglie Noelia Paludi, pratica apicoltura
nomade, una sorta di “transumanza”, ovvero si spostano gli alveari. Dopo
aver studiato un territorio e l’agricoltura praticata, Diego - apicoltore
virtuoso, dice no all’agricoltura intensiva o alle coltivazioni di girasole
dove non si può parlare di biologico - porta gli alveari nel terreno prescelto
riconoscendo al proprietario una parte del raccolto. Gli alveari vengono
chiusi al tramonto, dopo il rientro delle api, e trasportati; il mattino
successivo vengono riaperti e le api escono per riorientarsi per
poi iniziare la raccolta del prezioso nettare. La transumanza è una tecnica di
allevamento assai antica, già praticata dai nomadi, che trasportavano i loro
alveari a dorso d'animale.
La produzione di “Le Api di Papà” è piccola, fatta nel rispetto delle api e la raccolta avviene ancora manualmente; viene raccolto anche il polline. Dopo averci introdotte nell’affascinante mondo delle api, ci hanno fatto assaggiare tutti i mieli prodotti, vi assicuro, uno più buono dell’altro, in purezza e in abbinamento ad un pecorino semistagionato. Miele di Acacia, Millefiori, Castagno, Sulla, Ciliegio, di Bosco e il Miele di Melata, una scoperta! Spesso viene chiamata "melata di bosco", prende nome non da una pianta, ma da un insetto che si nutre di linfa vegetale, assorbendo la parte proteica ed espellendo quella zuccherina, che viene poi raccolta e utilizzata dalle api per produrre, appunto, il miele di melata. Conquistata!
Le Api di Papà
Indirizzo : Via Delle Piane,35 Canosa Sannita (Chieti)
Tel. 3388749829
Email: leapidipapa@mail.com
Si risale in macchina per andare a
Tollo .
A Tollo ci aspetta il Sindaco Angelo Radica, guida straordinaria, per la visita all’ EnoMuseo inaugurato nel 2015 e da lui fortemente voluto. L’EnoMuseo è il primo Museo-Enoteca Comunale in Abruzzo. Un patrimonio di beni materiali ed intangibili che rappresentano l’identità culturale del paese e del territorio a vocazione vitivinicola. Il Museo- Enoteca è una tappa significativa per la storia di Tollo, un paese che ha mantenuto la sua vocazione agricola: cinque sono le aziende artigiane e producono tutte attrezzature per l’agricoltura, un piccolo distretto delle macchine agricole che il sindaco Angelo Radica sta cercando di potenziare; due le cantine, la cantina Tollo con una produzione di 11 milioni di bottiglie che costituiscono il 20% della produzione, l’ 80% è vino sfuso e 38 milioni di fatturato e la Cantina Coldiretti che aderisce a Citra. Concepito dall’idea di tutelare la memoria della tradizione contadina locale e della viticoltura del territorio, è un luogo che può raccontarci del rapporto tra vino, territorio e la sua gente.
A Tollo ci aspetta il Sindaco Angelo Radica, guida straordinaria, per la visita all’ EnoMuseo inaugurato nel 2015 e da lui fortemente voluto. L’EnoMuseo è il primo Museo-Enoteca Comunale in Abruzzo. Un patrimonio di beni materiali ed intangibili che rappresentano l’identità culturale del paese e del territorio a vocazione vitivinicola. Il Museo- Enoteca è una tappa significativa per la storia di Tollo, un paese che ha mantenuto la sua vocazione agricola: cinque sono le aziende artigiane e producono tutte attrezzature per l’agricoltura, un piccolo distretto delle macchine agricole che il sindaco Angelo Radica sta cercando di potenziare; due le cantine, la cantina Tollo con una produzione di 11 milioni di bottiglie che costituiscono il 20% della produzione, l’ 80% è vino sfuso e 38 milioni di fatturato e la Cantina Coldiretti che aderisce a Citra. Concepito dall’idea di tutelare la memoria della tradizione contadina locale e della viticoltura del territorio, è un luogo che può raccontarci del rapporto tra vino, territorio e la sua gente.
L’Auditorium è destinato a eventi e
seminari attinenti il vino e la cultura del vino.
Sulla Terrazza delle Stelle, vista che spazia sulla verde vallata, un cinguettio discreto come sottofondo, i Fiadoncini abruzzesi di accompagnamento, abbiamo degustato vini fermi e spumantizzati di vitigni autoctoni, sapientemente guidate dalla docente Onav , Associazone Nazionale Assaggiatori di vino , Angela Pomponio: un Pecorino IGT Terre di Chieti, Vigneti Radica; una Cococciola e Passerina spumantizzate, Cantina Tollo. Rapita!
