giovedì 27 aprile 2017

CAFFÈ PROPAGANDA E L’AVANGUARDIA


Caffè Propaganda dopo il restyling degli spazi, ha riaperto le porte al pubblico il 19 aprile, inaugurando un nuovo corso avanguardista.
Alle pareti, come nelle metropolitane parigine, le “carrelage métro” degli inizi del ‘900,   riflettono la luce dei bellissimi lampadari a goccia, il pavimento  alterna il fascino retrò delle cementine al parquet a listoni scuri.  La parola d’ordine di Caffè Propaganda è “Avanguardia”, espressione di un contemporaneo concetto di accoglienza che si rispecchia anche negli spazi del locale che sono suddivisi per zone tematiche: il bar mixology ove al centro sono i grandi distillati e gli alchimisti Patrick Pistolesi e Livio Morena e il ristorante vero e proprio, guidato dal nuovo chef Fabio Pecelli, già executive chef di blasonati ristoranti della capitale.  
 
La sfida non è solo inventare qualcosa di nuovo nel piatto o nel bicchiere ma far sentire l’ospite parte integrante di un nuovo scenario catapultandolo in un mondo di alchimie alcoliche e di meraviglie create da una cucina rigorosa e personale, questo è l’obiettivo di  Maurizio Bistocchi, Daniele Quattrini ed Edoardo Caracciolo.  
All’ingresso, la prima sala, rimane il regno del re del mixology romano Patrick Pistolesi, bar manager, coadiuvato da Livio Morena, bar tender, insieme al loro team.
”Hotel Avanguardia”, è la carta dei cocktails che  farà attraversare il mondo intero tra racconti, suggestioni, profumi e sapori diversi, attraverso le camere d’albergo di varie nazioni e continenti, e in ognuna verrà presentato un whiskey o un rhum, una vodka o un gin accompagnato dal cocktail che più di ogni altro lo rappresenta. Della stessa stanza verrà presentata la sua evoluzione, cioè la sua anima all’avanguardia, con un cocktail di nuova concezione creato dal  bar manager Patrick Pistolesi. 
Il percorso ovviamente non sarebbe completo se non fosse accompagnato da piatti che ne esaltassero le sensazioni olfattive e gustative: benché in quest’area la cucina abbia lasciato spazio al bar, lo chef Fabio Pecelli ha inserito in ogni stanza dell’Hotel Avanguardia una combinazione di piatti, lasciando all’ospite la libertà di scegliere ove sostare e quanto soffermarsi. Una selezione di proposte realizzate esclusivamente per il Bar completano la proposta gastronomica.
Infine, ogni martedì e mercoledì si potranno degustare 14 distillati purissimi.
Una porta in ferro e vetro ornata da una tenda rossa, introduce nella zona ristorante, regno dello chef Fabio Pecelli, giovane veterano delle cucine della capitale. Non ancora trentenne,  ha importanti esperienze in ristoranti stellati (come il Reale di Niko Romito o il Giuda Ballerino), responsabilità da executive chef (Pastificio San Lorenzo) e da resident chef della scuola di formazione culinaria Coquis - Ateneo della Cucina Italiana. Decide da ragazzino che il suo posto è in cucina, racconta: “Non sono mai stanco: cucinare è per me continua meraviglia. Di ogni piatto provo a immaginare come renderlo degno di essere ricordato. Questo è ciò che desidero: scardinare idee pregresse su un piatto e provare a regalare forti sensazioni gustative”. 
Per il giovane chef, l’Avanguardia in cucina è aver fatto proprie le tradizioni e le tecniche per proporre piatti dal gusto immediato ma che rompano l’idea di un piatto come fosse un pregiudizio, donandogli in più un grafismo riconoscibile che riporta ai colori degli ingredienti. 
A sostenere la sua ricerca nelle materie prime, sono intervenuti i soci proprietari che hanno dato vita a Monterotondo a un vero e proprio orto biodinamico che rifornirà il Caffè Propaganda degli ortaggi e delle verdure necessarie come le misticanze. Partendo dalla selezione di farine, macinate a pietra, tutti gli alimenti utilizzati al Caffè Propaganda (tranne la pasta secca) vengono realizzati in cucina: dai pani ai grissini, dagli appetizer come il Sofficino ripieno o il Cono di broccoletti e pecorino  a tutte le paste fresche.
Per il pranzo viene offerto un menu più leggero e dinamico, nella Carta serale la ricerca e la dedizione dello chef trovano miglior espressione: il Tortello liquido di carbonara (una sfoglia  che racchiude tutto il gusto della carbonara allo stato liquido, con zabaione salato e  guanciale croccante); 

il Lenzuolo di seppia alla Luciana con pane nero cafone, la seppia  viene ridotta quasi in polvere, poi ricostruita e unita con gli altri elementi classici del piatto come le patate e il pomodoro; la Quaglietta farcita, il suo sugo e il suo ovetto;

  la Pluma di maiale iberico, cenere, cipolla, mela e senape, carne cotta a bassa temperatura; 
 infine, lOvo…Misù, che simboleggia la nascita del tiramisù, con un guscio croccante, tutto da assaggiare, che rappresenta una dedica particolare a Paolo Parisi e alle sue uova, le uniche utilizzate al Caffè Propaganda. 

Il pasto trova la sua conclusione con una deliziosa bomba fritta alla crema che arriva in tavola bollente, fritta al momento, incartata e sigillata dal suo adesivo “Boom!”: un richiamo divertente e fumettistico per raccontare un’esplosione di romanità per il palato.
Due importanti e blasonati professionisti del settore completano il team: Enrico Camelio, formatore e professionista della sala, e Valerio Capriotti, già direttore di sala e sommelier presso il bistellato Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa (eletto Sommelier dell’anno da Identità Golose).


Via Claudia 15, 00184 Roma

(+39) 06 9453 4255

Martedì - Domenica | 12:00 - 02:00



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