Da non perdere: la degustazione di un calice di Cococciola spumantizzata sulla Terrazza delle Stelle
Indirizzo: via
Cesare Battisti, Tollo (Chieti)
Sito web:
Sito web:
Tel. :
3395420390
Rimaniamo a Tollo per l’ultima tappa di
questa ricca giornata.
Andiamo a cena alla Trattoria Ketty, storica trattoria abruzzese specializzata in cucina tipica locale a km 0, un luogo di sapori autentici e immutati nel tempo per una cena in cui “Il baccalà tipico d’ Abruzzo” declinato in tante varianti è il protagonista assoluto. Vi stupirete non solo per i tanti modi in cui il baccalà è preparato dalla signora Ketty e dal figlio, per la varietà dei sapori, delle consistenze, dei profumi, degli abbinamenti e un unica costante: la bontà indiscussa! Ketty ci ha preparato un Antipasto misto di Baccalà arrosto, Polentina al Baccalà, Polpettina con baccalà in salsa di peperone, Guazzetto di cicorietta selvatica e baccalà; come primo una Chitarrina al baccalà e pomodoro e di secondo “La colazione di ‘na vote” con patate, peperoni, cipolla e baccalà con “pizza scima” e “pizza di randinj”, accompagnati dai vini della Cantina Tollo. Abbiamo concluso con Rattafia e maltagliati ovviamente fatti dalla instancabile signora Ketty.
Andiamo a cena alla Trattoria Ketty, storica trattoria abruzzese specializzata in cucina tipica locale a km 0, un luogo di sapori autentici e immutati nel tempo per una cena in cui “Il baccalà tipico d’ Abruzzo” declinato in tante varianti è il protagonista assoluto. Vi stupirete non solo per i tanti modi in cui il baccalà è preparato dalla signora Ketty e dal figlio, per la varietà dei sapori, delle consistenze, dei profumi, degli abbinamenti e un unica costante: la bontà indiscussa! Ketty ci ha preparato un Antipasto misto di Baccalà arrosto, Polentina al Baccalà, Polpettina con baccalà in salsa di peperone, Guazzetto di cicorietta selvatica e baccalà; come primo una Chitarrina al baccalà e pomodoro e di secondo “La colazione di ‘na vote” con patate, peperoni, cipolla e baccalà con “pizza scima” e “pizza di randinj”, accompagnati dai vini della Cantina Tollo. Abbiamo concluso con Rattafia e maltagliati ovviamente fatti dalla instancabile signora Ketty.
Da non perdere: La Polentina di baccalà
Indirizzo: Via Dante Alighieri, 31 Tollo (Chieti)
Tel. : 0871961402
https://www.facebook.com/trattoriaketty?fref=ts
Bene la giornata è terminata e si
rientra, tutti a dormire perché domani è un altro giorno!
Il giorno
successivo ci siamo recate a Guardiagrele per un Food Tour a cura di Abruzzo4foodies. Definita
da Gabriele D’Annunzio “terrazza d’Abruzzo” affaccia su un paesaggio connotato
da seminativi, ulivi e viti. Cittadina con una fiorente economia, nel Medio Evo coniò
una propria moneta, il “bolognino”.
Abbiamo passeggiato alla scoperta delle bellezze di Guardiagrele nonostante la pioggia della mattina.
La cattedrale di S. Maria Maggiore, realizzata in pietra della Majella, sul loggiato del lato sinistro c’è un affresco della "Madonna del latte". L'interno è barocco e fu ricostruito dopo il terremoto del 1706. Altri monumenti di notevole interesse sono la chiesa di Santa Maria del Carmine, di S. Francesco, S. Nicola, S. Chiara e la piccola chiesa del Convento dei Cappuccini, solo alcune delle numerose chiese della cittadina.
Una visita al mercato dove si vende frutta e verdura di stagione e formaggi, tutto di produzione locale.
Abbiamo passeggiato alla scoperta delle bellezze di Guardiagrele nonostante la pioggia della mattina.
La cattedrale di S. Maria Maggiore, realizzata in pietra della Majella, sul loggiato del lato sinistro c’è un affresco della "Madonna del latte". L'interno è barocco e fu ricostruito dopo il terremoto del 1706. Altri monumenti di notevole interesse sono la chiesa di Santa Maria del Carmine, di S. Francesco, S. Nicola, S. Chiara e la piccola chiesa del Convento dei Cappuccini, solo alcune delle numerose chiese della cittadina.
Uno sguardo ad una pasticceria che si è fermata nel tempo e un incontro con Stefania Santone l'unica ceramista rimasta a tener vivo un mestiere prima praticato nel borgo.
Una sosta golosa presso la Pasticceria Lullo.
La storica pasticceria fondata a fine ‘800 produce un dolce unico e prelibato, le “Sise de Mònache”, a base di Pan di Spagna farcito con crema pasticcera, provvisto di tre protuberanze spolverate di zucchero a velo. Questo dolce, come il torrone di Guardiagrele. è incluso tra i prodotti tipici di qualità del MIPAAF, inoltre è annoverato nell’Atlante dei prodotti tipici del Parco Nazionale della Majella ed ha ottenuto il marchio Slow Food di qualità. La storia della Pasticceria Lullo è legata al nome della famiglia Palmerio, il fondatore fu Filippo Benigno che passò l’attività al nipote Emo, attuale gestore della pasticceria. Emo ci ha accolte con un vassoio di questi dolci soffici e strepitosi che vengono prodotti solo qui a Guardiagrele con materie prime di qualità eccellente e che non vengono esportati.
La storica pasticceria fondata a fine ‘800 produce un dolce unico e prelibato, le “Sise de Mònache”, a base di Pan di Spagna farcito con crema pasticcera, provvisto di tre protuberanze spolverate di zucchero a velo. Questo dolce, come il torrone di Guardiagrele. è incluso tra i prodotti tipici di qualità del MIPAAF, inoltre è annoverato nell’Atlante dei prodotti tipici del Parco Nazionale della Majella ed ha ottenuto il marchio Slow Food di qualità. La storia della Pasticceria Lullo è legata al nome della famiglia Palmerio, il fondatore fu Filippo Benigno che passò l’attività al nipote Emo, attuale gestore della pasticceria. Emo ci ha accolte con un vassoio di questi dolci soffici e strepitosi che vengono prodotti solo qui a Guardiagrele con materie prime di qualità eccellente e che non vengono esportati.
Tante
le ipotesi sull’origine del nome: forse ricordano le tre cime della Maiella o
forse perché le monache, per celare le proprie forme usavano mettere un panno
tra i seni, di qui la fantasia popolare parlò dell’esistenza di tre seni. Tante le ipotesi una sola certezza:
sono buonissime, un gusto che si perde nel tempo, un viaggio nella memoria e nel mondo fatato dell'infanzia!
Foto di Lara Paquale |
Da non perdere: mangiare le Sise delle Monache direttamente in pasticceria, senza preoccuparsi dello zucchero a velo che vi imbiancherà i vestiti, con l’apposita spazzola fornita da Emo tornerete come prima, fuori perchè dentro sarete molto più felici!
Pasticceria Lullo
Indirizzo: Via Roma, 105, Guardiagrele (Chieti)
Indirizzo: Via Roma, 105, Guardiagrele (Chieti)
Tel. 087182242
Email: info@pasticcerialullo.it
Sito web: http://www.pasticcerialullo.it/
https://www.facebook.com/pasticceria-emo-lullo-113628758663215
40 ha, 5500 ulivi, molti dei quali secolari, 4500 di proprietà e 1000 in affitto; cultivars: Gentile di Chieti e prevalentemente “intosso”, una varietà presente solo in pochi comuni della fascia pedemontana, che ha una duplice attitudine, oliva da tavola e olio.
Il frantoio opera nel rispetto della tradizione servendosi delle migliori innovazioni tecnologiche pur rimanendo con un impianto tradizionale con spremitura a freddo. Grande attenzione viene posta in ogni fase della lavorazione a cominciare dalla raccolta. Le olive vengono raccolte per scuotimento e subito portate in frantoio, dove vengono defogliate con un getto d’aria e poi lavate, dopo inizia la rottura, “frangitura”, nelle molazze in granito e la successiva gramolatura.
Completata la visita ci sediamo
nella veranda del Casino Masciantonio per il pranzo “L’oro d’Abruzzo
a km0” preparato dalla moglie di Tommaso Masciantonio, Elena Di
Ciano. Pane con l’olio monovarietale Intosso, ottime verdure grigliate esaltate
dall’Olio monovarietale Intosso, buonissime olive in salamoia, salumi locali, farro
con verdure croccanti di stagione, ricotta con olio al basilico dell’azienda, ottenuto
dalla macerazione di basilico fresco abruzzese in olio extra vergine di oliva
di prima spremitura, pasta e ceci con un giro d’olio e per
finire una crostata. In abbinamento abbiamo bevuto il Pecorino Superiore
Mantica dell’Azienda.
Prima di ripartire per Roma facciamo una passeggiata al Balzolo di Pennapiedimonte (Chieti) , paesaggi mozzafiato, e qui lascio parlare le immagini.
Ripartiamo, porto con me il ricordo di persone cordiali e ospitali, le immagini di splendidi paesaggi, i sapori di una cucina tradizionale, i sentori dell'olio, del vino, dei tartufi, del miele, dei dolci, i suoni e i profumi di una natura bellissima...e qualche chilo in più!
Ci trasferiamo a Trappèto di Caprafico – Casoli (Chieti), per una visita guidata degli oliveti, della tenuta, del frantoio e per la presentazione dei prodotti pluripremiati "Sol d’Oro Vinitaly". Il nostro mentore è Tommaso Masciantonio, titolare dell’azienda presente nelle guide Slow Food e Gambero Rosso.
Lo spettacolo che ci si presenta è meraviglioso: a 500 m di altitudine si apre una vallata verde, caratterizzata da filari perfettamente allineati di viti e ulivi, che riconduce ai piedi della Maiella. Nella vallata e sui due altopiani di natura calcarea che la delimitano, si estende l’azienda biologica.
40 ha, 5500 ulivi, molti dei quali secolari, 4500 di proprietà e 1000 in affitto; cultivars: Gentile di Chieti e prevalentemente “intosso”, una varietà presente solo in pochi comuni della fascia pedemontana, che ha una duplice attitudine, oliva da tavola e olio.
Il frantoio opera nel rispetto della tradizione servendosi delle migliori innovazioni tecnologiche pur rimanendo con un impianto tradizionale con spremitura a freddo. Grande attenzione viene posta in ogni fase della lavorazione a cominciare dalla raccolta. Le olive vengono raccolte per scuotimento e subito portate in frantoio, dove vengono defogliate con un getto d’aria e poi lavate, dopo inizia la rottura, “frangitura”, nelle molazze in granito e la successiva gramolatura.
La pasta di olive viene
stratificata su organi filtranti e pressata nel torchio, infine viene separato
l’olio. Viene poi stoccato nel locale di conservazione ad una temperatura di
15° -18° C in cisterne di acciaio inox saturate con azoto, per preservarlo
dall’ossidazione.
Dopo la visita al frantoio ci
spostiamo sull’altopiano per la visita in campo. Visitiamo anche le due belle villette
appena ristrutturate, dotate di WiFi, per essere affittate ai turisti con formula Bed&Breakfast.
Da non perdere: l'Olio extravergine monovarietale Intosso. Prodotto dalla cultivar Intosso, utilizzata prevalentemente come oliva da tavola, è un olio extravergine 100% italiano ottenuto esclusivamente da olivi secolari della varietà di olive Intosso. Fruttato con sentori freschi, erbacei, di foglia di pomodoro e carciofo e note floreali. In
bocca un armonico equilibrio di amaro e piccante.
Azienda Agricola
Tommaso Masciantonio
Località Caprafico 35 - 66043 Casoli (Chieti)
Località Caprafico 35 - 66043 Casoli (Chieti)
Tel/Fax: +39 0871 897457
Sito web: http://www.trappetodicaprafico.com
E-mail: info@trappetodicaprafico.com
Lido Esperia di San Vito Marina, Azienda balneare nata nel 1986 nei pressi di una deliziosa
località di mare della costa abruzzese, conta ad oggi il Ristorante Esperia,
specializzato in cucina a base di pesce tra cui spicca il tipico “Brodetto”, il
Bar Esperia e il Lido Esperia, uno stabilimento balneare attrezzato per adulti
e bambini.
Lido Esperia
indirizzo: Lungomare di Gualdo 12 66038 San Vito Chietino (Chieti) Italy
Sito web:http://www.lidoesperia.com/
Tel. (+39) 0872 618206
Cel. (+39) 335 6392901
Email. info@lidoesperia.com
Tel. (+39) 0872 618206
Cel. (+39) 335 6392901
Email. info@lidoesperia.com
Prima di ripartire per Roma facciamo una passeggiata al Balzolo di Pennapiedimonte (Chieti) , paesaggi mozzafiato, e qui lascio parlare le immagini.
Ripartiamo, porto con me il ricordo di persone cordiali e ospitali, le immagini di splendidi paesaggi, i sapori di una cucina tradizionale, i sentori dell'olio, del vino, dei tartufi, del miele, dei dolci, i suoni e i profumi di una natura bellissima...e qualche chilo in più!
Grazie a tutti.
Abruzzo "forte e gentile che il cuore conquista come un amante"
tornerò presto.
tornerò presto.
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